La Monte Carlo Fashion week si conferma l’evento più green dell’anno in cui la moda sostenibile risalta in tutta la sua creatività. Parole chiave sono eticità ed inclusività, tematiche che sintetizzano la kermesse monegasca di questo dicembre 2021. L’evento, targato Monte-Carlo all’Expo Dubai, propone brand dal DNA avanguardistico, un’innovazione dal sapore internazionale che racchiude quella sensibilità consapevole nei confronti del prossimo e dell’ambiente, necessaria per l’evoluzione del settore moda con il minor impatto nocivo sul nostro ecosistema e sulla filiera industriale.
La Monte Carlo Fashion Week rappresenta il momento più importante del settore moda del Principato di Monaco
All’evento sono presenti buyer internazionali che assistono all’esibizione dei capi realizzati da figure emergenti del settore. Una manifestazione che si pone come obiettivo quello di mettere in luce i nuovi talenti locali ed esportare la moda monegasca in tutto il mondo e darle validità a livello globale. La linea guida di questo progetto è quella di creare indumenti eco-compatibili, vendere prodotti che non siano solo belli ma che siano riconosciuti anche per il loro sforzo nel proteggere l’ambiente. Patrocinato dal Consolato Onorario Russo a Monaco e dal partner esecutivo Società Italiana, è l’evento di punta del Principato e come tale riscuote molto successo anche dai turisti presenti nel posto. Un momento vero e proprio di aggregazione e comunità.
Sono stati 5 i brand proposti dalla Chambre Monégasque de la Mode,
nomi molto noti tra il pubblico del Principato di Monaco: Beach & Cashmere Monaco, Thalie Paris, Fitme Monte Carlo, Gigi Carzaghi, Stardust Monte Carlo. Scopriamoli insieme!
Beach & Cashmere Monaco
Brand fondato dalla stessa Federica Nardoni Spinetta, emblema del lusso sostenibile che rispecchia lo stile chic del Principato. Sfila a Dubai la collezione “Save” composta da tre parti: Save The Ocean, “Under Full Sails” e “Save the Rhinos & Save the Elephants”. Sono delle linee che sfruttano tessuti sostenibili e riciclati; interessante anche l’utilizzo di materiali recuperati dal fondo del mare, un mix sostenibile che da vita a modelli senza tempo rigenerati riducendo al minimo gli sprechi. La passione per il mare continua, il marchio infatti utilizza vele riciclate provenienti dalle imbarcazioni dello Yacht Club di Monaco; risultato è una collezione elegante ed etica che promuove la salvaguardia, in particolare, di due specie a rischio, animali da proteggere dal bracconaggio, come i rinoceronti e gli elefanti.
Thalie Paris
La linea di borse e accessori realizzata da Nathalie Dionne, sintetizza il lusso Made in Paris e lo fa promuovendo la sua campagna di sensibilizzazione contro le emissioni carboniche sull’ecosistema. Qual è il materiale utilizzato per realizzare la linea? Stiamo parlando proprio della pelle del salmone scartata da sushi bar e ristoranti francesi e del suo riciclo industriale. Un’idea che ha già conquistato il mercato.
Fitme Monte-Carlo
La prima linea eco-sport haute couture, realizzata da Fitme che vive la sostenibilità come una vera gara sportiva. Tessuti 100% rigenerati realizzati da una filiera certificata che si avvale di processi produttivi con un impatto ambientale ridotto al minimo. La tecnologia bio based si unisce ad un’estetica accattivante, enfatizzata da scelte cromatiche vivaci; capi biodegradabili che non rinunciano al confort e allo stile.
Gigi Carzaghi
Il brand inclusivo che promuove una nuova idea di prêt-à-porter; modelli etici e dalla forte personalità. Vestire “sostenibile” non è mai stato più divertente; l’obiettivo è proprio quello di sdoganare le vecchie convinzioni radicate sul concetto di eco-friendly: riciclato ≠ noioso
Stardust Monte Carlo
Creazioni uniche e prestigiose, realizzate da un’azienda leader nel settore da ben tre generazioni; sono gioielli prodotti secondo l’antica tradizione orafa e che prendono forma da metalli e pietre preziose. Siamo nel cuore del Principato di Monaco e l’azienda testimonia come un’arte antica come quella artigianale possa evolversi in un design green e sposarsi perfettamente con i principi di sostenibilità.
Vivere la moda in maniera sostenibile non riguarda soltanto il sistema del lusso o del fast fashion, si necessita di una maggiore integrità ecologica e giustizia sociale anche, e soprattuto, da parte dell’acquirente, spesso inconsapevole e ignaro dei danni che la produzione di un prodotto nella filiera industriale causa all’ecosistema che ci ospita.
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