” La vita delle persone è piena di storie che varrebbe la pena raccontare”: Regina Schrecker è la stilista che oggi vogliamo omaggiare, perché in modi sempre diversi, ha contribuito e contribuisce a creare un mondo migliore. La sua storia è un esempio di “Donna” creativa, imprenditrice di talento che coltivando le sue passioni, ha raggiunto traguardi importanti, per se stessa ma anche per gli altri.

Regina Schrecker stilista Life&People Magazine LifeandPeople.it

La “Regina della moda”, così è nominata da tanti,

ha saputo andare ben oltre il suo ruolo di modella prima e stilista poi, cavalcando con successo ambiti imprenditoriali, artistici e anche visionari. Consapevole del proprio valore ha scelto di misurarsi con l’arte, lo spettacolo e la moda, senza mai dimenticare di dedicare parte delle sue energie e della sua notorietà a scopi sociali. Splendida, italo-tedesca ma fiorentina di adozione; emblema dell’affermazione e della vitalità femminile, Regina Schrecker inizia la sua carriera come top model a Roma, Parigi, Firenze; lavora in RAI in parecchi caroselli; diventa Miss Universo e decide di passare da oggetto a soggetto, dedicandosi alla moda lanciando la griffe che prende il suo nome.

Fa dell’eleganza la sua musa ispiratrice, mentre lei diventa musa ispiratrice del grande artista pop Andy Warhol che nel 1984 le dedica ben due ritratti, diventati logos della sua griffe. Nel 1986 crea il suo primo profumo, facendo realizzare la bottiglia dall’artista e scultore Arnaldo Pomodoro.

Non conosce limiti creativi;

ricerca e tradizione segnano le sue collezioni, mescolando e fondendo il tutto con uno stile lussuoso e funzionale. Creativa e imprenditrice cosmopolita è la prima a portare il Made in Italy in paesi come l’Argentina, il Giappone, la Russia, l’Ucraina, la Cina e persino a Ulan Bator, remota capitale della Mongolia.

La sua prestigiosa carriera è costellata da numerosi premi e da variegati progetti che toccano vari aspetti dell’arte: a partire dalla moda fino al teatro e alla danza.

Nel 1995 riceve la Mela d’Oro della Fondazione Marisa Bellisario, premio assegnato alle donne che si distinguono per l’impulso dato all’imprenditoria italiana. Si dedica con successo ai costumi teatrali: uno dei suoi ultimi progetti ancora in atto è la creazione di tre abiti, dedicati a tre figure femminili della Divina Commedia in occasione dell’esposizione, unica personale dell’artista Corrado Veneziano.  Recentemente in prima linea alla lotta contro il Covid, si è fatta promotrice di un’iniziativa in favore degli “eroi della pandemia”; una sorta di invito all’azione di donare ma anche di ringraziare.

Regina Schrecker miss universe Life&People Magazine LifeandPeople.it

L’intervista esclusiva di Regina Schrecker a Life&People Magazine

  • Regina ci vuole raccontare di questo splendida iniziativa solidale dedicata a medici e infermieri e il significato che assume per lei l’impegno sociale?

Questa mia “avventura” è nata durante il primo lock down del 2020; ero molto preoccupata per i tanti malati, ma anche per il mondo infermieristico e per il personale ospedaliero. Quindi ho pensato a un regalo, un “dono” a loro ed è nato il “Foulard’Autore”. Uno scialle in colori delicati ma decisi come una “carezza sulla pelle”. Per chi prende uno di questi foulard, io ne regalo uno alle infermiere e ho fatto realizzare un sito web solo per la donazione. E’ stata una sfida incredibile per via delle chiusure, però ce l’ho fatta in tempo per la prima donazione allo Spallanzani di Roma. Donare è bellissimo, un’emozione incredibile: venerdì 3 luglio ho fatto l’ultima donazione, all’ASST Spedali Civili di Brescia e l’emozione era la stessa di un anno fa.

  • Un grande artista del novecento Andy Warhol seguiva la sua carriera di stilista, cosa ci racconta di quei tempi?

Erano tempi diversi: l’artista poteva emergere per la sua capacità di distinguersi, diventare un’icona per merito della sua capacità di porsi al mondo. Andy era mio amico da diversi anni, ma a differenza di oggi non ci sentivamo per mesi. Quando passavo da New York, come top model e mannequin prima e come stilista di moda poi, era come ritrovarsi dopo pochi giorni che ci eravamo lasciati: riservati ma ironici, provocanti e anche un po’ sfacciati. Io adoravo lui e il suo stile così pop, lui adorava il mio incedere sulle passerelle così personale e poi lo faceva impazzire la mia moda, ritenuta da tutti anticonformista.

