Continuano i festeggiamenti in casa Gucci: per celebrare i 100 anni della maison il direttore creativo ha presentato un’altra collezione #Gucci100 legata alla musica. Una collezione che segue la sfilata-evento Gucci Aria, presentata lo scorso aprile, in collaborazione con Balenciaga e che segue un filo conduttore strettamente legato alla maison: la musica.

gucci 100 collezione musica Life&People Magazine LifeandPeople.it

«L’anniversario per il centesimo compleanno rappresenta per me un’occasione per testimoniare l’eterna vitalità di Gucci che anno dopo anno rinasce, si rinnova, ristabilisce un inconsueto rapporto con la contemporaneità. Come un fanciullo perenne che guarda al mondo con sguardo potente. Ho riconosciuto il dato della sua giovinezza nell’aver intercettato e attraversato, da un secolo a questa parte, la cultura popolare in ogni sua forma. Prima fra tutte, la musica: l’unica espressione, oltre alla moda, più reattiva ai tempi che mutano e segnano il nuovo, l’oggi, l’adesso»,

spiega così il direttore creativo Alessandro Michele, Gucci 100 ne è la prova.

Attraverso questa collezione, la maison vuole manifestare la profonda connessione tra il vestire, in quanto dichiarazione di identità, e la musica, come elemento appartenente alla memoria collettiva.

Basti pensare a quante volte la parola “Gucci” viene nominata all’interno del testo di note canzoni: in cento anni il numero esatto è 22.705. Altrettanti sono i brani che compongono la library musicale a cui i curatori del brand attingeranno per la creazione delle playlist esclusive su Apple Music. La prima di queste playlist è stata curata da Steve Mackey, produttore, direttore musicale e bassista del gruppo dei Pulp.

«Non è un tentativo revisionista di rovistare nel passato, casomai il mio è un revisionismo “al contrario”, dove a ricucire la storia della maison c’è un acuto, una melodia, un refrain. Anche perché, se dovessi raffigurarlo, Gucci per me sarebbe un eterno teenager che frequenta i luoghi dove ascoltare e fare musica»

rimarca lo stilista.

La collezione celebrativa presenta capi e accessori che riportano il logo Gucci 100 decorato con i versi di tre canzoni, scelte dallo stesso Alessandro Michele.

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Testi come “Music is mine Gucci seats reclined”, verso della canzone The R cantata da Eric B. & Rakim nel 1988.

“This one’s dedicated to all you Gucci bag carriers out there it’s called you got good taste” dal brano You Got Good Taste del gruppo degli anni ’80 The Cramps; e “And the men notice you with your Gucci bag crew” tratta da Fuck Me Pumps del 2003 di Amy Winehouse. Chi segue il brand sa che non sono solo le collezioni innovative e stravaganti a renderlo famoso, ma anche la sua cerchia di testimonial. Testimonial come Harry Styles, Florence Welch, Billie Eilish, Jared Leto e Lana Del Rey; testimonial che fanno parte del settore musicale internazionale, con milioni di seguaci e caratteristiche uniche. Non a caso gli ultimi testimonial della campagna Gucci Aria del brand fiorentino sono i Maneskin, band italiana che ha vinto l’Eurovision 2021.

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E se per Gucci Aria il brand sceglie una band, per la campagna pubblicitaria Gucci 100 opta come tema per un viaggio temporale lungo cento anni. Qui i protagonisti sono accompagnati da un sottofondo sonoro eterogeneo, comprendente Jazz, suoni psichedelici, punk giapponese e, infine, suoni disco, Hip Hop e Afrobeat. Vibrazioni sonore che mostrano i cambiamenti di sound, di armonie, di stili e di movimenti che caratterizzano il secolo.

Realizzata da Joshua Woods, sotto la direzione di Alessandro Michele,

la campagna pubblicitaria trasmette il piacere della convivialità, la bellezza del ballo e l’energia che solo la musica sa trasmettere. Emana, soprattutto, la gioia e il divertimento che un vestito dona a chi vuole essere semplicemente se stesso. Alessandro Michele, infine, riporta a galla un ricordo della maison: la Cadillac “Seville by Gucci”. Si tratta del modello con cui Gucci, alla fine degli anni Settanta, esprime il suo pensiero in chiave moderna e, oggi, per la felicità dei collezionisti, il modellino in scala 1:64 viene messo in commercio, grazie alla collaborazione instaurata tra Gucci e Mattel Creations.

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