Visitare i luoghi che hanno fatto da sfondo alle vacanze dei grandi scrittori, ripercorrerne gli itinerari, immergersi nelle realtà che li hanno ispirati e che si trovano minuziosamente descritte nei grandi libri. Godere della cultura e della bellezza che il patrimonio artistico e culturale mondiale ci regala trascorrendo le ferie in maniera alternativa, lontani dalle tradizionali mete super affollate. Una passeggiata sulla spiaggia di Porthminster, in Cornovaglia, guardando il faro che ha ispirato Virginia Woolf; un pomeriggio in riva al mare a Sabaudia come amava fare Moravia o perdersi nella bellezza della Costa Azzurra luogo preferito di Francis Scott Fitzgerald. Mete turistiche bellissime, piene di fascino rappresentate con grande maestria nelle pagine di capolavori che hanno emozionato intere generazioni.
Virginia Woolf e la Cornovaglia
Impossibile non emozionarsi davanti al faro di Godvrey Lighthouse, sulla spiaggia di Porthminster in Cornovaglia, dove Virginia Woolf ha trascorso l’estate fin da bambina. Proprio quel luogo ha ispirato gran parte dei capolavori della scrittrice inglese da “Gita al faro” a “le onde” o la “signora Dalloway”. Un luogo che l’autrice ha amato tantissimo e dove è tornata costantemente anche quando, dopo la morte della madre, la residenza estiva di famiglia fu venduta. Mary Shelley e il marito Percy Shelley preferivano invece il Galles. E’ possibile visitare l’elegante villa degli scrittori inglesi a Snowdonia, nei dintorni del parco nazionale di Gwynedd, vicina a grandi stazioni termali internazionali.
Una passeggiata nei pressi della villa “La Versiliana” a Pietrasanta
ci farà ripercorrere con l’immaginazione un pezzo di storia del grande scrittore, drammaturgo e poeta Gabriele D’Annunzio. Il Vate amava trascorrere le vacanze in Versilia e proprio a “La Versiliana” scrisse la raccolta poetica Alcyone. Qui, si racconta, portò anche Eleonora Duse, la più importante attrice dell’epoca, per la quale nutriva una passione ardente. Le stradine di Positano hanno incantato lo scrittore americano Steinbeck che scelse il piccolo paesino della Costiera amalfitana nel 1952 per una vacanza estiva con la moglie. Partito da Venezia quando raggiunse la meta non credeva ai suoi occhi: rimase semplicemente estasiato dalla bellezza di quel luogo.
In cerca di ispirazione Truman Capote nel 1953 va in vacanza a Portofino per lavorare con calma alla sceneggiatura del film “House of flowers” e scrivere nuovi racconti. Tra le tante distrazioni, il mare smeraldo, la natura incontaminata e le numerose feste lo scrittore americano non riuscì a concludere molto anche se la vacanza lo arricchì molto spiritualmente. Di certo conservò per sempre il ricordo della bellezza di quei luoghi.
Le spiagge di Sabaudia tra gli itinerari e le vacanze degli scrittori
Erano meta preferita del grande romanziere Alberto Moravia che negli anni 60 si rifugiava in una villetta nella provincia di Latina fatta costruire con lo scrittore Pier Paolo Pasolini, suo amico. Ancora oggi, vicino alla loro casa c’è un accesso al mare chiamato “Da Moravia” (ora chiuso al pubblico) che lo scrittore utilizzava per raggiungere la spiaggia nel tardo pomeriggio e fermarsi in riva al mare. Sempre in Italia uno degli ultimi viaggi di Ernest Hemingway. Nel 1959 rimase molto colpito dalla bellezza della Lucania, zona della Basilicata poco conosciuta. La bellezza e i colori del mare, la natura selvaggia e i borghi scavati nella roccia resero la vacanza con l’antropologo John Friedman davvero unica.
Per ripercorrere gli itinerari delle vacanze degli scrittori francesi
Gustave Flaubert e Marcel Proust bisogna dirigersi verso la Normandia. L’autore di Madame Bovary la definì il suo luogo di villeggiatura preferito in assoluto: amante del contatto con la natura frequentò in particolare Pont-l’Évêque e Trouville-sur-Mer. Lo scrittore del romanzo “Alla ricerca del tempo perduto” scelse, invece, le spiagge di Cabourg dove si recava in compagnia della famiglia. Proprio questa località ispirò l’immaginaria cittadina balneare di Balbec che fa da sfondo al secondo libro della Recherche “All’ombra delle fanciulle in fiore”.
Francis Scott Fitzgerald era “innamorato pazzo” della Costa azzurra, di Nizza in particolare. Lo scrittore americano di solito soggiornava presso il lussuoso hotel Negresco per lunghi periodi. Proprio sulla riviera francese l’autore concluse Il Grande Gatsby e scrisse Tenera è la Notte, capolavoro indiscusso. Insomma, se si vuole optare per una vacanza alternativa all’insegna della cultura e delle letteratura sono tante le mete possibili. Non resta che scegliere il vostro autore preferito e ripercorrere, in Italia o all’estero, tutte le tappe che lo hanno ispirato.
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