Il manifesto del collettivo nato a Londra nel 2020 composto da designer e nomi altisonanti che operano nel settore moda, si apre proprio con la risposta alla domanda: ”Cos’è la Rubric Initiative?”.
”Rubric Initiative è un’organizzazione dedita a promuovere il cambiamento nell’industria della moda”.
Che per i giovani sia difficile addentrarsi nel -quasi impenetrabile- sistema moda non è di certo una novità; è altresì importante ribadire quanto l’industria del fashion fin dagli albori appaia come una realtà lontana e inarrivabile per molti. Lavorare nella moda sembra essere un sogno destinato all’élite e un miraggio per i poco abbienti, con rette da pagare per Master e Scuole di Formazione che sfiorano spesso quote oltre i ventimila euro. Non è detto certamente che chi non possa avere accesso a queste scuole non abbia la possibilità di lavorare per i grandi marchi, o non sia destinato ad una carriera brillante; ma di certo frequentando corsi spiccioli ma accessibili non si percorre una corsia preferenziale.
Da anni la moda si sta impegnando a diventare più inclusiva che esclusiva
Il team di Rubric Initiative cita:
“ci occupiamo della ricerca di fondi per finanziare programmi educativi e di tutoraggio, per generare opportunità di stage retribuiti e finalizzati all’inserimento nel mondo del lavoro e alla promozione di un dialogo aperto e trasparente su tematiche razziali, di classe e genere”.
Rubric Initiative oggi si batte per valorizzare le capacità dei giovani creativi che vogliono inserirsi nella filiera della moda; ragazzi che talvolta vengono discriminati per il colore della pelle e il proprio ceto sociale di appartenenza. Il collettivo difatti, è un sostenitore del movimento Black Lives Metter nato in seguito all’assassinio dell’afroamericano George Floyd.
Il tasso di impiegati nella moda di origine caucasica è nettamente superiore rispetto a quello di origine nera, asiatica e appartenente a minoranze etniche. Promuovere l’inter-cultura integrando il maggior numero possibile di comunità etniche attraverso un sostegno soprattutto finanziario, porterebbe a vantaggi -fino ad ora quasi sconosciuti- all’interno della filiera. L’ interconnessione fra persone di diversa origine e cultura darebbe origine a nuovi stimoli creativi combattendo, attraverso la creatività, le disparità razziali.
Tra i cinquanta nomi che hanno preso parte all’iniziativa sostenendo Rubric Initiative ritroviamo:
Virgil Abloh
simbolo di chi è riuscito a varcare le alte sfere della filiera; Samuel Ross founder di A Cold Wall, l’editor Alastair McKimm e l’editor at large di AnOther Magazine Nell Kalonji; e poi Agata Belcen, Alex Leese, il modello di IMG models Xu Meen, Vaquera e Troy Fearn. Il gruppo di stylist, giornalisti, modelli e influencer attraverso piattaforme social come YouTube e Instangram approfondiscono argomenti come: la retribuzione di un freelance, stipendi e cachet di un libero professionista, discriminazioni razziali sul luogo di lavoro. Il gruppo lancia periodicamente dei veri e propri live talk con tanto di ospiti speciali; le dirette sono poi rese disponibili in streaming sulle pagine ufficiali dell’organizzazione.
Virgil Abloh sosteneva: «La diversità è una risorsa, non un limite»
Founder del marchio Off-White e direttore artistico della casa di moda francese Luis Vuitton dal 2018 al 2021, anno della sua improvvisa scomparsa, Virgil ha trascorso gran parte della sua carriera promuovendo iniziative volte all’inclusione delle persone di colore nella fashion industry. Inarrestabile, determinato e lungimirante, il designer afro-americano in occasione del Fashion positive forum organizzato dal British Fashion Council ha dichiarato durante una conversazione con la presentatrice June Scarpong:
«Supportare i diversity program non è un lavoro a parte per me, fa parte del mio mestiere, è una responsabilità per la figura che oggi rappresento trasmettere ai giovani designer di colore la voglia di combattere per affermare il proprio talento».
La parte del ”Financial Support” sigla convenzioni con partner come scuole di formazione o aziende; con lo scopo di agevolare l’ingresso dei giovani nell’industria della moda. Vengono inoltre forniti materiali didattici per accedere ai relativi percorsi di specializzazione. Cos’è e di cosa si occupa Rubric Initiative resta conversazione di nicchia; difatti l’organizzazione è ancora poco conosciuta nonostante sia composta dai volti più celebri della moda; diffondere i valori dell’associazione resta un obbiettivo di tutti i suoi sostenitori: chi fa la moda e chi la sogna.
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