L’alopecia è una condizione oggi molto comune per entrambi i sessi. una malattia che può essere limitante se non vissuta con la giusta forza interiore e senza l’aiuto delle persone più vicine, e, nemmeno le donne famose dello star system riescono a sfuggirne. Le loro testimonianze possono essere di grande esempio e supporto per tutti quelli che non possono godere della stessa visibilità. L’obiettivo è quello di creare una community solida e sincera che possa farsi forza nei momenti di maggior difficoltà.
Coltivare l’autostima non è mai stato così importante
Purtroppo, il filo conduttore che unisce tutti i soggetti affetti da alopecia è il senso di vergogna e inadeguatezza nei confronti di una società che vuole, ad esempio, la donna perfetta e impeccabile in tutte le situazioni; questo stato d’animo spinge molti all’isolamento in casa, negando la propria immagine a se stessi e agli altri. L’etimologia del termine deriva da greco alópex (volpe) e comporta la perdita di peli e capelli in tutto il corpo, a chiazze. Altre fonti, invece, affermano che il nome faccia riferimento ad un demo dell’Attica, Alopece, di cui lo stesso Socrate, affetto da alopecia, era natio. Tralasciando le curiosità sulla denominazione storica di questa patologia dermatologica, poniamo l’attenzione, invece, sugli effetti psicologici gravi che ne derivano, devastanti se non curati con la stessa importanza.
Secondo l’immaginario comune, una chioma folta e sana è da sempre considerata sinonimo di bellezza e sensualità
Quando questa viene a mancare, la donna, molto più dell’uomo, si sente nuda e non attraente. Un sostegno psicologico, in questi casi, risulta fondamentale nell’affrontare un percorso di consapevolezza, creando un forte legame con il proprio psicoterapeuta, coltivando le amicizie e gli affetti più cari. Da non sottovalutare nemmeno l’aiuto di un consulente di immagine nell’esaltare la bellezza, che non deriva necessariamente da una bella pettinatura. Esistono infatti tantissimi accessori che possono abbellire e incorniciare il volto; foulard, orecchini, cerchietti, cappelli, senza dimenticare l’importanza di un buon make-up curato e luminoso.
Il caso alopecia emerge in questi giorni grazie alla partecipazione di Jada Pinkett Smith,
moglie di Will Smith, agli Oscar 2022 e allo spiacevole evento che ha visto protagonista la coppia e il conduttore Chris Rock. Dopo un lungo periodo lontano dalle scene, lo scorso dicembre Jada si mostra finalmente sui social con orgoglio mettendo in luce la sua bellissima testa rasata insieme alla figlia che ne emula il gesto per solidarietà. La decisione di rasarsi totalmente rappresenta un grande atto di forza e di non sottomissione alla malattia; in questo modo Jada ha dimostrato di essere padrona del suo corpo e della sua femminilità. Con un video racconta la sua esperienza, ispirando le tantissime donne che la seguono, con il suo motto: “Amati ogni singolo giorno”.
Anche l’attrice e super modella statunitense Tyra Banks ha dichiarato che in passato ha sofferto di alopecia; una condizione diversa la sua, causata da un duro periodo di stress lavorativo. La lezione che lei impartisce è diversa ma ugualmente valida; è necessario dedicare del tempo a se stessi e prendersi cura del proprio corpo senza portarlo al limite delle sue capacità, accettando così la vulnerabilità dell’essere umano.
Viola Davis, protagonista della serie televisiva How to Get Away with Murder, combatte da 28 anni con l’alopecia
L’attrice, ci regala sempre performance sublimi, oggi ha 56 anni e da quando ne ha 28 convive con l’alopecia e tutto ciò che ne deriva. Per molti anni si è mostrata al pubblico con parrucche e ha lavorato costantemente insieme ad uno psicologo; la sua perseveranza oggi la rende una donna libera dalla malattia e lei stessa dichiara che, spesso e volentieri, non ha paura di farsi vedere con la sua chioma naturale, anche se ricca di chiazze.
Le cause dell’alopecia sono ancora oggi oggetto di studi e sperimentazioni
La perdita dei capelli può essere repentina o graduale; le cause sono molteplici, dallo stress alle carenze nutrizionali, ma anche squilibri ormonali e l’abuso di determinati farmaci. Gli esperti consigliano un ciclo mirato e frequente di mesoterapia, ovvero l’iniezione di riattivanti e rinvigorenti nel bulbo pilifero, abbinato a sedute settimanali di carbossiterapia che consiste, questa volta, nell’iniezione di anidride carbonica, stimolando la ricrescita e la fortificazione del capello.
Il concetto di bellezza è qui rivoluzionato ed ampliato; un’idea che da sempre varia di cultura in cultura e non ne esiste una definizione universalmente riconosciuta. L’esperienza di perdere i capelli potrebbe essere traumatica; la testimonianza di queste donne è un atto di determinazione e coraggio, donne che hanno saputo trovare il bello e coltivare la speranza anche quando questa sembrava sparire.
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