È stato a lungo detto che ridere è la migliore medicina, ci fa sentire bene e la bella sensazione che si ottiene quando ridiamo, rimane anche dopo che la risata si è placata; ancor di più quando lo facciamo in maniera incondizionata e intenzionale, come nella meditazione della risata. Alla base della disciplina c’è l’idea che ridere per almeno 10-15 minuti al giorno produce effetti benefici anche se la risata non è “reale”. Il nostro corpo infatti non distinguendo la differenza tra una risata indotta e una spontanea, attiva le stesse reazioni.
Tutto questo si traduce in comprovati benefici psicofisici, fisici e perfino estetici.
Attraverso una migliore ossigenazione dei tessuti, stimola di riflesso il metabolismo e la tonicità della pelle. Rafforza il sistema immunitario, aumenta i livelli di energia e protegge dagli effetti dannosi dello stress. Ridere migliora il flusso sanguigno e fa rilasciare endorfine, che sono i prodotti chimici naturali del benessere del corpo. Ultimo e non ultimo: migliora la qualità della vita!
Ne era convinto anche Sigmund Freud, tanto da scrivere un saggio sulle battute di spirito e dichiarare:
“Il buonumore è la manifestazione più elevata dei meccanismi di adattamento dell’individuo”.
Dedicarsi a questa gradevole attività con costanza e regolarità, come fosse parte integrante del nostro “fitness planning” quotidiano è sicuramente una delle forme di meditazione più facili.
Laraaji: una vita tra musica e meditazione
Per fornirvi una guida pratica alla meditazione della risata, non abbiamo certo disturbato Freud ma il pioniere della new age anni ’80: Edward Larry Gordon; meglio noto come Laraaji. Oltre che polistrumentista e compositore, è un mistico, praticante e facilitatore decennale di meditazione della risata.
Ha iniziato come artista e musicista di strada negli anni ’70, improvvisando jam ma poi, scoperto da Brian Eno, ha pubblicato con lui svariati album di musica Ambient. Da allora, Laraaji non ha mai smesso di produrre. Si potrebbero contare oltre trenta opere realizzate dal produttore/guru della new age, tra collaborazioni, esperimenti musicologici, esplorazioni nelle sonorità mistiche. Contemporaneamente ha iniziato a coltivare la sua disciplina spirituale attraverso lo yoga e la meditazione, intrecciando alla fine le sue nuove conoscenze nella sua pratica musicale. Oggi, tiene seminari in tutto il mondo, incentrati sulla risata come forma di terapia e meditazione, per sollevare l’umore e migliorare la salute fisica.
Di seguito, condivide la sua tecnica di meditazione della risata, per una sessione di 15 minuti che può essere praticata come prima cosa al mattino.
L’obiettivo principale della meditazione è ridere e quindi ci si concentra solamente su questo. Potrete fare tutti gli esercizi insieme durante una sessione di 15 minuti al mattino in qualsiasi sequenza possibile. Seguite questi semplici passaggio e raccogliete i benefici di questa pratica.
Bocca
Il primo esercizio consiste nell’ottenere un sorriso. Lo chiamiamo sorriso terapeutico, che crea solo pressione ai lati della bocca e ai lati degli occhi. Fare questo tipo di sorriso, anche se forzato, innesca il rilascio di dopamina nel cervello, come accadrebbe se sorridessimo o ridessimo naturalmente. Dopo il sorriso iniziale, si può passare al primo tipo di risata. Una specie di ronzio che si crea con la bocca e che vibra attraverso la testa. Una volta ottenuta la vibrazione, lasciare che il ronzio si trasformi in una risata. Tutto ciò per attivare la ghiandola pituitaria e pineale nella testa, che supporta ulteriormente il movimento delle endorfine e degli ormoni del corpo.
Gola
Portare il centro dell’attenzione dalla testa alla gola. Mettere semplicemente la mano dove si crede sia la tiroide e avviare un suono in modo che si possano sentire la vibrazione della voce nella gola. Quindi, lasciare che quel suono diventi una risata specifica per la gola. Può essere morbido e quasi impercettibile, ma ricordarsi di mantenere il corpo rilassato. Ci piace pensare alla risata come a un linguaggio luminoso, un linguaggio di leggerezza, di brevità, di vulnerabilità. Quando succede qualcosa nel mondo che non piace o fa soffrire, ci si ritrova ad usare la voce in modo duro e brusco. Questi esercizi di risata servono a bilanciare e ammorbidire l’impatto della durezza nelle voci e nei corpi a cui siamo naturalmente sottoposti sotto stress.
Sterno
Ci sono due aree del petto che si occupano di risate. Uno è appena sotto lo sterno, dove c’è una ghiandola chiamata timo. Si dice che il timo sia la sede del sistema immunitario perché facilita la maturazione dei linfociti T, indispensabili per combattere le cellule infette. Appoggiare la mano sul petto e provare a battere il timo. Inviare quindi deliberatamente la voce ridente attraverso la nostra gola nel nostro petto in quest’area. Lasciare che la risata diventi un tipo specifico di risata: convulsa o martellante, in modo da stimolare il movimento delle cellule T.
Cuore
Nella stessa zona del petto, abbiamo il cuore. Sappiamo tutti come piace che il cuore venga trattato, in modo dolce, gentile e amorevole. Quindi si usa la voce per inviare un tono morbido e pacifico attraverso la gola nel petto. Mettere la mano su un’area del cuore in modo da poter monitorare la voce e lasciare che quel tono diventi una risata specifica per il cuore, una risata gentile e compassionevole.
Addome
La cavità addominale contiene molti organi che possono ricevere un massaggio durante una bella risata di pancia. Inviare il suono della risata nell’addome, usando semplicemente l’immaginazione creativa per ridere profondamente e far sì che tutti gli organi si massaggino a vicenda.
Polmoni
L’esercizio finale della risata consiste nel far espellere dai polmoni l’aria stagnante o viziata. È simile agli esercizi spesso insegnati nello yoga. Fondamentalmente, inspirare completamente ed espirare completamente, in modo che la risata sia in realtà una ventilazione del sistema respiratorio. Per coloro che diffidano nello scoppiare in risate improvvise e spontanee, Laraaji sottolinea che gli esercizi riguardano il divertimento e la sperimentazione. Se si dimentica un qualsiasi esercizio, nella pratica della meditazione della risata, l’importante è ridere in generale. Quando si è propensi a ridere, il corpo vibra, il sangue scorre e si prova benessere.
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