  • Lei è una Donna che coltiva grandi passioni, facendo crescere grandi progetti; qual è il segreto per entrare in modo originale in questi contesti così diversi?

Passioni? Certo, loro sono il sale della vita, senza vivere le proprie passioni la vita sarebbe anonima, banale, scialba. Cerco sempre di fare solo ciò che mi può rendere indipendente e ho una grande voglia di scoprire come si fanno certe cose, come sono certi mestieri e mi ci butto! Quando ho deciso di cambiare “mestiere”, ho imparato tante cose in fabbrica e dagli artigiani: la maglieria, la tintura dei filati, ma anche la rilegatura di libri preziosi, la doratura della pelle, fare e decorare la carta. Bisogna essere curiosi e avere voglia di darsi da fare, tanto, nessuno ti aiuta senza che tu dimostri di valere!

  • Il teatro è il luogo fisico dove ama esprimere la sua visione artistica, da dove nasce questa passione?

Il Teatro è uno dei miei pallini fissi, lo adoro, sia i grandi classici; il teatro shakespeariano, il settecento, le grandi opere cantate di Puccini o Verdi. Sarà perché sono andata in college in Inghilterra dove ci portavano a vedere e vivere l’aria di William Shakespeare, nel Royal Shakespeare Theatre di Stratford-upon-Avon.

  • Possiede un’energia vulcanica e un intuito a tutto campo, progetta e promuove sempre nuove iniziative di successo, segue la regola per cui il meglio deve ancora venire?

Noi abbiamo un passato preziosissimo, la nostra storia: 700 anni fa moriva il padre della nostra lingua, Dante Alighieri (lo sto ricordando con la mostra “Le Donne di Dante”, fino al 14 luglio al Conservatorio Santa Cecilia a Roma, insieme all’esposizione pittorica ISBN di Corrado Veneziano), abbiamo il Quattrocento che introduce il Cinquecento con i suoi sfarzi, il Rinascimento, dove gli artisti erano richiesti e sopportati dai grandi mecenati europei, e potrei continuare. Noi tutti viviamo i nostri tempi e non dobbiamo né rimpiangere il passato, né aver troppa fretta di entrare nel futuro, nulla si ferma, tutto continua. Teniamoci quello che abbiamo e conosciamo, senza chiudere gli occhi davanti alla realtà.

  • C’è uno stilista in particolare che le propose di sfilare?

Ora mi fa sorridere perché questo aneddoto mi è tornato in mente poco tempo fa, me ne ero completamente dimenticata: era il marchese Emilio Pucci che mi chiese, in un bar al bancone se mi sarebbe piaciuto sfilare per lui. Ma non era il mio sogno, fare la mannequin per una Maison, avevo altri, ancora molto vaghi progetti e gli dissi di no.

Regina Schrecker mostra Corrado Veneziano Life&People Magazine LifeandPeople.it

  • E la sua passione per i costumi teatrali, l’arte?

L’Arte è nel mio DNA, la pittura, la musica, la scultura e poi mia madre che faceva il grafico. I costumi teatrali o di opera, invece, trasmettono la mia passione per la storia e spesso li propongo a modo mio, in un sapiente mix di moda e storia dell’arte, dove mescolo le varie tendenze del fashion con le silhouettes storiche.

  • Ambasciatrice Unicef molto attiva nel sociale, quali sono le iniziative di spicco supportate negli ultimi anni?

E’ dal 1984 che mi occupo di iniziative nel sociale, ho cominciato con “Una rosa per la Vita” con il prof. Umberto Veronesi; “Ospite d’Onore” con Pippo Baudo a Montecatini Terme al Teatro Verdi per l’Unicef; “Comunque Bella”, una collezione multicolor in jersey per donne diversamente abili; il calendario per l’ATT con Alessandro Benvenuti; quello a favore dei bambini-farfalla con Margarete Hack per DEBRA Onlus; la creazione di nuove divise per l’equipaggio femminile del Florence Dragon Boat (donne operate al seno); la raccolta fondi per Amatrice; la partecipazione cammeo nel film “Saranno famosi” a favore della Fondazione Tommasino Bacciotti e tante altre. Mi sembra normale donare qualcosa, fosse solo la tua attenzione, a chi ne ha bisogno!

  • Parole sagge, parole con cui vivere, può condividere la sua citazione preferita?

La vita: nulla è facile, niente è impossibile.

Leggi anche – Regina Schrecker in mostra con Corrado Veneziano

Condividi sui social