Dopo una pausa di tre anni, la Biennale d’arte di Venezia torna con un ricco elenco di eventi artistici, insieme ai contributi dei più grandi marchi di moda del mondo. Come sempre, il mondo della moda ha fornito il proprio contributo – e un po’ di glamour – al weekend di apertura della Biennale, sia sostenendo mostre o padiglioni che ospitando eventi o sponsorizzando il continuo rinnovamento delle tante maestose meraviglie rinascimentali e gotiche della città. Vi presentiamo i momenti salienti in cui arte e moda si sono incontrati.
Valentino sponsorizza il Padiglione Italia
Quest’anno il designer Pierpaolo Piccioli – insieme all’amministratore delegato della maison Valentino, Jacopo Venturini – sostiene il Padiglione Italia, ospitato presso le vicine Tese delle Vergini, negli ex cantieri veneziani. Gian Maria Tosatti è l’artista scelto quest’anno per rappresentare il Bel Paese con una mostra intitolata “’Storia della Notte e Destino delle Comete”. La mostra curata da Eugenio Viola, trasforma il vasto spazio abbandonato in un’ossessionante esplorazione dell’industria italiana in declino.
Bottega Veneta celebra la danza
La Biennale d’arte di Venezia presenta in anteprima una serie di performance speciali con il supporto del marchio di moda italiano Bottega Veneta e dell’etichetta d’arte Pinault Collection. Venezia è la casa spirituale di Bottega Veneta; nel 1966 è stata fondata da Michele Taddei e Renzo Zengiaro a Vicenza, a circa 40 chilometri a ovest e da tempo è presente nella stessa Serenissima, con il suo primo negozio, in Sestiere San Marco al numero civico 1473. La maison – che ora è guidata dal designer parigino Matthieu Blazy – già partner della Biennale di Danza di luglio per il secondo anno consecutivo, procede con l’esplorazione delle discipline coreutiche anche in questo 2022. Una celebrazione della migliore danza contemporanea del mondo.
In questa occasione sostiene una serie di performance di danza contemporanea, dal titolo “Dancing Studies”; ispirate alla mostra di Bruce Nauman: “Contrapposto Studies”, attualmente in corso a Punta della Dogana. I costumi delle performace dei coreografi Lenio Kaklea, Pam Tanowitz, William Forsythe e Ralph Lemon sono stati disegnati dal direttore creativo di Bottega Veneta. Per la prima volta, in occasione della celebrazione della collaborazione la ballerina parigina Lenio Kaklea si è esibita in un evento speciale; seguito da una cena esclusiva con 50 ospiti, tra cui l’attrice Julianne Moore con il marito Bart Freundlich oltre a personalità dell’arte internazionale.
Nel negozio di Bottega Veneta è anche possibile ammirare le nuove borse Cabat in edizione limitata.
Nate dalla collaborazione del brand con Olivetti, sono ispirate alla forma e ai colori delle iconiche macchine da scrivere, conosciute e collezionate in tutto il mondo. Due eccellenze italiane che dettano moda, senza passare mai di moda.
Bottega Veneta ha scelto sempre Venezia e la Biennale d’arte per svelare la nuova campagna moda autunno inverno 2022 /2023. Un’immagine, scattata dal fotografo e modello senegalese Malick Bodian su un vasto cartellone pubblicitario, troneggia elegantemente sul Canal Grande.
Dior aiuta a preservare il patrimonio di Venezia
Un gala riccamente organizzato da Dior- tenutosi tra i maestosi dintorni dorati del Teatro La Fenice di Venezia – ha raccolto questo fine settimana fondi per la conservazione dell’eredità storica della città. In particolare per il restauro del Museo Ca’d’Oro che ospita la collezione di tesori artistici del barone Franchetti; senza contare che il Palazzo stesso è un capolavoro gotico. L’iniziativa, realizzata attraverso la Venetian Heritage Foundation e Peter Marino, l’architetto da tempo legato alla casa parigina. L’evento, celebrato con una cena benefica con star e celebrità -come Catherine Deneuve, Laetitia Casta, Camille Cottin, Beatrice Borromeo- ha raccolto fondi devoluti ai profughi ucraini in Italia.
