Innovazione è la parola d’ordine, il «marchio di fabbrica», il valore del Made in Italy delle imprese che riescono a navigare nel mare in tempesta della crisi post Covid. La capacità di creare e dare forma alle idee, proporre soluzioni sotto forma di visioni d’avanguardia, idee e progetti è il loro valore aggiunto. Ciò che, nonostante le difficoltà del nostro sistema Paese, rappresenta la forza del brand «Made in Italy» nel mondo. L’innovazione è l’«arma» con cui le nostre imprese affrontano ogni giorno la sfida per competere sui mercati internazionali, per cogliere le opportunità di business, per dare al nostro territorio valore e lavoro. Ma non è solo un fattore di crescita economica e produttiva, è anche uno strumento di sviluppo sociale e di tutela ambientale.
L’acciaio flessibile come la carta
Lo sa bene il gruppo Marcegaglia, storica holding mantovana attiva nel settore dell’acciaio, che ha inventato «Marcegaglia Digital Print», «un’innovativa tecnologia di stampa digitale in linea su acciaio zincato preverniciato, applicata per la prima volta alla lavorazione in continuo, su larga scala, dei coils», spiegano dal quartier generale di Mantova. Il vantaggio? I coils, cioè i rulli di acciaio che escono dagli impianti siderurgici, diventano flessibili come rotoli di carta. Una tecnologia che può essere applicata, per la prima volta, su base industriale. Per il settore si tratta di una novità assoluta: Marcegaglia è la prima azienda italiana ad adottare questa tecnologia che potrebbe scrivere il futuro del design industriale, mettendo insieme estetica e funzionalità, digitale e sostenibilità, per aprire il mercato siderurgico a scenari di creatività e personalizzazione finora sconosciuti.
Funziona così: il cliente consegna l’immagine digitale che vuole duplicare e questa può essere riprodotta su qualsiasi elemento semilavorato in acciaio per larghezze che possono arrivare a un metro e mezzo e lunghezze potenzialmente infinite. Che sia il logo dell’azienda o un campo di fiori, un’auto o un divano: con il «Marcegaglia Digital Print» tutto può essere «disegnato» sull’acciaio, sia per uso esterno che interno. Questa innovazione ha permesso al gruppo Marcegaglia di entrare nella selezione finale del «Compasso d’Oro ADI 2022» nella categoria «Ricerca per l’Impresa». In altre parole il più antico e autorevole premio mondiale di design, vinto – tra gli altri – da Bruno Munari, Enzo Mari, Michele de Lucchi, Achille Castiglioni e altri «big». L’«Adi», l’«Associazione per il disegno Industriale», a fronte di oltre mille prodotti candidati, ne ha selezionati 233 che concorreranno alla 27esima edizione del «Compasso d’Oro» che si svolgerà l’anno prossimo.
Il potere del logaritmo
Texture che attirano l’attenzione, colori tenui mixati con toni più aspri che esaltano i contrasti e la luce. i-Mesh, giovane e innovativa azienda marchigiana è protagonista a Expo Dubai 2020 con un nuovo tessuto high-tech e green rivestire le promenades dell’Esposizione Universale (circa 50.000 mq). Il progetto delle membrane i-Mesh nasce da una partnership tra l’azienda di Numana, il Politecnico di Milano e lo studio tedesco dell’«archistar» Werner Sobek che punta sull’applicazione del design computazionale che si basa sull’algoritmo. Il pensiero algoritmico è una strategia che suddivide un problema complesso in tanti problemi più piccoli, quindi più facilmente affrontabili, e definisce come risolverli senza perdere il senso della complessità totale.
«Il design è uno strumento dirompente, capace di creare luoghi e prodotti grazie al suo potere di trasformare e modificare il nostro mondo, spiega Alberto Fiorenzi, founder di i-Mesh. La sua forza è «contaminare» oggetti e texture che – quasi per magia – creano emozioni e relazioni coinvolgenti. Oggi, però, cultura e valori stanno cambiando e il design non può prescindere da una visione progettuale completa che tenga conto della sostenibilità etica e ambientale grazie al metodo computazionale che si alimenta con il pensiero algoritmico. È questa la vera rivoluzione in architettura del nostro secolo».L’algoritmo garantisce alcuni straordinari vantaggi: offre grande libertà creativa e la possibilità di progettare forme altrimenti impossibili, permette di automatizzare i processi complessi, assicura precisione e accuratezza nella gestione di file composti da molte parti.
Un progetto innovativo con uno sguardo green
La sfida era realizzare 2,7 chilometri di tessuto tecnico per l’architettura – per una superficie totale di 52.500 mq – senza travi di sostegno trasversali, risparmiando 30 chilometri di alluminio estruso e «tagliando» l’emissione in atmosfera di 31 tonnellate di CO2. Risultati resi possibili, ancora una volta, dalla capacità di guidare il cambiamento. A 700 anni dalla sua scomparsa, l’innovazione è il lascito più importante di Dante Alighieri, simbolo del genio italico, alla nostra cultura e alla nostra identità. Le imprese italiane, come Marcegaglia e i-Mesh, possano continuare a immaginare l’inimmaginabile. Come fu capace di fare Dante sette secoli fa.