Buon compleanno Karl Lagerfeld. Utilizziamo il presente, invece di parlarne al passato, perché lo stilista scomparso due anni fa non morirà mai. La sua eredità rimarrà intatta per sempre, come succede ai grandi quando ci abbandonano dopo una vita costellata di successi.
Vogliamo ricordare la memoria di un artista vero, per molti versi rivoluzionario.
Un’icona, ancor prima che uno stilista… Ha scritto pagine fondamentali della storia della moda mondiale. Nato il 10 settembre 1933 in una famiglia decisamente benestante, lo stilista ha voluto in realtà per anni nascondere la sua vera data di nascita. Una scelta precisa, forse perché sul suo personaggio pretendeva aleggiasse un alone di mistero; o forse semplicemente perché era spaventato dall’inesorabile scorrere del tempo e non voleva rivelare la sua vera età.
Emigrato a Parigi con la madre nel 1953 fu qui che iniziò a muovere i primi passi nello scintillante mondo della moda.
Dopo aver vinto un concorso per un cappotto sponsorizzato dal Segretariato Internazionale della Lana ricevette un’importante proposta di lavoro da Pierre Balmain. E da questo momento in poi fu per lui una strada in discesa (o in salita, a seconda dei punti di vista, verso il firmamento delle star più luminose del fashion).
La consacrazione a livello internazionale per Karl Lagerfeld arriva nei primi anni ’80.
Nel 1980 il fashion designer fondò l’etichetta Lagerfeld, che oltre al lancio di vestiti si occupava anche di profumi. Nel corso degli anni per la sua linea di abbigliamento, chiamata in un primo momento Lagerfeld Gallery, ha sfilato la crème de la crème: top models di livello internazionale. Un nome in particolare vale la pena di ricordare: stiamo parlando di Claudia Schiffer, una delle più grandi supermodelle di tutti i tempi, nonché sua prediletta.
A Lagerfeld è stato riconosciuto il grande uso del logo “CC” Chanel negli anni ’80:
lo stilista è stato d’altra parte per diverso tempo il direttore della Maison Chanel. Con essa in occasione della collezione primavera-estate 2021 Lagerfeld ha scelto un gioiello di Suzanne Belperron in calcedonio. In veste di direttore creativo, inoltre, ha collaborato a lungo anche per la maison Fendi. Una carriera spalmata su quattro decenni che l’hanno visto sempre al centro dei riflettori e dei gossip, anche e soprattutto per la sua immagine impossibile da non riconoscere al primo sguardo. Lo stilista aveva l’aria imperscrutabile di chi non vuole farsi guardare mai negli occhi, nascosti dietro i suoi occhiali da sole. Immancabili anche il completo in giacca e pantaloni neri, il colletto inamidato, i guanti a coprire le mani e l’acconciatura perfetta di un personaggio che aveva fatto della sua stessa immagine un brand.
Era uno di quei classici personaggi che o lo ami o lo odi.
Non c’erano mezze misure da questo punto di vista. E nonostante il suo fare apparentemente gelido, erano in molti nel mondo della moda e soprattutto dello spettacolo ad amarlo alla follia. Ricordiamo per esempio le sue muse: da Inès de la Fressange, Anna Piaggi e Amanda Harlech passando a Rihanna, Kristen Stewart e Lily-Rose Depp.
E poteva una regina come Madonna non avere preso lo stilista come punto di riferimento?
La queen of pop fu scelta da Karl Lagerfeld for Chanel come firma dei costumi per il suo Reinvention Tour nel 2014, insieme a brand come Christian LaCroix e Jean-Paul Gaultier. Buon compleanno dunque ad un idolo per generazioni di aspiranti stilisti a venire. Karl Lagerfeld, in ogni caso, resterà per sempre inarrivabile forse è il caso che le nuove leve se ne rendano conto.
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