In occasione della partenza del mese dedicato al benessere psicologico, che è casualmente anche lo stesso mese di nascita dello straordinario autore, conosciamo meglio la storia di Sigmund Schlomo Freud, considerato ancora oggi uno dei pilastri portanti della psicologia e nato il 6 maggio 1856.

storia Sigmund Freud chi era padre psicoanalisi Life&People Magazine

Sigmund Freud è unanimamente considerato il padre fondatore della psicanalisi come oggi la conosciamo.

Sigismund Schlomo Freud nacque a Freiberg, in una regione che a fine ‘800 si chiamava Moravia (oggi corrisponde alla Repubblica Ceca). Fin da piccolo, lo studioso dimostrò grande interesse nei confronti del mondo della cultura, con un occhio di riguardo particolare nei confronti delle scritture ebraiche e della Bibbia. Spunti e influenze, quelli spirituali, che rimarranno presenti in tutta la sua produzione, nonostante si fosse sempre professato un ateo convinto. Da adolescente e da giovane adulto, Sigmund Freud dimostrò doti intellettuali sopra la media. Iscrittosi alla facoltà di medicina, visse gli anni universitari in modo conflittuale, visto che considerava i suoi docenti non all’altezza e si sentiva discriminato in quanto ebreo.

L’avvicinamento alle neuroscienze avverrà con lo studio sugli animali

Dopo essersi dimostrato un amante delle teorie darwiniane, lo studioso approfondì gli studi nel campo della neuro istologia degli animali, riscontrando enormi analogie fra il sistema nervoso degli invertebrati con quello dei vertebrati.

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La vera rivoluzione arriverà tuttavia con L’interpretazione dei sogni.

Il volume, pubblicato nel 1899, sta alla base di tutto il pensiero della psicoanalisi contemporanea. Si tratta di un libro realmente rivoluzionario, perché fino a quel momento all’attività onirica gli esperti negavano validità psichica vera e propria. Al contrario, Freud ribaltò le carte in tavola, assegnando ai sogni un significato estremamente importante. Secondo Sigmund Freud, infatti, alla vita onirica e alla sua interpretazione dobbiamo riconoscere un ruolo fondamentale per la comprensione delle patologie psichiche e anche le motivazioni di tanti nostri atteggiamenti e peculiarità del carattere. Una volta compreso cosa si nasconde dietro le immagini che ci appaiono durante la fase R.E.M. siamo in grado di analizzare le nostre psicosi e nevrosi, dipingendo così un quadro clinico più completo della nostra vita interiore.

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A Freud dobbiamo la scoperta dei concetti di Io, SuperIo e Es.

Lo scrittore e filosofo teorizzò inoltre l’esistenza dei tre distinti tratti della nostra personalità. In un primo momento, Sigmund Freud si era convinto dell’esistenza di due sole realtà: il conscio e l’inconscio. Successivamente però si rese conto della presenza, nel nostro interno, di molte più anime distinte. C’è l’Io, che è la “cabina di regia della nostra personalità”, ovvero il nostro modo di essere, che ci contraddistingue dagli altri esseri umani. C’è il SuperIo, ovvero quella istanza psichica che regola il nostro comportamento e costituisce la nostra coscienza morale. Infine troviamo l’ES, che è la nostra parte più animale, istintiva: al suo interno troviamo le nostre spinte più impulsive, come gli stimoli sessuali o le pulsioni aggressive e distruttive.

Proprio allo studio della sessualità Freud dedicò anni di lavoro.

Per lo scienziato e filosofo lo sviluppo psico-sessuale si attua in tre distinte fasi: quella orale, quella anale e quella genitale. Strettamente legato a questi concetti c’è inoltre il cosiddetto complesso di Edipo, quel tipo di atteggiamento di attaccamento quasi morboso nei confronti del genitore del sesso opposto e di attaccamento conflittuale rispetto al genitore dello stesso sesso.

Gli studi sull’inconscio di Freud furono necessari anche per l’emergere del surrealismo.

Al di là delle influenze sul pensiero comune e sugli studi degli scienziati che si occupavano di descrivere i fenomeni psicologici e psichici, le analisi di Sigmund Freud ebbero un importante impatto anche per la nascita della corrente artistica di cui massimo esponente fu Salvador Dalì, il surrealismo. Nei quadri dei pittori surrealisti c’era un’intrigante ricerca nei meandri del nostro inconscio, spesso caratterizzato da elementi fantastici, incredibili ma anche mostruosi ed inquietanti.

Un’occasione per ricordare l’importanza della salute mentale.

Questo anniversario ci ricorda, oltre alla rilevanza scientifica di questo studioso eccelso, anche quanto sia importante guardare dentro noi stessi e approfondire il rapporto che abbiamo con la nostra interiorità. Le analisi di Freud sono ancora oggi attualissime e ci permettono, sempre grazie all’aiuto di personale esperto, a capire molto più di noi stessi di quanto non abbiano mai fatto i nostri genitori o i nostri affetti. Non dimentichiamocelo mai: se c’è qualcosa che non va, è sempre necessario chiedere aiuto, e non c’è nulla di male a farlo.

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