Accanto a questa pregevole iniziativa, l’artista veneziano ottantenne Fabrizio Plessi ha reinterpretato la borsa Lady Dior con scintillanti mosaici dorati, ora in mostra nel negozio di Venezia.
L’Espace Louis Vuitton Venezia ospita l’artista Katharina Grosse
E’ parte del programma ufficiale degli eventi della Biennale d’arte di Venezia, “Apollo, Apollo”: la nuova mostra dell’artista tedesca Katharina Grosse; le opere “multidimensionali”, create appositamente per lo spazio, prendono il controllo dell’avamposto del brand di moda francese della Fondation Louis Vuitton. In questa occasione Katharina Grosse ha realizzato un’installazione contemporanea; un ambiente cangiante ispirato alla rifrazione della luce sulla Laguna, alle atmosfere di Venezia, alla dimensione palpabile eppure evanescente dell’acqua, dell’aria e dei chiaroscuri dell’atmosfera. Un’opera in cui si percepisce l’eco della pittura delle chiese e dei palazzi della città, dei fondi oro dei mosaici, dei vetri e degli specchi della tradizione veneziana. Composta da una vasta fascia di tessuto a rete metallica, stampata con immagini delle mani dell’artista, la mostra cerca di “raffigurare un momento tra il corpo dell’artista e la materia colorata, sfocata nell’atto di creare”.
Coloro che vagano per la città troveranno anche una serie di Libraire Éphémères, ovvero edicole storiche, riportate al loro originario splendore. Chioschi di giornali Louis Vuitton sparsi in tutta Venezia, reinventati come negozi pop-up. Non solo periodici e giornali ma anche la collezione completa delle edizioni Louis Vuitton Travel Book, Fashion Eye e City Guide. Infine, anche Louis Vuitton sostiene l’organizzazione no profit Venetian Heritage per contribuire ai restauri del Museo della Ca’ D’Oro.
Diesel si unisce alla Tom of Finland Foundation per una mostra carica di erotismo
Una nuova mostra della Fondazione Tom of Finland – che preserva l’eredità del suo omonimo artista, noto per le sue illustrazioni liberate e omoerotiche – vede la sua collezione di Los Angeles, che comprende oltre 13.000 oggetti e opere, esposta per la prima volta fuori dal paese. Supportata dall’etichetta italiana Diesel e dal suo direttore creativo Glenn Martens, la mostra espone il lavoro di Tom of Finland; insieme agli artisti erotici che sono venuti prima e dopo, dagli anni ’40 fino ai giorni nostri.
Fondazione Prada esplora il cervello umano in una nuova mostra
Miuccia Prada e Patrizio Bertelli – presidenti di Fondazione Prada – si sono uniti ad un gruppo internazionale di ospiti per l’inaugurazione di “Human Brains: It Begins with an Idea” al Ca’ Corner della Regina, sede veneziana della Fondazione. Aperta per tutta la durata della Biennale, l’intrigante mostra è il risultato di diversi anni di lavoro investigativo della Fondazione, spinta da un profondo interesse per comprendere il cervello umano, la complessità delle sue funzioni e la sua centralità nella storia umana. Scritti, oggetti, proiezioni e altro compongono la mostra multidisciplinare, navigando “ciò che è noto e sconosciuto nella nostra comprensione del cervello umano”.
“Siamo convinti che parlare del cervello umano significhi parlare dell’essere umano. Concentrarsi sull’unicità del nostro cervello ci aiuta a comprendere l’influenza che la ricerca scientifica ha sulle nostre vite e sul più ampio progresso della cultura”,
le parole di Miuccia Prada.
Potrebbe piacerti anche – Biennale Venezia 2022: arte, umanità e natura