È ufficiale: nascerà a Palazzo Dugnani il primo Museo della Moda di Milano. Ad annunciarlo è stata la sottosegretaria per la Cultura Lucia Borgonzoni a poco più di due mesi dall’inizio della fashion week, pianificata nella città meneghina a partire dal 20 settembre 2022. Anche la metropoli lombarda si adegua dunque a Parigi, Londra e New York, città che possiedono già di uno spazio espositivo importante dedicato alla moda e al costume.
Perché Palazzo Dugnani?
Il museo sarà allestito dunque all’interno di Palazzo Dugnani, una dimora storica del seicento sita all’interno dei giardini di Porta Venezia in via Manin, uno dei punti concentrici della città. Una scelta ricaduta per una duplice ragione: la proprietà di Palazzo Marino, cruciale per rientrare nei tempi di stanziamento dei fondi, e il grande spazio che vanta il palazzo, ideale per ospitare progetti di grande portata.
«Va pensato come uno spazio vivo – ha precisato non a caso Borgonzoni – Palazzo Dugnani dispone di grande spazi, e ora deve essere luogo di sperimentazione dove possano andare i giovani e si raccontino il Made in Italy, ciò che la moda è stata e quali siano i progetti per il futuro».
Ottima la base di partenza per ciò che concerne il finanziamento: si tratta infatti di quattro milioni di euro provenienti dal Fondo Grandi Progetti, a cui potranno aggiungersi prossimamente dei contributi ad opera di soggetti esterni. Il piano prevede il recupero, tramite intervento di restauro, del piano terra dell’immobile nella parte dove si conservano le strutture originali (con particolare interesse delle superfici decorate) oltre che una valutazione del consolidamento strutturale degli ambienti per recuperarne la disponibilità in ottica della pubblica fruizione.
Uno spazio identitario
Malgrado allo stato attuale non sia ancora intavolato nessun tipo di accordo in modo ufficiale, da Camera Moda è trapelato fortissimo entusiasmo per la realizzazione del Museo. Una volta partito il cantiere, le parti (comune compreso) sicuramente si incontreranno per poter raggiungere un patto, come accaduto in passato per Palazzo Morando, sede della Collezione Costume Moda Immagine. Il motivo dell’euforia: uno spazio espositivo di questo calibro potrà contribuire a riflettere ancora di più l’identità di Miano in tutto il mondo, raccontando la storia e la grande bellezza della nostra arte, apprezzatissima davvero in ogni parte del globo terrestre.
I Musei di Parigi, Londra e New York
Come sono organizzate quindi le altre Capitali della Moda? A Parigi il museo più importante in tal senso è certamente Palais Galliéra, tempio della moda parigina allestito su un sito architettonico, ovvero l’antica collezione di opere d’arte della Duchessa di Galleria Marie Brignole-Sale. Al suo interno si possono trovare oltre 200.000 pezzi tra abiti d’epoca, costumi, accessori e fotografie, disposti per raccontare le tendenze della moda francese dal XVII secolo a oggi. Recentemente ha subito inoltre un intervento di ristrutturazione grazie al contributo della Maison Chanel, con il quale si sono allargati gli spazi creando nuove sale, una libreria-boutique e un laboratorio didattico. A Londra, nel Regno Unito, oltre alla gloriosa sezione dedicata alla moda del Victoria & Albert Museum si trova il famoso Museo Della Moda e del tessile, fondato dal designer Zhandra Rhodes al cui interno vengono allestite diverse mostre temporanee incentrate sul periodo contemporaneo. Nella stessa struttura sono inoltre presenti diversi laboratori creativi per appassionati e studiosi del tessile. A New York infine come sappiamo lo spazio di riferimento è quello del Metropolitan Museum of Art’s Costume Institute, dove si organizza ogni anno il famoso Met Gala, serata a tema di raccolta fondi dove le celebrity giungono ogni primavera per inaugurare la mostra annuale seguendo un ridigo dress code. L’allestimento offre oltre 35.000 costumi e accessori da tutto il mondo, con oltre sette secoli di storia.
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