Il fashion system sta attraversando un momento di transizione destinato a rimanere nella storia. L’espansione impressionante che ha avuto il mondo virtuale negli ultimi anni, -complice anche l’avvento della pandemia-, sta pian piano cambiando tutti gli asset strategici dei brand, pronti a sposare caratteristiche, tecniche e invenzioni innovative. Ma tutta questa filosofia hi-tech a cosa porterà? I tanti chiacchierati NFT renderanno la moda più democratica?

L’attrattiva del gaming e la strategia virtuale

Alcune grandi aziende, già in tempi non sospetti, avevano fiutato la grande attrattiva del gaming virtuale, oggi fenomeno pop a tutto tondo con un bacino di utenza enorme, derivato anche all’esplosione degli streamer e di Twitch, piattaforma in cui i creator trasmettono delle proprie live videogiocando e intrattenendo milioni e milioni di persone. Prada ad esempio nel 2012 per la sua collezione si ispirò ai personaggi di Final Fantasy, una sorta di preludio di quanto successo anni più tardi con Louis Vuitton, autore di una collaborazione con la RIOT, casa di produzione del famosissimo gioco League Of Legends, con cui ha firmato la Coppa da consegnare ai vincitori nei tornei. Importante poi quanto fatto da Valentino e Gucci rispettivamente per Animal Crossing e Tennis Clash, ideando gli outfit da indossare ai personaggi virtuali.

NFT moda democratica Life&People MagazineLe restrizioni imposte dal protrarsi della pandemia, oltre a dare un’accelerata significativa al gaming, hanno anche spinto l’industria moda a reinventarsi e a rimodulare completamente le strategie di marketing. La totalità delle azienda non a caso ha optato in fashion show esclusivamente virtuali, alcuni strutturatissimi con tecnologie di ultimissima generazione, togliendo ogni tipo di filtro: nel 2020, forse per la prima volta, ci si è rivolti infatti direttamente al pubblico, togliendo tutti gli intermediari del caso (buyer, invitati alla sfilata, giornalisti). NFT e Metaverso hanno contribuito ad una ulteriore spinta al rapporto tra moda e mondo virtuale.

Ma cos’è il Metaverso?

Un mondo parallelo, sovrapposto a quello fisico, al quale si può accedere con le tecnologie di realtà virtuale e aumentata. L’estensione di Internet in una realtà che non è parallela alla nostra, bensì ibrida, fluida e inter connessa, un ecosistema digitale. E’ un romanzo di fantascienza del 1992 di Neal Stephenson intitolato Snow Crash che conia il significato della parola, nel quale l’avatar del protagonista vive una vita parallela, -nel Metaverso appunto-, nella quale stringe amicizie e fa acquisti. La prima traduzione fisica sono stati gli smart glasses Ray-Ban Wayfarer realizzati da Meta e Luxottica, presentati a settembre 2021, con i quali è possibile condividere e pubblicare foto e video in tempo reale, così come fare chiamate, senza utilizzare lo smartphone.

Cosa sono gli NFT?

Si tratta letteralmente di gettoni digitali non riproducibili: al contrario dei più noti bitcoin che si possono sostituire, questi sono pezzi unici e personali che certificano la proprietà di un bene liquido.

NFT moda democratica Life&People MagazineQueste due novità stanno rappresentando un’opportunità ghiottissima per tutto il fashion system: all’interno del metaverso gli avatar possono infatti acquistare, tra le varie cose, anche accessori e abiti griffati, senza lo stress che comporta lo shopping “fisico” (ricerca della taglia, impatto ambientale) e con prezzi più ridotti che consentono comunque di entrare in possesso di un capo da indossare come status symbol senza spendere cifre esorbitanti. Qualcosa di primo acchito molto straniante, ma sempre più in voga.

Democratizzazione della moda?

Al momento non c’è una linea univoca sull’utilizzo degli NFT nella moda. La filosofia cambia infatti da brand a brand. Alcune aziende si stanno approcciando alla tecnologia per attrarre nuova clientela (magari fornendo un NFT collezionabile all’acquisto di un bene fisco), altri invece per generare imponenti entrate, come fatto per esempio lo scorso autunno da Dolce e Gabbana, quando è riuscita abilmente a vendere la sua prima collezione virtuale per la cifra impressionante di 1.885,75 ETH, pari più o meno complessivamente a 5,6 milioni di dollari.

collezione primavera estate 2021 Prada Life&People Magazine LifeandPeople.itMa siamo veramente davanti a una rivoluzione democratica?

La risposta è complessa. Secondo diverse analisi infatti, buona parte della popolazione mondiale non è ancora sufficientemente alfabetizzata per comprendere le dinamiche complesse del metaverso, specie se collegate all’apertura di portafogli e dunque all’acquisto di beni importanti in formato virtuale. A questo si somma un sedimentato scetticismo di chi non è particolarmente entusiasta di acquistare dei prodotti disponibili soltanto in realtà virtuale e aumentata. I tempi dunque sono ancora prematuri per poter rispondere alla domanda. Ma appare lampante come Metaverso, NFT e tecnologia rappresentino davvero il futuro del fashion system, vedremo con quali effetti nella vita reale.

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