Un tripudio: un vero e proprio tripudio. Il concerto live di Paul McCartney – così come quello del rapper Kendrick Lamar – al Glastonbury Festival 2022 rimarrà per sempre impresso nella storia della musica contemporanea per bellezza, potenza, emozione, significato. Uno spettacolo nello spettacolo: tre giorni di concerti semplicemente indimenticabili.
Il ritorno del Sir nella prima edizione post pandemica
A volte si tratta solo di destini che si incrociano. Sì perché proprio nella prima edizione post-pandemia di uno dei Festival più importanti del mondo, tornato finalmente in scena dopo tre anni di stop forzato per via delle restrizioni, l’ex Beatles ha fatto di nuovo capolino in quel di Pilton, nel sud ovest del Regno Unito, sciorinando una performance indimenticabile a ben diciott’anni di distanza dalla sua ultima esibizione su quel main stage, datata 2004.
Un ritorno, dunque, con i fiocchi, impreziosito da una scaletta composta da ben trentotto brani, quattro dei quali condivisi rispettivamente a sorpresa con il boss Bruce Springsteen (“Glory days” e “I wanna be your man”) e con il leader dei Foo Fighters Dave Grohl (“I Saw Her Standing There” e Band on the Run”), quest’ultimo per la prima volta sul palco dopo la tragica scomparsa del suo batterista Taylor Hawkins. I tre artisti si sono poi riuniti on stage per l’ultimo pezzo, “The End”, mandando in estasi il pubblico presente. Tra gli altri passaggi degni di nota del live di McCartney impossibile non citare il duetto virtuale con John Lennon in “I’ve got a feeling”.
La potenza di Kendrick Lamar
Altre sensazioni, altre emozioni poi nel live che ha chiuso il Glastonbury, quello di Kendrick Lamar. Il rapper di Compton, reduce dalla data di Milano (la prima del tour mondiale), non ha deluso le aspettative, confezionando una prestazione di altissimo profilo e curata sotto ogni minimo dettaglio. Nessuno strumento sul palco, soltanto lui – vestito con camicia bianca, pantalone nero e una vistosa corona di spine in fronte – accompagnato da un folto numero di ballerini, con soltanto un led a specchio e delle luci a fungere da scenografia.
Ventidue in questo caso i brani in scaletta, soltanto quattro tratti dall’ultima fatica discografica “Mr Morale & The Big Steppers”, tutti proposti creando una splendida intensità raggiungendo il climaz in un finale di potenza con pochi eguali: sulle battute finali di “Savoir” l’artista infatti a cappella ha cantato in loop un verso “They judge you, they judge Christ. Godspeed for women’s rights”, riferimento alla recente e discussa decisione della Corte Suprema statunitense di lasciare l’ultima parola agli Stati in materia di aborto.
Billie Eilish: Regina nella notte del venerdì
I live di Paul McCartney e Kendrick Lamar non sono stati gli unici momenti importanti del Festival di Glastonbury. Billie Eilish infatti, la terza headliner, ha infiammato il pubblico nella giornata inaugurale di venerdì scorso, rendendosi artefice di un set certamente più acerbo rispetto ai due colossi citati in precedenza ma ugualmente di pregevole fattura. Aiutata da un vero e proprio trionfo di light design, la musicista ha cantato davanti al pubblico britannico i suoi successi più importanti (venti i brani in setlist) con un sound spiccatamente a matrice elettronica e con brevi frammenti in acustico.
Anche lei come Lamar ha utilizzato il suo spazio per commentare e condannare la decisione della Corte Suprema americana, etichettando come “Giorno davvero buio per le donne statunitensi” quanto successo il 24 giugno. Altri cori di protesta sono arrivati, tra i tantissimi artisti che si sono pronunciati in merito nella tre giorni di kermesse, anche da fenomeni come la rapper Megan The Stallion (al grido di “My Body, my choice”) e da Olivia Rodrigo.
Quali sono i prossimi Festival internazionali?
Archiviati il Coachella, il Primavera Sound di Barcellona e il Glastonbury, la musica live mondiale si appresta a vivere degli altri mesi indimenticabili. Tra i vari eventi in programma ad esempio è importante segnalare il Loolapaloosa 2022, festival itinerante che culminerà con lo show negli States (Grant Park, Chicago) dal 28 al 31 luglio con Metallica, Dua Lipa, J Cole e Green Day in line up. Riflettori puntati poi sull’ormai leggendario Tomorrowland, rassegna per gli amanti della musica elettronica e dance pianificata da venerdì 15 a domenica 31 luglio in Belgio, presso la Provinciaal Recreatiedomein De Schorre, oltre che sullo Zgiget 2022 di Budapest (Ungheria, 10-15 agosto), dove si esibiranno tra gli altri Artic Monkeys, Calvin Harris, Dua Lipa, Justin Bieber, Tame Impala e Stromae.
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