Il denim è la pietra angolare di qualsiasi guardaroba ma tanto è popolare quanto inquinante; scegliere jeans ecosostenibili è un gesto consapevole. Nonostante sia estremamente dannoso, è uno dei tessuti più usati e prodotti, bisogna quindi sceglierlo in maniera responsabile, puntando su tessuti di cui si conosce la provenienza o di cui è possibile prevedere il futuro. Il consumatore gioca sempre un ruolo fondamentale.
Chi di noi non ha nel proprio armadio almeno un paio di jeans?
Ad oggi circa metà dell’intera popolazione mondiale ne possiede almeno un paio. Non si tratta certo di un dato che sorprende, d’altra parte stiamo parlando dei pantaloni più indossati, senza limiti d’età, genere e classe sociale. Eppure il loro costo ambientale rappresenta il rovescio della medaglia di un sistema di produzione che ha un grosso impatto legato soprattutto all’uso del cotone e delle sostanze necessarie per produrre il denim.
Ma che impatto ha sull’ambiente questo amatissimo capo?
Come per qualsiasi altro prodotto figlio del fast fashion, anche per i jeans a pagare per noi il loro prezzo stracciato sono i lavoratori e il pianeta. Un singolo paio di jeans può richiedere 1.500 litri d’acqua per essere prodotto. Per non parlare dei pesticidi e gli insetticidi impiegati per coltivare il cotone; anche le tinture sono un grandissimo problema e l’aspetto logoro realizzato attraverso la sabbiatura mette a rischio la salute dei lavoratori. Le enormi quantità di acqua, energia e sostanze chimiche utilizzate per elaborare i materiali e trasformarli in denim, fanno dei jeans uno dei capi di abbigliamento meno ecosostenibili ed etici da realizzare. Ma la crescente consapevolezza della necessità di una moda sostenibile sta guidando consumatori, designer e produttori.
Anzi siamo proprio noi consumatori che chiediamo ai brand un impegno preciso su questi temi.
Far durare il più possibile i jeans che già fanno parte del nostro guardaroba è sicuramente un ottimo modo per limitare, almeno in parte, il loro impatto; la durabilità è una delle caratteristiche della sostenibilità. Acquistare prodotti vintage è anche una mossa intelligente ed anche esteticamente cool. Ma la cosa fondamentale è fare acquisti consapevoli. Il termine “sostenibile” compare come un’etichetta che certifica tutti quei brand impegnati in crociate per la salvaguardia dell’ambiente e la tutela dei lavoratori. Alcuni optano per il riciclo e riassemblaggio di vecchi materiali, dando nuova vita al vintage e al second hand; altri, grazie alla ricerca e a nuove tecnologie, riescono a ridurre l’impatto ambientale. Gli sforzi di questi marchi coinvolgono l’intero processo di produzione, dai materiali acquistati alla tecnologia utilizzata. Sebbene non esistano ancora dei denim totalmente ecosostenibili, alcuni brand fanno dell’eco-friendly il loro focus.
Marchi di denim sostenibili
Denim Bite
Questo denim è realizzato attraverso una filiera completamente trasparente in Italia; con il miglior cotone biologico Gots, lavaggio a basso impatto e tutte le componenti di origine sostenibile possibili. I modelli, ispirati alla silhouette del brand, propongono tre tagli: con gamba slim, ampia e dritta. Con la longevità come obiettivo, ogni paio di jeans è progettato per essere amato sempre, senza passare mai di moda, con una rigorosa attenzione ai dettagli e alla perfetta vestibilità.
Denim ecosostenibili Candiani
Candiani Denim nasce nel 1938 e ad oggi è conosciuta come l’azienda tessile più green del mondo denim che produce per i nomi più prestigiosi del mercato. Ma Candiani non si accontenta e dal tessuto denim riciclato ed ecosostenibile è arrivato al tessuto che si ricicla, che si converte in humus aumentando il tasso di fertilità del terreno. Un tessuto che nasconde il seme orticolo di una pianta di menta o di erba verdissima che sboccerà dopo aver letteralmente piantato i jeans in disuso.
