La VAC Foundation, celebra la sua nuova sede progettata da Renzo Piano. La GES-2 House of Culture, situata ai margini di piazza Bolotnaya, adiacente al Cremlino, a Mosca, dopo un processo di realizzazione di oltre un decennio, ha ufficialmente aperto i battenti il 3 dicembre scorso. La VAC Foundation è un’istituzione fondata dal magnate e presidente della multinazionale del gas Novatek Leoinid Mikhelson e dalla studiosa di arte e cultura russa, l’italiana Teresa Iarocci Mavica, con l’obiettivo di promuovere l’arte contemporanea russa. Dopo aver aperto nel 2017 un avamposto a Venezia, a Palazzo delle Zattere, la fondazione ha inaugurato la nuova sede progettata da Renzo Piano negli spazi russi di un’ex centrale elettrica.

È concettuale, filosofico… Creare un luogo che sia accessibile a tutti. Mosca ha un disperato bisogno di questo tipo di posto”- Renzo Piano

La struttura in disuso dell’inizio del XX secolo, restaurata da RPBW , è stata ridisegnata da Renzo Piano in un vivido bianco artico come sede permanente della VAC Foundation.

Renzo piano vac foundation Mosca Life&People Magazine

Il polo è concepito come una “cattedrale di luce”, illuminato da grandi finestre e da un nuovo tetto in vetro ricoperto di pannelli solari.

Un nuovo spazio pieno di luce che ospita un teatro, una grande sala espositiva, simile a una navata e aree per spettacoli. Tutte inondate di aria pulita, aspirata sopra l’inquinamento di Mosca da due coppie di iconici tubi d’acciaio blu alti 70 metri che hanno sostituito i camini originali; un impianto di climatizzazione ecologicamente consapevole. La struttura di 20.000 mq è suddivisa in cinque parti costituite da un corpo centrale e frontale, due ali parallele e un auditorium da 420 posti;  il ​​tutto collegato da una “rete di circolazione”, di ascensori, scale, piattaforme, corridoi e tettoie.

Il parcheggio integra otto stazioni di ricarica per veicoli elettrici e la raccolta delle acque piovane può essere utilizzata per l’irrigazione delle piante. Anche la natura fa parte del progetto. All’interno del museo è stata infatti piantata una “foresta” di betulle. Così, nella parte occidentale del sito, un giardino di sculture lascia progressivamente il posto a centinaia di alberi piantati su un paesaggio scolpito.

Un’esperienza sociale e culturale incentrata sulle arti visive, le arti performative, la musica ma anche la scienza e la sostenibilità.

Il progetto GES-2 ha trasformato una magnifica centrale elettrica storica costruita tra il 1904 e il 1908 in uno spazio concepito come un’esperienza articolata che va dalle arti visive a quelle performative; passando per uno spazio civico libero destinato alle persone. Il sito del progetto fa parte di un distretto molto attivo dell’isola ora chiamato “Ottobre Rosso” chiaramente destinato alle giovani generazioni.

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All’interno dell’edificio gli spazi e le funzioni sono organizzati in quattro poli.

Il Polo Civico è costituito da una combinazione di spazi e attività ad accesso libero, ed è aperto sulla piazza esterna per catturare e far vivere la vita di strada. Al centro, la “piazza interna” funge da ingresso e inizio dell’esperienza VAC. Collegato a questo, a nord si trovano la Biblioteca e il polo multimediale e a sud ci sono uno spazio gratuito per installazioni artistiche e un ristorante. Il Polo dell’Accoglienza si trova al centro dell’edificio principale ed è accessibile dalla “piazza interna”. È una combinazione di spazi di diverse dimensioni e altezze, che offre una molteplicità di condizioni spaziali per ospitare qualsiasi tipo di opera d’arte.

Il progetto Vac Foundation di Renzo Piano è guidato da due concetti principali.

Quello di costruire uno spazio in cui i visitatori si sentano guidati dalla propria intuizione e l’idea di creare una rete fluida e visibile; un pezzo unico concepito come una sorta di scultura spaziale; scale, ascensori, corridoi, pensiline e piattaforme, che collegano tra loro tutti gli spazi e le attività.

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