Da oggi, 1 Novembre, va in scena a Roma al Palazzo della Civiltà la mostra “Hand in Hand” che mette in luce il miglior artigianato Made in Italy rivisitando in venti modi (e regioni) diversi l’iconica Baguette di Fendi.Un’esperienza unica e immersiva; il digitale e la fisicità dei materiali si mescolano per rendere omaggio ad una delle borse più celebri di sempre. Famosa in tutto il mondo, orgoglio Made in Italy al 100%, la Baguette di Fendi continua ad essere l’accessorio più ambito da tutte le fashion victim. Un accessorio che ancora sa come farci sognare, eccellenza dell’artigianalità italiana realizzata dalle sapienti mani di maestri d’arte scelti dalla maison stessa per dar vita ad una vero e proprio oggetto prezioso da custodire nel tempo.
La mostra “Hand in Hand” celebra le mille fonti artistiche che la nostra nazione offre e trasforma la Baguette.
Lo scorso anno Fendi svela un progetto nel quale ogni regione italiana avrebbe partecipato per reinterpretare l’iconica borsa, secondo le proprie tradizioni locali; 20 modi di valorizzare un pezzo di storia della moda italiana, 20 atelier diversi tra loro con una storia da raccontare. Dopo una lunga attesa, oggi è stata finalmente inaugurata la mostra Hand in Hand, tra le più innovative degli ultimi anni, della quale sarà possibile goderne fino al 28 di questo mese. La filigrana ligure, il corallo siciliano, il traforo lucano, i pizzi pugliesi, gli arazzi sardi, il broccato veneziano, i tessuti umbri, il merletto molisano, le piume di pavone trentine, i tessuti jacquard friulani, il tombolo aquilano, il mosaico emiliano, la canapa valdostana, l’arte orafa della capitale, sono alcune delle tecniche da citare che sono state utilizzate per la realizzazione delle inedite Baguette in Limited Edition.
Il savoir faire italiano diventa protagonista di un evento ammirato in tutto il mondo
Un vero e proprio tour sensoriale che porta alla scoperta delle ricchezze dell’artigianato italiano; omaggio ad un settore che tende sempre più a scomparire e ad essere sottovalutato. La Baguette di Fendi in questa occasione si moltiplica in ben 20 borse tutte diverse e uniche tra loro.
La mostra a Roma, nel Palazzo della Civiltà Italiana: la prima tappa di un progetto che ambisce ad estendersi in tutto il mondo.
«Ogni borsa è speciale perché sono proprio le imperfezioni tipiche dell’artigianato che ne plasmano la bellezza intrinseca»
queste le parole con cui Silvia Venturini Fendi, designer della linea maschile e degli accessori dell’omonima azienda romana, presenta l’evento. Uno spazio in cui le antiche tecniche manifatturiere sono raccontate attraverso delle speciali installazioni digitali che simulano l’atmosfera tipica di un atelier di artigianato e i vari processi di lavorazione. Il Made in Italy narrato tramite la proiezione di immagini e video guidano il visitatore alla scoperta delle botteghe artigianali più belle e dal sapore antico.
«La moda spesso si concentra sullo stilista. Io penso che sia giunto il momento di omaggiare tutta la comunità di artigiani che si cela dietro a queste creazioni straordinarie»
questo il punto di partenza che ha spinto Silvia Venturini Fendi alla realizzazione di questa magnifica idea.
Tra tutte le tecniche citate per la personalizzazione della Baguette, quella della filigrana sembra accumunare un pò tutte le regioni, che ne fanno un uso sapiente e raffinato.
Un’arte antica che risale alla civiltà Medio Orientale e che, con le prime colonie greche approda anche in Occidente. Il suo utilizzo si manifesta tra il 1700 e il 1900, un metodo adoperato per impreziosire arredi e costumi tipici dell’epoca; Genova, Torino, Vercelli, Cortina d’Ampezzo, Scanno, Pesco Costanzo, Agrigento e Sardegna diventano i centri di produzione più grossi. In cosa consiste questa particolare lavorazione? Il filigranista utilizza pinze di varie misure insieme ad un cannello per scaldare i fili d’argento che applicherà come dei ricchi ricami sulla superficie da ornare secondo il suo buon gusto.
Creazioni uniche diventano patrimonio artistico della nostra nazione, ogni borsa è speciale e diversa dall’altra. Come in un qualunque altro museo, la mostra “Hand in Hand” lascia il suo pubblico senza parole; il visitatore passeggia tra queste piccole opere d’arte dal valore inestimabile, felice nel godere di tanta bellezza ed eccezionalità artigianale, cosciente delle ricchezze che un paese come il nostro è capace di donare al mondo.
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