In questo periodo storico, così delicato da un punto di vista sanitario ma anche ecologico, il dibattito dei media è focalizzato quotidianamente sul Green Pass. Ma eravate a conoscenza che questo strumento può anche essere utile per la lotta verso una moda più sostenibile?
Già, perché green pass e moda sostenibile fanno rima nel nuovo, ambizioso progetto di Federico Marchetti.
In occasione del recente G20 tenutosi a Roma, Marchetti ha proposto un’idea che ha del rivoluzionario. L’imprenditore ha portato sul tavolo infatti la creazione di un passaporto digitale che assicuri sia la trasparenza sia la tracciabilità di ogni capo prodotto. In questo modo, i consumatori che acquisteranno un determinato capo saranno immediatamente informati sulla sua provenienza e potranno così orientare il loro acquisto in modo più etico e consapevole. Una scelta importantissima, giunta direttamente da uno dei più importanti player del mondo della moda online. Federico Marchetti è, il fondatore di Ynap Yoox-Net-a-porter. Ad aver accolto a braccia aperte questo progetto green pass per una moda più sostenibile è stato anche un testimonial di tutto rispetto. Partner dell’iniziativa è il Principe Carlo d’Inghilterra, che nei giorni scorsi ha incontrato Marchetti partecipando insieme a lui ad uno shooting fotografico.
Carlo è già impegnato in altre campagne molto simili. Nel gennaio 2020 l’Inghilterra ha dato il via alla Sustainable markets initiative (Smi), un progetto con l’obiettivo di mettere in contatto privati e aziende al fine di incoraggiare gli investimenti verso un’ottica ambientalista. L’industria della moda, ad oggi, è in assoluto una delle più inquinanti al mondo. Il fashion è responsabile del 10% delle emissioni globali di gas serra e del 20 % di tutte le acque reflue derivate dalla lavorazione dei tessuti.
Il Green Pass della moda funzionerà come un QR code classico.
Avete presente il Green Pass che vi viene richiesto oggi per entrare al cinema, ristoranti e più in generale nei luoghi al chiuso? Perfetto, provate a traslare la stessa identica esperienza quando entrate in un negozio e scegliere un capo d’abbigliamento. Sui vestiti, le scarpe, gli accessori in vendita sarà dunque applicato un codice apposito da scansionare con il vostro smartphone. Grazie ad esso l’acquirente accederà a tutta una serie di informazioni molto dettagliate sul prodotto. Scopriremo dunque con un semplice clic quali materiali sono stati impiegati, la loro origine, i fornitori, il percorso produttivo. Nel caso di prodotti dell’usato scopriremo persino chi erano stati i precedenti proprietari.
Yoox non è, in ogni caso, l’unico brand che ha deciso di accettare la sfida del Green pass per la moda.
Fra i nomi che si sono dimostrati interessatu a questa iniziativa troviamo fra gli altri Giorgio Armani, Stella McCartney, Zalando David Schneider, Selfridges, Riccardo Stefanelli,Brunello Cucinelli, Burberry, Vestiaire Collective, Mulberry, Chloé, Eon, Gabriela Hearst, Gabriela Hearst e Moda Operandi. Ognuno di questi grandi brand si è impegnato a fornire dati precisi e soprattutto trasparenti sui propri prodotti, supportando anche la longevità dei pezzi prodotti e venduti con servizi di riparazione ad hoc.
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