Ornella Vanoni, la diva elegante della musica italiana, nota e popolare per il suo ruolo unico di cantante, vanta anche una carriera di tutto rilievo come attrice. Personalità e carisma inequivocabili, dotata di uno stile interpretativo e di un timbro vocale unico e sofisticato, la Vanoni è stata e continua ad essere un’artista poliedrica.
Un artista impeccabile che tra cinema, tv, teatro e musica ha imposto la sua unicità calda e graffiante come la sua voce.
Donna attenta, risoluta e tagliente, è dotata di una incontenibile autoironia:
”Ci sono due modi di invecchiare: ridendo di sé stessi o prendendosi sul serio”.
Con il suo savoir faire provocatorio e senza filtri, quella di Ornella è una voce che dice sempre ciò che pensa, con la sicurezza di una diva che ha plasmato il nostro patrimonio artistico-musicale.
La vedremo presto nell’attesissimo remake del mitico cult musicale francese di François Ozon del 2002 “8 donne e un mistero”, in uscita in tutte le sale cinematografiche a Natale, con il titolo “7 donne un mistero” di Alessandro Genovesi. Accanto ad Ornella un cast di attrici di alto rilievo: Margherita Buy, Diana Del Bufalo, Micaela Ramazzotti, Benedetta Porcaroli e Luisa Ranieri. Un cast di altissimo livello in cui spicca Ornella Vanoni, innamorata del cinema fin dai suoi esordi, anzi nata in primis come attrice.
Ornella Vanoni, dama del 1934 ha ancora voglia di stupire e di stupirsi.
E’ sempre stata fuori dal coro, curiosa, anticonformista, ma grande professionista nella vita come nel lavoro: teatro e musica leggera. Nata sotto il segno della Vergine, il sogno della giovane Ornella Vanoni era quello di diventare estetista, ma qualcuno le disse che con quella voce avrebbe dovuto fare l’attrice. Dopo aver frequentato vari collegi in Svizzera, tornata in Italia, si iscrive all’Accademia di Arte Drammatica del Piccolo Teatro, diretta allora da Giorgio Strehler; sotto la sua direzione nasce come attrice interpretando opere di Bertold Brecht.
Ma con quel timbro vocale unico, ammalia, stordisce, innamora, poeti, artisti e il grande Maestro Strehler, che diventa anche suo compagno di vita e la invita a cantare.
Scrive per lei, insieme a Dario Fo le belle “canzoni della mala milanese”; canti popolari contraffatti che la Vanoni presenta nel 1959 in uno dei palchi italiani più prestigiosi, quello del Festival dei Due Mondi di Spoleto. Inizia così una carriera di successo costellata di interpretazioni di canzoni d’autore con più di 65 milioni di dischi venduti, più di sessanta album musicali e premi; è l’unica cantante italiana ad aver ricevuto per ben due volte il prestigiosissimo “Premio Tenco”. Ornella Vanoni vanta un ampio e poliedrico repertorio, che spazia dalle canzoni degli esordi, alla bossa nova con la storica realizzazione insieme a Toquinho e Vinícius de Moraes dell’album “La voglia, la pazzia, l’incoscienza, l’allegria” del 1976; dal jazz alla canzone d’autore italiana, senza trascurare la musica sperimentale. Con la carriera più longeva di sempre, oggi all’età di 87 anni, non ha mai smesso di cantare ma nemmeno di recitare, dedicandosi sempre anche al cinema e alla televisione.
Ornella Vanoni, così come la descrive Gino Paoli attraverso le sue canzoni, è: “senza ieri, senza domani, senza fine”.
L’incontro con Gino Paoli avviene nel 1960. Ne scaturisce un amore importante e parecchie canzoni tra cui un capolavoro: “Senza fine”, primo posto in classifica e immediato successo popolare. Dopo una serie infinita di tira e molla, oggi il loro rapporto si è trasformato in solida e sincera amicizia. Per qualche anno Ornella Vanoni alterna teatro e musica: nel 1961 vince il premio S. Genesio come miglior attrice per “L’idiota” di Achard. Sposa Lucio Ardenzi, grande imprenditore teatrale; nel 1962 nasce il figlio Cristiano. Nel 1963 ancora un premio a S. Genesio per “La fidanzata del bersagliere” di Anton. Nel 1964 “Rugantino” di Garinei, Giovannini e Trovaioli prima al Sistina di Roma e poi a Broadway. Da qui in poi ci sono solo musica, dischi, tv e festival, fino al 1985 quando torna al teatro con Albertazzi in “Commedia d’amore” di Bernard Slade.
Non possiamo non citare il docufilm che parla della sua vita: “Senza fine”
della regista Elisa Fuksas, figlia dell’architetto Massimiliano Fuksas, che è stato presentato anche al Festival di Venezia; dove ha vinto il Premio Soundtrack Stars Award 2021. L’occasione di mostrarsi e raccontarci la sua storia, le sue passioni, le sue “paranoie”.
Le canzoni più famose di Ornella Vanoni?
“Senza fine”, “Io ti darò di più”, “Insieme a te non ci sto più”, “L’appuntamento”, “Una ragione in più”, sono solo alcune. E’ una di quelle interpreti le cui canzoni vivono nel nostro tempo emotivo, scorrono nelle nostre vene, con brani perennemente attuali. Nel 2018 torna sul palco dell’Ariston, vent’anni dopo la sua ultima competizione, insieme a Bungaro e Pacifico cantando “Imparare ad amarsi” e si classifica quinta, vincendo però il “Premio Sergio Endrigo” per la migliore interpretazione. Sì, perché Ornella Vanoni le canzoni le interpreta, le fa sue, attingendo a quel bagaglio interiore di attrice e a quella voce fortemente riconoscibile, piena di sex appeal e fascino.
Dopo la partecipazione come ospite all’ultimo Festival della canzone italiana, sta riscuotendo un enorme successo con il suo ultimo album di inediti ”Unica”. Il disco, arrangiato da Fabio Ilacqua, si avvale dei featuring di Carmen Consoli, Giuliano Sangiorgi, Renato Zero e Francesco Gabbani.
Il mito di Ornella Vanoni è più vivo che mai, sia come cantante che come attrice; è un’artista impeccabile ed elegantissima.
E’ notizia di questi ultimi giorni che la cantante ha accusato un piccolo malore dovuto ad una forte influenza e per questo motivo non ha potuto affiancare Savino nell’ultima puntata delle Iene. Malgrado l’annullamento dei suoi ultimi appuntamenti televisivi, potremo vederla in tutte le sale cinematografiche a Natale.
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