L’attesa è finita. Uscirà domani, 22 giugno, “Elvis” (Warner Bros) il sesto film del regista australiano Baz Luhrmann già presentato in occasione della settantacinquesima edizione del Festival di Cannes. Un biopic-musical dedicato all’icona Elvis Presley e destinato a rimanere impresso nella memoria collettiva.
La vita di Elvis Presley sul grande schermo
La pellicola – sunto dell’estetica visionaria, caotica e coreografica del regista – racconta proprio la vita di Elvis, artista in grado di mutare completamente la storia della musica per poi morire in modo prematuro a soli 42 anni, vittima della sua stessa personalità travolgente. In oltre due due ore e mezza l’australiano racconta l’ascesa del musicista, interpretato da Austin Butler, ponendo l’accento in modo particolare sul rapporto con il suo manager, ovvero il colonnello Tom Parker, in questa occasione impersonificato da Tom Hanks. La vita della star è inoltre intervallata anche dal profondo cambiamento socio-culturale degli Stati Uniti dell’epoca che porteranno il Paese verso tanti, nuovi, cambiamenti. Il regista Luhrmann torna quindi in sala a nove anni di distanza dal successo de “Il Grande Gatsby”, virando nuovamente in tematiche musicali come già fatto in passato per “Mouline rouge!” (2001), il suo film più celebre.
Austin Butler: la nuova stella di Hollywood
La scelta di affidare un ruolo dedicato come quello di Elvis a un giovane attore come Ausin Butler non è stata certamente casuale. Il trentenne, che è anche cantante e modello affermato, è considerato una delle stelle hollywoodiane del momento. I suoi lavori parlano per lui: prima di Luhrmann infatti il nostro ha preso parte a due produzioni d’autore di enorme rilievo, ovvero “I morti non muoiono” di Jim Jarmusch e soprattutto “C’era una volta a Hollywood” di Quentin Tarantino.
«Ho speso due anni della mia vita per prepararmi a questo ruolo, cercando di imparare tutto ciò che si poteva su Elivs – ha detto Butler in fase di presentazione nella parole raccolte da ANSA – ho lavorato sulla somiglianza, sui capelli, sullo stile, sullo sguardo e naturalmente sui movimenti in cui Elvis e’ stato davvero unico, ma quel che più di tutto volevo era far emergere la sua anima speciale. Ho rischiato di esserne ossessionato per cercare di restituire la sua umanità dietro l’icona rock che tutti conosciamo».
Ma nel film colpisce anche il personaggio di Tom Hanks, quasi irriconoscibile in un ruolo molto affascinante, come precisato da lui stesso:
«Non ho mai avuto paura del personaggio, è il mio mestiere di attore mettersi nei panni di qualcun altro – ha precisato Hanks – Quello che ho fatto e’ stato non giudicarlo, ma interpretarlo, anche nelle sue sfumature, nel confine tra bene e male. Era un truffatore, un cialtrone con il vizio del gioco delle carte, ma anche una persona dotata di un intuito straordinario. La storia dovrebbe dare a Parker ciò che gli e’ dovuto per aver contribuito a creare il fenomeno che era Elvis Presley ».
Anche i Måneskin nella colonna sonora de “Elivs”
La colonna sonora del film “Elvis“, come spesso capita con le produzioni di Baz Luhrmann, è particolarmente ricca e caratterizzata, oltre chiaramente alle esecuzioni di Butler, dalla presenza delle migliori star internazionali. Al suo interno non a caso figurano giganti come Eminem e CeeLo Green (“The king and i”), la popstar Doja Cat (“Vegas”) fino ad arrivare agli italianissimi Maneskin, i quali propongono la cover di “If I Can Dream”, splendido pezzo di Elvis datato 1968. L’intera colonna sonora è uno straordinario omaggio al cantante, un mix dei suoi capolavori più grandi che hanno fatto breccia nel trentennio dagli anni cinquanta agli anni settanta.
Gli altri attori presenti nel cast
Al fianco dei due protagonisti Butler e Hanks è presente un cast d’eccezione: Helen Thomson recita il ruolo di Gladysm la madre di Elvis, Richard Roxburgh nei panni del padre Vernon, Olivia DeJonge ha il delicato compito di interpretare Priscilla, la moglie di Presley.
Leggi anche: Charlotte Gainsbourg racconta la madre in Jane By Charlotte