Il treno più affascinante del mondo si rinnova con otto nuove suite poste in due carrozze originali degli anni venti; il viaggio sull’ Orient Express si appresta a diventare una delle esperienze più incredibili di sempre, complici arredamenti originali rivestiti con legni, ottoni, sete pregiate e marmi per il bagno. Un vero e proprio sogno in movimento.

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La celebrazione della bellezza europea

Le otto nuove suite omaggiano il senso stesso dell’Orient Express, celebrando proprio la grande bellezza dei viaggi che hanno reso il treno unico e famoso in tutto il mondo. In una ad esempio il design è, non a caso, ispirato a La Foret (La foresta), ovvero la Foresta Nera, nota regione del sud-ovest della Germania ammirata durante la tratta Parigi-Praga. Le suite Les Lacs invece tributa la meraviglia dei laghi toccati dal treno durante i viaggi, da quelli svizzeri al nostro Lago di Como. Sfumature di verde e motivi che giocano con il floreale prendono come punto di riferimento le fascinose distese della campagne. Disegni di natura geometrica sottolineano e riecheggiano invece l’imponenza delle cime alpine tipiche del tipiche del massiccio dell’Arlberg.

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Un senso di rinnovamento che fa dunque aumentare in modo importante l’offerta dell’Orient Express, l’unico treno che può vantarsi di coprire delle tratte (di questi tempi) non eccessivamente lunghe impiegando oltre ventiquattro ore, fornendo ai passeggeri ogni tipo di confort, con un servizio da manuale, un maggiordomo personale a disposizione e dei pasti di altissima qualità.

Le tratte e le tariffe del viaggio dei sogni

Trattandosi di un treno particolare e soprattutto non di linea, non esistono degli orari di partenza e arrivo regolari o con cadenza fissa. L’itinerario è infatti svolto soltanto in determinate date, chiaramente tramite prenotazione. Per ciò che concerne il nostro Paese sono quattro le stazioni di riferimento: si tratta di Verona, Venezia, Firenze e Roma.

Chiara Ferragni venice orient express Life&People Magazine Le altre stazioni sono invece Amsterdam (Olanda), Bucarest (Romani), Ginevra (Svizzera), Budapest (Ungheria), Bruxelles (Belgio), Vienna e Innsbruck (Austria). Due invece le tappe francesi, Cannes e Parigi. Nello specifico, i viaggi con le nuove suites partiranno ufficialmente nel mese di giugno 2023.  Soltanto una volta l’anno inoltre è possibile effettuare la tratta originale del convoglio: la Parigi-Istanbul, in cui primo viaggio è datato 1883.

Ma quanto costa fare un’esperienza del genere?

Chiaramente non poco: si parla infatti di una tariffa che si aggira sui 6.500 €, ma ne vale la pena.nuove suite orient express Life&People Magazine

Le radici di un mezzo diventato status symbol

Le carrozze dell’Orient Express trasudano storia, passione, ricchezza, romanticismo. Come accennato poc’anzi nell’ottobre del 1883 infatti un treno lussuosissimo lascia La Gare de L’Est di Parigi per dirigersi a Costantinopoli, la moderna Istanbul. Un tripudio di eleganza e tecnologia: già dalla primissima tratta infatti Delaitre, ingegnere ferroviario, aveva sperimentato un nuovo tipo di sospensioni che consentivano al treno di effettuare meno sbalzi possibili per garantire tranquillità ai viaggiatori e soprattutto dei pranzi e delle cene senza sgradevoli incidenti (vino o piatti versati negli abiti). Per la cura maniacale nei dettagli, ci si accorse subito di trovarsi in un vero e proprio Grand Hotel poggiato sui binari, fattore che ha contribuito fin da subito a far diventare l’Orient Express uno status symbol, un elemento irrinunciabile dell’aristocrazia dell’epoca.

nuove suite orient express Life&People MagazineTuttavia sarebbe fuorviante attribuire al treno soltanto l’etichetta di bene di lusso: al suo interno infatti vi hanno soggiornato le personalità più svariate, pensiamo per esempio alla spia Mata Hari, coppie intente a consumare un amore clandestino o massimi esponenti della politica mondiale: non è infatti un segreto che, proprio nelle carrozze dell’Orient Express (considerato al tempo come territorio totalmente neutrale), fu siglato l’armistizio di Compiègne, l’atto conclusivo del primo conflitto bellico. Nel 1940 inoltre Adolf Hitler decise di far firmare, il 22 giugno, la resa della Francia al terzo Reich. Dunque, decidere di trascorrere almeno una volta nella vita ventiquattro ore all’interno del treno non è soltanto una scelta dettata dalla “voglia di lusso”, bensì respirare la storicità di una location unica e ricchissima di significato. 

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