Da quando lo smartphone è entrato a far parte della nostra quotidianità non possiamo fare a meno di notare il cambiamento verso nuovi stili di vita sempre più digitali e interattivi. Il modo di approcciarsi a questo “telefono intelligente” varia di generazione in generazione; la popolazione più giovane è più propensa ad un uso consapevole e mirato dello smartphone, mentre chi non viene catalogato tra i cosiddetti “nativi digitali” sfrutta questo mezzo superficialmente, legge fake news e inciampa spesso in virus, per questa incapacità, nella maggior parte dei casi, di non saper distinguere cosa è reale e cosa non lo è in un mondo virtuale come quello di internet.
Si sviluppano nuovi ruoli e opportunità nella società legati al mondo del web
Possedere uno smartphone fa sentire potenti e connessi h24: stringiamo nelle nostre mani un dispositivo che ci offre tutto lo scibile umano a portata di click. Ci affidiamo a Google in ogni momento della giornata; per le informazioni mattutine, per cercare ricette, per guardare film e, addirittura, per cercare metodi e soluzioni veloci per migliorare la qualità del nostro sonno. Uno strumento capace di racchiudere diverse discipline del sapere e che spesso influisce sul nostro benessere sociale e cognitivo.
Con internet, reale e irreale si fondono in una vita sempre connessa
Internet accorcia le distanze e favorisce la comunicazione anche tra più persone che non si sono mai viste; grazie al web si possono condividere passioni e creare un rapporto virtuale da non sminuire ma da analizzare e valutare bene nel dettaglio, con i pro e i contro. Viviamo in un’epoca storica in cui non esistono barriere e limiti, le opportunità che lo smartphone offre ci permettono di coltivare relazioni anche a distanza, tramite videochiamate, messaggi e chiamate vocali. Condividere informazioni non è stato mai così semplice; un vantaggio che molte aziende sfruttano a loro favore per pubblicizzare prodotti, eventi, intrattenere rapporti lavorativi e diffondere informazioni ad un costo pari a zero a una velocità impressionante.
Pioniere della rivoluzione digitale è Steve Jobs; fondatore di Apple, il primo che ha davvero compreso il potenziale di internet.
La prima vera rivoluzione digitale inizia con l’avvento dei mezzi di comunicazione che andassero oltre le possibilità fisiche; tra questi la creazione della macchina da scrivere, grazie alla quale i tempi di scrittura si accorciano e la produzione di massa comincia ad evolversi; questo ha portato all’aumento delle entrate economiche in un settore come quello della bibliografia e il suo conseguente risparmio sulla mano d’opera. Superata la fase della cartastraccia, arrivano i telefoni, la radio, la televisione, strumenti quasi futuristici per chi ha potuto assistere a questo straordinario passaggio.
Lo smartphone non è altro che la sintesi di tutte le rivoluzioni che l’uomo ha vissuto.
Uno strumento tecnologico più piccolo e pratico, sempre con noi, in ogni momento della giornata, che ci da la possibilità di comunicare tramite chiamate e messaggi, di informarci, di rilassarci guardando le nostre trasmissioni preferite, nella maniera più semplice e veloce possibile. Un fenomeno che porta con se sicuramente anche i suoi lati negativi; recenti studi hanno infatti dimostrato come il tempo passato in internet stia superando quello che realmente viviamo offline. Avere un constante accesso alla vita online ci sta portano a trascurare gli aspetti più semplici della quotidianità, con una conseguente difficoltà nella gestione degli aspetti più semplici della giornata e nella mancanza di autocontrollo. Nasce una nuova forma di dipendenza legata al mondo di internet; necessitano quindi delle campagne di sensibilizzazione che formino il singolo individuo verso un uso più equilibrato e consapevole.
Lo smartphone diventa la prima fonte di intrattenimento; l’unico strumento che sembra offrirci tutto ciò di cui abbiamo bisogno nel momento esatto in cui lo desideriamo.
Costantemente distratti dalla luce ammaliante di questo piccolo aggeggio, tendiamo spesso a dimenticare il mondo che ci circonda. Capita anche nei rapporti umani, sempre più deboli ed effimeri; si chiama phubbing l’atto di trascurare i propri interlocutori al minimo stimolo trasmesso dal nostro telefono, come notifiche, chiamate e messaggi. Le conversazioni perdono di qualità e spesso le tematiche sono incentrare su un argomento letto in internet, un post di Instagram sulle quali pensiamo di avere diritto di parola solo perchè mostrano la loro vita sul web. Lavoro, rapporti umani, svago, tutto è concentrato dentro lo schermo di questo dispositivo; si comunica tramite email, si fanno nuove conoscenze su app d’incontri e si passa il tempo libero alla ricerca di un bel film o scrollando le pagine dei nostri profili social.
Location inconsueta per l’utilizzo dello smartphone è il bagno,
sempre più persone sfruttano momenti vuoti come questo per ottimizzare i tempi, rispondendo ad email e organizzando la propria agenda; anche l’intimità di un luogo casalingo come questo sembra essere violata dalla presenza turbolenta del telefonino che sostituisce vecchi passatempi come riviste di gossip e l’etichette dei flaconi degli shampoo. Nonostante questa dipendenza, la maggior parte della popolazione, afferma che potrebbe fare tranquillamente a meno di internet e di disconnettersi totalmente dal mondo virtuale. Un cambio di rotta che sembra quasi impossibile considerando il fatto che l’80% delle nostre vite ruota attorno al web. Siamo davvero pronti ad un mondo senza internet?
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