“Reinventing the Universe” è il titolo della nuova collezione SS 2022 di Laura Biagiotti, presentata in chiusura della Milano Fashion Week, una sfilata che esprime un concetto di moda rivolto al futuro.
È il museo MAXXI di Roma la location che accoglie i coloratissimi look della stilista italiana.
Una trilogia quella immaginata da Lavinia Biagiotti, alla guida dell’azienda dopo la morte della madre Laura, fondatrice del brand. Un viaggio tra le mura della città eterna che ha inizio proprio nella rinascimentale Piazza del Campidoglio, in cui sfila nel Settembre del 2020; segue la magnifica Ara Pacis, scelta per il defilé di febbraio, che celebra la Roma augustea e l’avvento di una nuova età dell’oro. Un percorso temporale che termina con il MAXXI di Roma, Museo nazionale delle arti del XXI Secolo, che rappresenta il futuro e il mutamento.
Una nuova connessione tra la donna moderna e il nuovo tempo.
Il museo MAXXI di Roma sembra essere proprio la location perfetta per esprimere al meglio questo concetto innovativo di stile. Un connubio tra moda, arte, danza, musica e architettura rappresenta la nuova frontiera del fashion e i suoi diversi modi di raccontarsi attraverso le svariate arti figurative. Lo spazio architettonico, realizzato da Zaha Hadid, favorisce questo flusso creativo che trasforma l’atto del vestirsi da semplice consuetudine quotidiana a mezzo d’espressione dal forte impatto comunicativo, un gesto creativo in divenire verso il raggiungimento del linguaggio più idoneo nell’espressione della nostra personale bellezza.
È proprio il futuro il tema centrale di “Reinventing the Universe”, un progetto da coltivare nel tempo.
Nella sua collezione Primavera/Estate 2022, Lavinia decide di rinnovare un capo molto caro alla madre Laura, l’abito formale che la stilista modernizza attraverso un’esplosione di colore e una nuova estetica. Se per alcuni i colori vivaci e le stampe floreali possono sembrare banali, in quest’occasione diventano assoluti protagonisti. I pattern scelti riprendono le creazioni di Giacomo Balla, prediletta quella di “Bozzetto per sciarpa di linee andamentali” del 1930, parte della collezione Biagiotti-Cigna, che esalta perfettamente l’energetica aurea di ogni donna.
La collezione si sviluppa tra l’iconico bianco della maison e i colori brillanti della nuova estetica Biagiotti.
Capo focale di tutta la linea è la giacca, reinventata e alleggerita in nuove silhouette e tessuti avvolgenti, come il cashmere e la seta, per un look che va oltre le mode e le tendenze passeggere. Uno stile timeless ma non antiquato, complici anche la scelta di tagli asimmetrici e i dettagli in rilievo di intrecci e nodi, sia nei maxi pull sia nella maglieria.
Un’esplosione di gioia e voglia di rinascita,
il fashion esprime il bisogno di evasione da una realtà difficile e cupa come quella che abbiamo appena vissuto. Colori vibranti come il giallo, il viola, il fucsia, l’arancione e il blu, colori che attraggono verso se vibrazioni positive come quelle che la stilista vuole trasmettere: cromie e motivi floreali ci proiettano in una realtà onirica di bellezza e creatività.
I motivi floreali diventano elementi grafici e geometrici, un progetto futuristico che però non dimentica i codici stilistici e l’heritage della maison.
Blazer, spolverini, pantaloni sartoriali e abiti formali si riempiono di petali colorati, sdoganando la concezione che formale è sinonimo di noioso e convenzionale, proponendo, piuttosto, un concetto di moda che coniuga l’arte e l’artigianato sartoriale con l’innovazione. Non può mancare il “bianco Biagiotti” firma distintiva del brand, che dona luce anche durante le giornate più grigie. Il blazer bianco è il capo imperdibile di stagione, avvolgente e confortevole. La silhouette è valorizzata dalla presenza di leggere trasparenze e scolli profondi sulla schiena, sensuale ma mai volgare.
Lavinia racconta come per lei il futuro sia un giardino da coltivare, una strada che ognuno di noi disegna, un’opportunità da cogliere. La moda può aiutarci in questo nostro percorso per la sua capacità di imporsi nel tempo e adattarsi ai cambiamenti. L’abito veste i nostri stati d’animo e diventa specchio o scudo delle nostre emozioni. Una vera e propria vocazione quella della stilista, dedizione tramandata dalla madre che omaggia sempre nelle sue creazioni.
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