Tema portante di questa edizione 2021 del Festival Hyères è la sostenibilità. La 36° edizione che si è svolta dal 14 al 17 Ottobre presso Villa Noailles, nell’incantevole scenario della Costa Azzurra; è un omaggio alla moda sostenibile e alla ricerca di una nuova estetica nel rispetto dell’ecosistema.
Giovani talenti premiati nel settore moda, fotografia e accessori.
Un evento cui è stato possibile assistere sia in presenza che in diretta live streaming. Organizzato per la prima volta nel 1986 da Jean-Pierre Blanc, all’età di soli 21 anni. Età in cui è ancora troppo giovane per comprendere l’importanza del suo ruolo nel mondo della moda: destinato a lasciare il segno nella storia, promuove un nuovo concetto di inclusività e di democratizzazione del settore. Il fondatore del Festival afferma:
“per avere successo in questo settore dovrebbe essere necessario mostrare con determinazione le proprie qualità e sfruttarle al meglio a proprio vantaggio”.
Un vero e proprio rivoluzionario e precursore che ha stravolto l’approccio della moda nei confronti dei giovani emergenti del settore.
I nuovi talenti vengono premiati con la partecipazione e il sostegno di alcuni partner fidati pronti ad omaggiarli: Chanel, Première Vision, Chloé, Hermès, Mercedes-Benz, a Fédération de la Haute Couture et de la Mode, il gruppo LVMH, le Défi e American Vintage, alcuni di loro. Un premio unico nel suo genere che riconosce l’importanza di una nuova moda, etica e sostenibile.
La ricerca di una moda circolare, più inclusiva, che riduca al minimo lo spreco di tessuti e materiali l’obiettivo di Orsola de Castro.
Direttrice creativa dell’evento e co-fondatrice di Fashion Revolution, Orsola de Castro promuove l’idea di creare un vestito riproposto in svariate forme tramite un sistema modulare che minimizzi l’impatto negativo sull’ambiente; una soluzione originale ma soprattuto, ad oggi, realizzabile. Tutto quello che viene utilizzato per la realizzazione di questi abiti è interamente sostenibile, dai fili alle tinture completamente naturali. Sono capi one size, multifunzionali e trasformabili; questo il principio base della moda circolare, la possibilità di reinventarsi e trovare soluzioni sempre nuove e incredibili. Una veste che muta con il tempo a seconda delle diverse esigenze di chi lo indossa.
Il Festival Hyères si sviluppa come una sfilata collettiva in cui tutti i partecipanti hanno l’opportunità di mostrare le proprie linee.
Mercedes-Benz, partner ufficiale, presenta lo showroom The Shortlisted realizzato dal design francese Superpoly, una scenografia realizzata con elementi di riciclo provenienti dalle edizioni passate e con l’utilizzo di fiori di coltivatori locali. Uno scenario che mette in risalto alla perfezione tutte le collezioni in gara che la giuria, quest’anno, ha voluto premiare per lo spiccato senso innovativo nell’affrontare la tematica della sostenibilità nel settore moda, attraverso delle creazioni totalmente responsabili, dalla produzione alla commercializzazione.
La vincitrice dell’evento è Sofia Ilmonen.
Classe 1988, la giovane stilista finlandese rispecchia alla perfezione tutti gli ideali del Festival e i principi che il settore del fashion dovrebbe rispettare: si aggiudica il premio di 20mila euro come riconoscimento del suo impegno per la sua collezione iper femminile e totalmente sostenibile. Tutti i finalisti hanno dimostrato grande estro artistico e capacità nell’utilizzo delle innovazioni tecnologiche, al secondo posto troviamo la collezione Take the toys from the boys, il menswear di Okwadi.
Sono state 250 le candidature al Festival di Hyères 2021, giudicate da una giuria d’eccezione.
Rispetto agli accessori, risalta il nome di Christian Louboutin, presidente di giuria, affiancato, poi, da figure del calibro di Paula Amorim, fondatrice e presidente di Amorim Luxury Group, Marco Antonio Brandolini d’Adda, il designer di gioielli Zuleika Penniman e numerosi altri celebri nomi. Nella giuria moda, invece, troviamo come presidente la direttrice artistica di Lacoste Paris Louise Trotter, l’artista William Far, il direttore artistico Tiffany & Co Ruba Abu-Nimah; la sezione fotografia è stata guidata dal presidente di giuria Dominique Issermann, accompagnata da altri fotografi di successo come Guanyu Xu e Ollivier Hersart.
Una nuova visione della moda sostenibile, mai noiosa o ripetitiva.
I protagonisti del settore vogliono proporre modi sempre diversi nel fare moda; una moda componibile in cui, orli, colletti e rouches possono essere riutilizzati pur mantenendo un aspetto sempre nuovo e innovativo. La mostra, aperta al pubblico fino alla fine di Gennaio 2022 è un continuo dialogo con il pubblico e un costante scambio di opinioni e stimoli, che vuole guidare le generazioni future verso una nuova visione e un nuovo approccio al sostenibile. I giovani di oggi sembrano essere predisposti al cambiamento e più consapevoli dei rischi e dei danni che l’uomo causa quotidianamente al pianeta.
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