Ci ha lasciati questa mattina Leonardo del Vecchio, uno fra i più grandi imprenditori che la storia aziendale italiana abbia mai conosciuto. Il fondatore di Luxottica ha rappresentato per anni un punto di riferimento per l’imprenditoria italiana e la sua morte lascia un enorme vuoto che sarà difficile da colmare. Del Vecchio, scomparso all’età di 87 anni e nato a Milano nel 1935, è stato il simbolo di una generazione di impresari d’altri tempi, con una visione verso il futuro che per molti versi potrebbe essere definita avveniristica. Il segreto del successo è tutto qui, in un ambizione mista a genialità che in pochi possono vantare di avere.
La storia di Luxottica nasce da un contesto umile
Anni fa, il compianto Leonardo del Vecchio aveva dichiarato in un’intervista,
“Ho iniziato come terzista, non avrei mai immaginato di arrivare qui”.
Come spesso accade nelle storie di successo, tutto prese il via da una situazione tutt’altro che privilegiata Leonardo Del Vecchio fonda Luxottica nel 1961 ad Agordo, un piccolissimo paese ai piedi delle Dolomiti bellunesi. Nei suoi primi anni di vita, la società produceva componenti e accessori per aziende del settore ottico.
La maestria artigiana e la dedizione al duro lavoro Del Vecchio le apprese lavorando a soli 15 anni in veste di garzone presso la Johnson, una fabbrica produttrice di medaglie e coppe. Le capacità imprenditoriali innate gli assicurarono un successo immediato. Nel giro di soli 3 anni, la sua piccola e umile bottega diventò Luxottica, azienda di semilavorati per altri produttori che successivamente assemblavano occhiali finiti.
Il primo momento di svolta: gli anni ’70
Un decennio appena e Luxottica ottenne il suo primo importante risultato. L’anno è il 1971, quando Del Vecchio riuscì a coronare un sogno: produrre un occhiale finito, per presentare il prodotto con il marchio Luxottica. A partire da questo momento la gamma delle produzioni si ampliò, abbracciando l’intero processo produttivo. La prima collezione Luxottica la presentò alla Mostra Internazionale dell’Ottica di Milano: fu uno step fondamentale per il percorso aziendale, che da questo momento in poi si trasformò da semplice terzista di occhiali a produttore tout court.
Il passaggio al wholesale
In breve tempo, Luxottica comprese l’importanza di poter distribuire autonomamente i propri prodotti nei negozi, senza il supporto di terzi. Nasce in questo contesto nel giro di soli tre anni l’acquisizione di Scarrone S.p.A., un prestigioso distributore con una capillare presenza sul mercato italiano; sarà un momento di svolta davvero cruciale.
Luxottica si apre al mondo
Con un ventennio di fortunata attività alle spalle, Leonardo del Vecchio iniziò a guardarsi in giro e capì quanto fosse importante poter trasportare la sua esperienza e il suo know-how anche oltre i nostri confini. Nel 1981 Luxottica si aprì allo sviluppo della distribuzione internazionale, con l’apertura della consociata in Germania (fra i migliori mercati per la produzione di occhiali) e con l’acquisizione di Avant-Garde Optics Inc., uno dei maggiori distributori dell’epoca negli Stati Uniti. Sarà l’inizio di un percorso che porterà Luxottica ad acquisire numerosi distributori indipendenti ma anche ad aprire tante altre filiali e joint-venture in altri mercati.
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L’eredità di Del Vecchio
Con la sua scomparsa, l’imprenditore lascia un patrimonio di 25 miliardi di euro della società di famiglia, la Delfin. Eppure, sarebbe riduttivo parlare della sua morte solo in meri termini veniali. Il lascito dell’imprenditore veneto è molto più profondo: senza di lui, un’intera nuova generazione di imprenditori ha perduto la sua stella polare, un esempio di quanto sia importante continuare a inseguire i propri obiettivi, senza arrendersi mai.
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