Oggi auguriamo buon compleanno ad Audrey Hepburn, la diva dall’aria romantica e sognante avrebbe compiuto 93 anni. Ci ricordiamo di questa donna straordinaria con una nostalgia immensa, consapevoli che poche altre signore nella storia del cinema e dello spettacolo sono state in grado di lasciare un segno profondo quanto il suo.
Audrey Hepburn: un’icona senza tempo
Oggi leghiamo la figura dell’attrice, cresciuta tra Belgio, Regno Unito e Paesi Bassi, quasi unicamente al film che l’ha resa celebre in tutto il mondo: fu infatti con Colazione da Tiffany che Audrey Hepburn conobbbe la consacrazione definitiva. Da quel film in poi niente sarebbe più stato come prima, e l’interprete si sarebbe trasformata in un punto di riferimento (o forse persino in un punto d’arrivo!) per lo stile di milioni di donne in giro per il mondo.
In sé, va detto, l’attrice aveva già tutta la grazia e il garbo della nobiltà. La madre della diva, Ella van Heemstra, era una baronessa e apparteneva all’aristocrazia olandese. Nelle sue vene scorreva lo stesso sangue di avi come Edoardo III d’Inghilterra e James Hepburn, IV conte di Bothwell (che si dice fosse a sua volta imparentato con l’attrice Katharine Hepburn). Dopo i difficilissimi anni della Seconda Guerra Mondiale, nel corso dei quali portò avanti i suoi studi di danza, prese ufficialmente il via la sua carriera nel mondo cinematografico. Iniziò tutto con un documentario, “Nederlands in zeven lessen” (tradotto: L’olandese in 7 lezioni) uscito nel lontano 1948. Il primo vero ruolo di rilievo in una pellicola lo ottenne nel 1951 grazie al film di produzione britannica One Wild Oat.
L’esperienza e le capacità da ballerina Audrey Hepburn la mostrò in “The Secret People”
Si tratta del ruolo considerato dai critici come quello più prestigioso del suo inizio di carriera. La pellicola è incentrata sulla storia di una talentuosa ballerina, Nora Brentano e delle sue peripezie con un amico del padre, Anselmo, che ha accettato di prendersi cura di lei e della sorella.
Una parte del fascino di Audrey Hepburn è legato a Vacanze Romane
Nel 1952 la Hepburn passa il provino per quello che molti considerano ancora oggi un capolavoro della cinematografia contemporanea. Insieme a Gregory Peck, Audrey Hepburn diventa sul grande schermo il simbolo della turista straniera in visita alla Capitale: indimenticabile a proposito il giro in Vespa per le vie della Capitale, diventato iconico nell’immaginario collettivo dei film in bianco e nero. Anche qui la Hepburn ottenne un ruolo in linea con il suo vissuto personale: in Vacanze Romane l’attrice interpretava la principessa Anna, in visita a Roma per un viaggio diplomatico.
Senza nulla togliere al resto della sua filmografia, in Colazione da Tiffany l’attrice consacra il suo talento
Quel film, è rimasto incastonato per sempre nella nostra memoria collettiva. Non soltanto il leggendario tubino Givenchy nero indossato dall’attrice, ma anche la sigaretta a bocchino fumata dalla Hepburn, passando per i grandi occhiali da sole tartarugati firmati Oliver Goldsmith e il suo elegante chignon.
Audrey Hepburn è diventata con un paio di film un idolo per le donne che sognano di poter un giorno vantare la sua stessa eleganza e lo stile di vita di Holly Golightly, personaggio indimenticabile creato nel 1958 dal genio creativo di Truman Capote. In poche, in ogni caso, possono permettersi uno charme simile. Di Audrey Hepburn ce n’è infatti una sola: non è un caso, d’altra parte, se è entrata ufficialmente a far parte di quel gruppo di celebrità oramai intoccabili, che nessuno riuscirà mai ad eguagliare. Probabilmente, è giusto che sia così, altrimenti perderebbero il loro fascino. Non è forse vero?
Guarda anche – Audrey Hepburn: la storia di una icona