Non accade molto spesso in un evento cinematografico di portata mondiale che un regista decida di lasciar cadere la maschera e riveli al mondo intero di essere transgender. Eppure è successo al Festival del Cinema Venezia 79 ad Emanuele Crialese, che ha svelato questo suo segreto così intimo in occasione della presentazione in anteprima del film L’Immensità, con protagonista Penelope Cruz.
Penelope Cruz: la storia di una madre alla ricerca della propria libertà
L’Immensità è la storia di una figlia e di una mamma, molto diverse fra loro ma legate da un obiettivo comune: vogliono entrambe trovare la loro identità. Il film ambientato nella Roma degli anni 70, un mondo sospeso tra quartieri in costruzione e varietà ancora in bianco e nero, conquiste sociali e modelli di famiglia ormai superati e legati ad un passato vetusto.
Da un lato troviamo Clara, una donna forte resasi conto che il matrimonio con il marito Felice è ormai finito; dall’altro la figlia Clara e Adriana, entrambe unite da un forte legame affettivo, un rapporto di sorellanza profondo che però verrà messo a dura prova dalla sensibilità di Adriana, che rifiuta il suo nome e vuole convincere tutti di essere un maschio. Mentre i bambini aspettano un segno che li guidi, che sia una voce dall’alto o una canzone in tv, intorno e dentro di loro tutto cambia.
La famiglia disfunzionale al centro
Emanuele Crialese ha voluto portare al centro della scena una storia familiare complessa, frammentata e problematica. Parlando della sua pellicola il regista ha commentato:
Credo che L’immensità rappresenti un po’ il “culmine” di un discorso che affronto da tempo, di un’indagine su un tipo di famiglia che non riesce a offrire protezione, dove i figli non trovano sicurezza, dove manca l’amore coniugale, la complicità e la maturità nelle figure di riferimento. L’immensità non è un film solo sull’identità di genere, né credo si possa “tematizzare” quella complessità che è invece carne viva, che riguarda ciascuno e ciascuno a suo modo, senza doverla – né poterla – ridurre a un tema.
Il rapporto con l’identità di genere: un tema molto caro a Emanuele Crialese
La vera sorpresa di questo Festival di Venezia 2022 è stata la decisione del regista di fare coming out. L’Immensità con Penelope Cruz è dunque un film profondamente autobiografico, all’interno del quale il regista ha voluto in qualche modo raccontare la sua storia di persona transgender, con tutte le difficoltà e il dolore che questa condizione può causare. In sala stampa, Crialese aveva lasciato intendere quello che avrebbe poi ben presto confermato in un’intervista, dichiarando:
“Per cambiare la A del mio nome con la E, ho dovuto lasciare un pezzo del mio corpo, il pegno che mi ha chiesto la società, sennò non avrei potuto cambiare nei documenti.”
Penelope Cruz sfila sul red carpet in Chanel
L’attrice spagnola, che con il nostro paese ha un rapporto speciale, ha scelto di presentarsi sul tappeto rosso con un outfit firmato Chanel in nero e rosa. Un marchio, quello indossato da Penelope, che l’accompagna fin dal 2018, anno in cui ne è diventata testimonial d’eccezione. L’outfit selezionato per l’occasione è interamente in pizzo floreale ed è particolarmente attillato, lungo fino alle caviglie, ed è caratterizzato da maniche lunghe e uno scollo rotondo.
L’appuntamento al cinema: “L’Immensità”
Il nuovo film di Emanuele Crialese sarà disponibile in tutte le sale italiane a partire dal 15 settembre. Si tratta di una pellicola imperdibile per chiunque sia interessato ad un tema delicato e complesso come l’identità di genere, particolarmente rilevante in un contesto storico nel quale si è sempre più attenti all’universo LGBT.
Cast L’Immensità: personaggi e interpreti
Clara – Penélope Cruz
Felice – Vincenzo Amato
Adri – Luana Giuliani
Gino – Patrizio Francioni
Diana – Maria Chiara Goretti
Sara – Penelope Nieto Conti
Nonna – Alvia Reale
Maria – India Santella
Dottoressa – Mariangela Granell
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