San Valentino è arrivato e c’è chi approfitta di questo giorno speciale proprio per fare la proposta di nozze al suo innamorato. La meta del matrimonio è ancora molto ambita da diverse coppie italiane.
Una tradizione forte nel nostro paese che, però, negli ultimi tempi, confermano le statistiche, tende a vacillare e sempre più giovani preferiscono la scelta della convivenza a quella del fatidico “Si lo voglio”. Bisogna scegliersi tutti i giorni e non è di certo una firma a determinare il valore di un sentimento. Per molti il giorno delle nozze, però, rimane uno dei momenti più romantici e memorabili nella vita di coppia, da organizzare e curare nei minimi dettagli.
Diversi studi affermano che gran parte della popolazione italiana
predilige una proposta di nozze intima e privata a quella plateale e teatrale. Il mese più gettonato per dichiararsi amore eterneo è Dicembre, seguito dal mese di Febbraio. Il mese degli innamorati si colora di rosso e viene inondato da fiori e cioccolatini, i regali per eccellenza della festa. Dalle statistiche emerge un dato importante, se prima il modo migliore per incontrare la propria anima gemella era sfruttare le amicizie in comune, il luogo di lavoro, pub o posti di ritrovo, ad oggi la via più semplice per fare nuove conoscenze è tramite app di incontri e social media. Molti reputano che la conoscenza prima virtuale e poi fisica sia sminuente per il rapporto; se proviamo a valutare l’evento sotto un altro punto di vista, potremmo costatare che questo nuovo fenomeno è soltanto l’evoluzione consequenziale di una società che ormai vive tra lo spazio e il metaspazio.
La fatidica proposta di nozze: un rituale che risale al Medioevo
Lo sposo doveva avere il permesso del padre per poter chiedere come moglie la figlia; ad un responso positivo dal capo famiglia, il giovane doveva dare una sorte di garanzia in denaro per sancire il patto. Successivamente sarà la sposa stessa ad avere una “dote” da dover donare alla famiglia dello sposo; più che un sodalizio romantico, un vero e proprio scambio di beni. Fortunatamente con il tempo queste pratiche medievali, nel senso moderno del termine, sono sparite. Oggi, tradizionalmente, per chi può e vuole, la promessa di matrimonio viene sancita da un dono speciale, l’anello di fidanzamento; un ricordo materiale dall’enorme valore sentimentale.
In percentuale è sempre stato l’uomo a prendere l’iniziativa, ma le cose stanno cambiando
Tra lacrime, risate, shock iniziale e l’effetto sorpresa, è sempre stato LUI a mettersi in ginocchio e chiedere la mano a LEI. Sempre più donne, però, invertono i ruoli canonici e sono proprio loro a chiedere di convolare a nozze; un fatto che non stupisce data l’evidente e riconosciuta, ormai, maggiore maturità e consapevolezza del sesso femminile.
Molti uomini preferiscono rimanere eterni Peter Pan senza mai prendere decisioni importanti. Non vuole di certo essere un dato discriminatorio e nemmeno un’argomentazione da femminismo estremo, sono i fatti a parlare; che sia l’uomo o la donna a fare il primo passo, quindi, poco importa.
I mesi più richiesti per le nozze sono Dicembre e Febbraio, anche se la percentuale più altra si concentra nei mesi caldi come Luglio e Agosto. Le alternative sono molte, dal matrimonio in grande stile a quello intimo; alcuni scelgono addirittura di sposarsi senza nessun invitato che li festeggi.
Sposarsi significa portare la relazione ad un livello superiore rispetto a quello iniziale. Formalizzare la relazione non è un modo per dare maggiore valore, ma semplicemente una “scusa” per celebrare insieme alle persone care l’amore tra due persone; molte coppie compiono il grande passo per poter creare una famiglia ed avere dei figli, altri invece un nucleo familiare completo ce l’hanno già. Ciò che importa veramente è che l’amore trionfi sempre su tutto, in qualsisia forma si decida di manifestarlo.
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