Balmain celebra dieci anni di direzione creativa di Olivier Rousteing, lo fa con una sfilata evento che presenta la collezione Primavera Estate 2022 durante la Paris Fashion Week: tra musica e alta moda  la passerella si illumina di una luce intensa e le stelle più splendenti sono due care amicizie del brand di lusso, la venere nera Naomi Campbell e Carla Bruni. 

Un mondo dorato che accoglie la Primavera/Estate 2022 di Balmain

Uno spettacolo multiforme fatto di luci e ombre, dall’atmosfera futuristica e dinamica, un festival musicale durato un giorno intero, in cui viene presentata la collezione; una festa che il direttore creativo ha voluto dividere in due momenti, nel primo vediamo sfilare le modelle più richieste del momento, nel secondo, invece, ammiriamo l’esercito di top model, iconiche e da sempre affezionate al brand, come  Naomi Campbell, Carla Bruni, Karen Elson, Mariacarla Boscono, Natasha Poly, Natalia Vodianova, Lara Stone , Edie Campbell, tra le altre.

Balmain Primavera Estate 2022 pfw Carla Bruni Life&People Magazine

Olivier Rousteing si conferma una certezza e colonna portante per il brand.

Non fu uno dei candidati più acclamati per ricoprire il ruolo di direttore creativo, per questo motivo, fin da subito, mostrò le sue doti artistiche e creative cambiando immediatamente l’opinione pubblica nei suoi riguardi. Classe 1985, lo stilista francese aveva solo 25 anni quando nel 2011 entrò a far parte della maison Balmain. Cresce a Bordeaux dove fu adottato all’età di un anno; dopo il liceo e i primi tentativi di studio in giurisprudenza, si trasferì a Parigi per studiare all’ESMOD, Ecole Supérieure des Arts et Techniques de la Mode. 

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La sala concerti La Seine Musicale alla periferia di Parigi è la sede in cui Rousteing mette in scena il suo show per questa PFW.

6000 invitati hanno assistito alle performances musicali e alla sfilata finale. Attimi significativi durante i quali lo stilista ha voluto sottolineare la bellezza diversificata del mondo manifestata in tutte le sue forme, scelta inclusiva che compie sia sugli abiti sia sulla scelta delle modelle. Avvalora il suo concetto di moda intesa non tanto come un mezzo di rivoluzione ma, più corretto, di evoluzione. 

Il clou dell’evento Balmain è stata proprio la sfilata che ha riunito le modelle più influenti del settore, tutte su un unico palcoscenico.

Il défilé si apre sulle note di “Jagna”, singolo della modella e cantante britannica Alewya Demmisse e si conclude con un messaggio vocale registrato dalla divina Beyoncé, da sempre fan sia del brand sia del giovane designer:

“Hai aperto a una nuova mentalità il mondo della moda, aiutandola a riflettere la vera bellezza, la bellezza che tu e il tuo team vedete ogni giorno per le strade, per i viali della vostra amata Parigi. Per dieci anni sei stato determinato e hai continuato a spingere quella porta, tenendola spalancata. Nessuno ti ha persuaso a farlo, tu sapevi dal primo giorno che questo era il tuo compito, che l’azione vale più di mille parole”

Con queste parole d’affetto Queen Bey ricorda il primo incontro avvenuto a Parigi con Rousteing all’età di soli 25 anni. Le top model chiamate sul palco per l’evento sfilano sulla voce della cantante, emozionando il pubblico e omaggiando Olivier che da dieci anni rappresenta la colonna portante del brand. 

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Nuovi codici estetici quelli proposti per la Primavera/Estate di Balmain, tra pezzi d’autore aggiornati e luccichii di oro prezioso.

Non mancano bottoni, medaglioni e catene d’oro dai volumi maxi, che in quest’occasione diventano dei top vedo non vedo dall’effetto wow; pezzi vagamente bondage e altri dettagli essenziali decorati da pietre e cristalli dai toni dell’oro e del bronzo. I capi in passerella sono delle riedizioni celebrative volutamente proposte dallo stilista, per rendere omaggio al padre della Maison Pierre Balmain e ai valori del brand, da sempre rispettati e adattati alle esigenze della nuova società, ben diversa dal lontano 1945, anno della sua fondazione. 

L’esercito Balmain si colora di un bianco puro, adatto allo sfondo luminoso e celestiale.

Una sfilata che celebra la comunione tra uomo e donna senza distinzione di genere: ragazzi e ragazze  si mischiano tra loro, belli e vigorosi alla ricerca di una vita piena e libera da regole preimpostate. Le catene qui non legano e non limitano, vengono piuttosto indossate come ornamento per orli e accessori; evidente l’influenza della tendenza cut out che Olivier Rousteing propone in una versione ipersensuale. Anche qui la moda anni 2000 si palesa, così come nelle collezioni di altri brand, vita bassa e fit oversize ripercorrono con costanza l’intera collezione. Le linee, invece, si irrigidiscono e si fanno austere per vestire le paladine iconiche di Balmain, le modelle sopracitate, diventano delle moderne amazzoni pronte per calcare la scena con fare deciso e ammaliante. 

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Un compleanno speciale, dieci anni vissuti con determinazione e voglia di evadere dagli schemi, obiettivi che Olivier ha raggiunto con grandissimo successo. Una storia di gratitudine quella di questo giovane designer che ha trovato nella moda il suo posto nel mondo, che ha fatto del brand la sua casa, rispettoso e nuovo portavoce dell’estetica di Pierre Balmain. 

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