Si chiama b**p Art la mostra d’arte collettiva più grande di sempre. Ad organizzarla è Atelier Montez, che con questo ambizioso progetto punta a creare qualcosa di unico nel panorama artistico internazionale.
Atelier Montez è una factory di arte contemporanea nata nel 2012
dalla rigenerazione di un relitto urbano nella periferia storica di Roma, Pietralata e realizzata su progetto dell’artista Gio Montez, Giacomo Capogrossi e dell’architetto Francesco Perri. Sul suo sito ufficiale, Atelier Montez si definisce come una best practice che rivoluziona i processi di fruizione dell’arte contemporanea per generare maggiore inclusione sociale, implementando tecnologie di ultima generazione.
L’inclusione è al centro di b**p Art di Atelier Montez.
Questa importante iniziativa coinvolge trans-nazionalmente tutti gli artisti che stanno affrontando l’emergenza di una forte emarginazione sociale e di una dura crisi economica causate dalla pandemia Covid-19. L’approccio è molto importante: con essa infatti cultura e arte diventano il nostro stesso stile di vita, e quindi non semplici beni di consumo. Chi punta a diventare un produttore indipendente be**pART sceglie di accettare una missione precisa. Insieme tutti cercano di dimostrare al mondo che l’arte e la cultura non si possono fermare mai. Questo è il motivo per cui è stata organizzata una mostra in un periodo in cui le mostre erano interdette.
L’obiettivo, di certo sfidante, alla fine è stato raggiunto. Dopo mesi decisamente molto difficili per tutto il mondo artistico (e non solo) ha dunque aperto la più grande mostra di arte collettiva presso l’Atelier Montez di Via Pietralata di Roma. L’esposizione mette a nostra disposizione ben 30 mila opere uscite dal genio creativo di 1000 artisti. Ognuno di loro ha lavorato “in smartworking”, costretto a rimanere a casa a causa della pandemia.
Ma le sorprese non finiscono certo qui.
La mostra di Atelier Montez continuerà ad ingrandirsi con nuovi spunti e opere, almeno finché non sarà decretata ufficialmente la fine della situazione di emergenza sanitaria. Una sfida incredibile, che utilizza il mezzo artistico anche e soprattutto come strumento di speranza. Quanto detto fin’ora con una visione al futuro il più positiva possibile. Con questo approccio così innovativo e rivoluzionario, dunque, l’Atelier Montez si trasformerà in un vero e proprio polo internazionale di arte contemporanea. Chiunque vorrà visitare la mostra lo potrà fare per tutto il 2022 dal lunedì al venerdì, fra le ore 15:00 e le ore 20:00.
Parliamo ora dei numerosissimi artisti coinvolti nel progetto.
Ad avere dato il loro prezioso contributo al progetto troviamo fra gli altri ichele Cossyro, Franco Losvizzero, Hermann Nitsch, Isaac Aden, Römer&Römer, Lamberto Correggiari, Dmitry Teselkin. Moltissimi i paesi di provenienza dalle opere, prodotte letteralmente nei quattro angoli del pianeta. Dagli Emirati Arabi all’Argentina all’Egitto passando per gli USA, le culture che si sono mescolate in un progetto simile sono numerosissime.
Riguardo alla mostra, il suo curatore, Gio’ Montez, ha commentato:
“La testimonianza della mostra racconta questo difficile periodo storico come un momento costruttivo, in cui immaginazione e creatività mettono in luce gli aspetti positivi della solidarietà e della coesione sociale, trasformando le esigenze di adesso in una virtù e in un esempio da ricordare anche per le generazioni future”.
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