Si chiama Peccioli Working Village e sarà il nuovo paradiso per tutti quelli che vorranno dedicarsi allo smart working in una location spettacolare. Se siete alla ricerca di stimoli, di nuove idee e di uno spirito di condivisione di cui tanto abbiamo sentito la mancanza, questo potrebbe essere realmente il posto giusto.
Il Peccioli Working Village, come suggerisce il nome, si trova a Peccioli, un delizioso comune toscano in provincia di Pisa.
Un paradiso per molti, anche se non certo per tutti. Il bando per partecipare a questo interessante progetto è rivolto ad un totale di 6 professionisti e professioniste dell’ambito del turismo e dell’accoglienza. Il bando si rivolge a sei esperti/e del turismo, dell’accoglienza e della promozione del territorio. I professionisti devono aver compiuto il diciottesimo anno di età al momento dell’iscrizione, essere residenti al di fuori del territorio comunale di Peccioli, essere titolari di un passaporto/documento d’identità in corso di validità, avere una buona conoscenza della lingua inglese, scritta e parlata e comprovate competenze ed esperienze in uno dei settori indicati.
Un piccolo team locale organizzerà momenti di confronto con gli operatori del territorio, per facilitare lo scambio di competenze professionali, punti di vista, idee e suggerimenti. Dal 18 al 26 settembre 2021 Peccioli – premiato dal Touring Club Italiano con la certificazione Bandiera Arancione per la virtuosa e lungimirante gestione dell’ambiente e del territorio, la varietà dell’offerta storico-artistica e l’approccio improntato all’innovazione sociale, economica e culturale – si trasformerà in un «villaggio operoso», un luogo d’incontro per sperimentare nuove economie e una nuova relazione tra turismo e territorio.
Le tre parole chiave del progetto sono quotidianità locale, scambio di competenze e community:
vivere la quotidianità del borgo attraverso visite guidate, degustazioni e attività outdoor; aprire il dialogo con realtà diverse tra loro, entrando in contatto con competenze ed esperienze eterogenee; creare una open community in grado nel tempo di continuare il confronto tra la comunità locale e i futuri «villagers».
I requisiti per partecipare sono piuttosto stringenti.
Non tutti potranno accedere a questa opportunità così importante e prestigiosa. Sul sito della manifestazione, gli organizzatori sono stati molto chiari, in questo senso. Per poter avere l’occasione di entrare a far parte dei 6 talenti selezionati sarà innanzitutto necessario essere già professionisti del settore. Fondamentale dunque poter vantare slide competenze in almeno un settore tra marketing e comunicazione territoriale, arte e cultura, outdoor e avventura, benessere e relax, food ed enogastronomia. Un altro requisito è avere lo spirito di scoperta, ovvero la volontà e la voglia di dedicare del tempo alla scoperta del territorio. Chiaramente ai candidati è anche richiesto di avere la disponibilità al confronto e alla condivisione di competenze con gli operatori del territorio. Niente atteggiamenti egoisti o esclusivi, meglio lasciare a casa la puzza sotto al naso.
Last but not least, ed è quasi scontato dirlo, è fondamentale poter svolgere il proprio lavoro da remoto.
Vale la pena ricordare anche quali saranno i professionisti del settore che affiancheranno in questa esperienza tutti i partecipanti. Stiamo parlando fra gli altri di Isabella Andrighetti e Laura Agretti di Touring Club Italiano, Erika Magozzi di Belvedere SPA e di Jacopo Lareno Faccini e Andrea Rampini di Codici Ricerca e Intervento.
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