Redone Jeans
“Rifare le cose” è il modus operandi di Re/Done. Il brand stima di aver sottratto oltre 145.000 capi dall’accumulo nelle discariche, da quando l’etichetta di Los Angeles è nata nel 2014. Il marchio celebra il fascino vintage delle silhouette classiche, amate dalle icone del rock and roll. Il risultato? Jeans così cool da essere indossati da star del calibro di Bella Hadid, Kendall Jenner e Selena Gomez. Ma non solo capi stoccati, opera anche utilizzando pratiche che riducono lo spreco di acqua e le emissioni di CO2. Utilizza cartellini riciclati e sacchetti di plastica biodegradabili; il 75% delle acque reflue della produzione viene risparmiata attraverso un sistema di purificazione e le pietre pomice utilizzate per slavare il denim, vengono riproposte e incorporate nell’isolamento degli alloggi in comunità a basso reddito. Sta anche potenziando il suo modello di moda circolare con il lancio di una piattaforma che consente di rivendere i suoi modelli in cambio di un credito in negozio.
Il jeans sartoriale dell’atelier Blackhorse Lane
Avete mai desiderato un paio di jeans che si adattassero perfettamente al vostro fisico? Blackhorse Lane atelier è specializzato nella realizzazione a mano di jeans denim della varietà cimosa e grezza organica. Potrete scegliere il tessuto e le finiture, inclusa una meravigliosa selezione di piccoli lotti di denim realizzati da rinomate fabbriche artigianali di Giappone, Italia e Regno Unito. Potrete decidere i tocchi su misura per i vostri jeans, scegliendo il design della tasca, il colore del filo, gli accessori, la patta con zip o bottone e la scelta di una toppa in pelle o vegana. L’atelier è noto per i suoi approcci ecosostenibili al denim, utilizzando solo cotone organico e tessuto proveniente dall’Europa per ridurre al minimo l’impatto ambientale della creazione delle materie prime.
Blue of a Kind, la rivoluzione dell’esistente
Un brand 100% made in Italy che punta tutto sul riciclo, utilizzando jeans vintage e tessuti di scarto. Il brand ha messo in piedi un approccio al design inconsueto con una rete di fornitori tra Francia e Italia da cui scovare le migliori chicche di abbigliamento vintage e stock, i futuri protagonisti delle collezioni. Con il risultato di creare modelli super fashion a impatto ambientale pari a zero. Ma non vuole solo essere un brand fashion ma anche una community costruita intorno ad un’idea, quella di conciliare stile e contemporaneità con un processo produttivo sostenibile e dal forte valore etico. Il brand ha realizzato anche una capsule collection con Candiani Denim ecosostenibili.
Reformation, il DNA del denim
Sulla scia della sua offerta di abbigliamento sportivo ecosostenibile, il marchio di Los Angeles Reformation continua a dimostrare i suoi buoni propositi anche in fatto di denim. La recente capsule collection dell’etichetta consente ai consumatori di tracciare il percorso completo di vita del loro acquisto di jeans. I loro modelli iconici, tra cui il taglio “Carpenter” a vita alta e la gamba larga, presentano nel tessuto pigmenti scansionabili, creati dai colleghi australiani Fiber Trace, che possono rivelare l’intero ciclo di vita della loro costruzione.
Cos
L’etichetta scandinava Cos ha lanciato la nuova collezione denim ecosostenibile, dando la priorità a modelli senza tempo, classici e versatili come jeans a gamba larga, dal taglio a botte, svasati e skinny. Una scelta che incoraggia gli acquisti duraturi. I capi da uomo e da donna dell’offerta sono stati realizzati con cotone riciclato od organico, con un’attenzione rivolta alle finiture. Il brand ha anche innovato nelle sue tecniche di colorazione, utilizzando coloranti e materiali naturali, tra cui la canapa.
ELV Denim ecosostenibili
Prendendo il nome dall’est di Londra, dove vengono prodotti i suoi jeans e i pezzi vintage riutilizzati in essi, Anna Foster ha fondato ELV Denim in risposta all’influenza del consumismo usa e getta della moda. Salvando il denim usato dalla discarica, raccoglie a mano, decostruisce e unisce due paia di jeans scartati per creare il suo stile distintivo, “The Twin”.
DL 1961
Classico e senza tempo, il jeans firmato DL1961 è un’istituzione made in USA nel campo della sostenibilità, grazie ad una produzione brevettata “in house” e focalizzata principalmente al risparmio d’acqua. Anche solo acquistare un paio di jeans può fare la differenza, scegliendo i denim ecosostenibili il pianeta ringrazierà.
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