Dalle case museo di grandi artisti e personaggi illustri agli spazi domestici rielaborati con creatività: a Milano è possibile ammirare la bellezza di una città in continua trasformazione. Palazzi antichi che trovano nuova vita grazie alla creatività di architetti all’avanguardia che amano sperimentare.
In questo weekend, sabato 14 e domenica 15 maggio, i più curiosi potranno avere la fortuna di entrare anche in case private e spazi di lavoro rimodernati solitamente chiusi al pubblico.
Open House è la rassegna nata a Londra per condividere bellezza di case museo, edifici rinnovati è poi arrivata in 50 città del mondo, in Italia oltre a Milano anche a Roma e Torino. La settima edizione dal titolo “Città durevole“, punta tutto sulla rigenerazione urbana che guarda proprio all’architettura del passato riuscita ad adattarsi ai tempi moderni. Tra gli spazi privati da non perdere c’è il giardino nascosto a Porta Genova, un luogo che nessuno si aspetta di trovare nella zona dei Navigli nota ai più principalmente per i locali. Basta arrivare in via Alessi 11 per trovare il “Gardino nascosto” progettato da Giuseppe Chigiotti. Da lì si accede a un appartamento di 250 metri quadrati ricavato da un ex magazzino e a un doppio giardino che ha una notevole ed esclusiva collezione di piante, alcune rare.
La case più belle di Milano in mostra grazie a Open House
@SuonareStella, la casa dell’influencer di moda e design Paolo Stella è un Lifestyle concept brand. Ogni sei mesi allestisce il suo appartamento con la collaborazione di noti architetti trasformando la sua abitazione in una vetrina all’interno della quale tutti gli oggetti di arredamento sono in vendita. Uno spazio creativo che esplora nuovi canali di comunicazione in cui il design diventa protagonista e si racconta. Una fabbrica di giocattoli trasformata in loft si può ammirare in Via Ponti, zona Romolo. Si trova al civico 15, ristrutturata dallo Studio Raboni. La struttura conserva i finestroni e le pareti colorate anche se è adattata per sfruttare tutti gli spazi e regalare comodità.
Le dimore storiche, trasformate in veri e propri musei, attirano turisti e amanti della cultura
Chi ama la letteratura non può perdersi la casa di Alessandro Manzoni dove lo scrittore visse dal 1814 fino alla sua morte. Tra quelle stanze Manzoni concepì le sue opere immortali tra cui i Promessi Sposi. La casa museo è stata allestita da Michele De Lucchi che l’ha strutturata in dieci sezioni che ripercorrono la sua vita e le sue passioni. In via Magolfa si può visitare la casa museo dedicata a Alda Merini. In esposizione i suoi abiti, appunti scritti dalla poetessa con il rossetto e una ricostruzione della sua camera da letto. Addirittura è possibile scoprire la bigiotteria ancora custodita nel cassetto del comodino: tutti oggetti che rimandano alla sua storia tormentata. Un percorso emozionante che riporta alla mente il valore che Alda Merini ha avuto per Milano e non solo.Villa Necchi Campiglio, dimora di ricchi esponenti della borghesia industriale degli anni 30 fu donata al FAI nel 1984 per trasformarla in una casa museo. La casa con un grande giardino, piscina e campo da tennis conserva opere di De Chirico, Martini, Sironi, Canaletto e Tiepolo.
In pieno centro in Via Gesù 5, nel cosiddetto quadrilatero della moda
si trova il Museo Bagatti Valsecchi dei fratelli baroni Fausto e Giuseppe Bagatti Valsecchi. Cominciarono a ristrutturare la casa negli anni ottanta collezionando dipinti e opere d’arte quattro-cinquecenteschi per creare una dimora ispirata al Cinquecento arricchita, però, da elementi avveniristici come
riscaldamento, acqua corrente e elettricità.
Case museo da visitare per entrare in contatto con il passato e ripercorrere le vite di persone illustri. Dimore private che coniugano la tradizione e la modernità. Milano il 14 e 15 maggio con Open House si apre al pubblico, ai turisti, ai curiosi, condividendo per qualche ora la sua intima bellezza, il suo slancio verso il futuro.
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