Oggi, 27 aprile 2022, si celebra in tutto il mondo la Giornata Mondiale del Disegno. Una ricorrenza importante per migliaia di persone in giro per il mondo, che vedono in questa forma artistica una fondamentale ancora di salvezza e un’immensa fonte di spunti. Prendete dunque, carta, penna, pennarelli e colori a matite (o, perché no, tempere e pennelli) e imbarchiamoci insieme in un affascinante viaggio in questa forma di creatività artistica.
Come nasce la Giornata Mondiale del Disegno?
Per recuperare le origini di questa evenienza dobbiamo tornare agli anni ’60. La giornata venne ideata ideata dal Consiglio Internazionale delle Associazioni di Disegno Grafico (Ico-D), un’associazione che univa tutti i disegnatori professionisti al mondo fondata a Londra nel 1962. Il 27 aprile, da questo momento in poi, diverrà la data di riferimento per chiunque ami esprimere il proprio estro con gli infiniti strumenti artistici a disposizione.
L’arte del disegno così come la conosciamo è antichissima.
È necessario fare un salto nel tempo di migliaia di anni per recuperare i primi disegni della storia, ritrovati in alcune antiche caverne in Europa e risalenti al 10.000 avanti Cristo. Ci stiamo riferendo alle pitture rupestri dipinte sulla dura roccia dagli ominidi del tempo, che disegnarono con quello che avevano a disposizione le loro battaglie con gli animali dell’epoca, le uniche fonti di cibo alla loro portata. Furono tuttavia gli Egizi a perfezionare l’arte del disegno, raccontando tramite le opere sulle loro pergamene le loro attività quotidiane, come la caccia, ma anche l’agricoltura e i più solenni riti religiosi.
In maniera molto simile anche i Greci utilizzarono il disegno come strumento espressivo grazie al quale hanno tramandato leggende millenarie, legate al culto degli Dei dell’Olimpo e alle loro incredibili avventure. Ciò che gli esseri umani potevano utilizzare in queste epoche lontane come supporto per disegnare erano mezzi primitivi, come pelli di animali, o tavolette di legno e ceramica sfruttate a mo’ di carta.
Nel corso dei secoli, il significato del disegno si è trasformato, assumendo caratteri più profondi.
Fino al Seicento per gli esperti il disegno era il vero fondamento dell’arte, ancor più della pittura. Questo perché dietro al disegno c’era molto di più di un semplice tratto creato a matita: il disegno include infatti uno studio partcolare su luce, posizioni, colori e proporzioni che nessun’altra arte può vantare. Anzi, per essere precisi, è la stessa arte ad avere di per sé il disegno (pensiamo a tutto ciò che riguarda i “bozzetti”) come sua base fondante. Celeberrimo da questa prospettiva è l’esempio dell’Uomo Vitruviano di Leonardo da Vinci, un’opera diventata iconica che celebrava le proporzioni del corpo umano e che sarebbe servita come punto di riferimento per l’intera produzione dell’artista e teorico toscano.
Oggi, l’arte del disegno è anche uno strumento per curare la propria salute mentale.
Pensare che disegnare sia un’attività semplicemente ludica, o ancor peggio qualcosa di infantile, è una concezione profondamente retrograda. Disegnare ha infatti enormi benefici sulla nostra salute mentale: quest’attività migliora le nostre competenze creative, ci aiuta a ridurre i livelli di stress quotidiano e, in base a recenti studi, aiuta a rafforzare la memoria, soprattutto in vista dell’invecchiamento.
Oltre i confini italiani è emersa l’Art Therapy
L'”arte terapia” si è sviluppata a partire dagli anni ’40 e ’50 negli Stati Uniti e nel Regno Unito ed è stata utilizzata anche nel nostro paese come mezzo per aiutare le persone in percorsi riabilitativi, particolarmente per individui colpiti da determinati tipi di patologie neurologiche. I meccanismi conseguenti all’utilizzo di pastelli e al maneggiare colori e tempere portano le persone in cura a ricordare momenti piacevoli dell’infanzia, contribuendo così ad aumentare il loro generale benessere psicofisico e il loro livello di rilassamento.Disegnare, insomma, fa bene sia il corpo sia allo spirito e rappresenta un’efficace via di fuga dalla frenesia quotidiana, una comfort zone che permette di isolarci, seppur per poche ore, da quello che ci circonda. In un mondo ancora oggi molto complesso, l’arte del disegno appare una colorata soluzione, per quanto effimera, al dolore e alla sofferenza.
Il disegno contro la guerra
Parlando di momenti storici difficili e di come il disegno possa essere una valida panacea, vale la pena ricordare l’iniziativa #NonLasciamoIlFoglioBianco, lanciata in queste ore dalla ONG SOS Villaggi dei Bambini. Il progetto ha raccolto i commoventi disegni di un gruppo di bambini ucraini, nei cui tratti leggiamo tutto il dolore e l’angoscia di uno dei periodi più cupi della storia dell’Ucraina. Nelle opere dei bimbi leggiamo tutta la loro disperazione e il loro senso di angoscia, ma in alcuni casi anche la speranza verso un futuro più brillante, spesso tratteggiato con il giallo acceso di un sole che splende in lontananza.
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