” Ci mancherai Raffaella Carrà. Raffaella ci ha lasciati. Una malattia ha attaccato il suo corpo. È andata in un mondo migliore, dove la sua umanità, la sua inconfondibile risata e il suo straordinario talento risplenderanno per sempre”,
con queste parole il compagno Sergio Iapino ha dato il triste annuncio alle 16.20 di oggi, lunedi 5 Luglio.
Showgirl, cantante, ballerina, attrice; conduttrice televisiva e autrice televisiva in Italia e in Spagna. Raffaella, donna brillante, colta e intelligentissima, che ha saputo imporsi ai vertici dello star system mondiale con la sua freschezza ed energia. Un nome che parla da solo, rappresenta una delle donne italiane più famose nel mondo dello spettacolo, della televisione e della musica, ma anche come doppiatrice e autrice di molti programmi di successo.
La brillante carriera di una donna poliedrica che ha sempre saputo mettersi in gioco con competenza, entusiasmo e contemporaneità.
Dagli anni Sessanta a oggi Raffaella Carrà è diventata una vera e propria icona, sempre amatissima pur rimanendo se stessa. Nel 2017 è stata madrina del WorldPride. Nel novembre del 2020, sul The Guardian, la Carrà è stata definita “icona culturale nazionale” oltre che personaggio rilevante per l’Italia nel processo di emancipazione femminile. Tutto questo in occasione dell’uscita del musical di Nacho Álvarez, “Explota Explota”, incentrato proprio sulle canzoni della Raffaella nazionale.
Negli anni è diventata una vera e propria icona gay, anche se, come ha ammesso lei stessa in più occasioni, non ne sapeva spiegare il motivo.
Ma forse noi sì, data la sua incredibile forza, la sua potenza, la sua capacità di cavalcare ogni mezzo, simbolo di ribellione, di anarchia e anche di trasgressione, fin dai suoi esordi.
Nasce a Bologna, sotto il segno dei Gemelli, il 18 giugno 1943 con il nome di Raffaella Maria Roberta Pelloni.
All’età di 8 anni si trasferisce a Roma per studiare all’Accademia Nazionale di Danza e al Centro Sperimentale di Cinematografia e dagli anni ’60 inizia un percorso incredibile, costellato di fama e professionalità. A differenza di molte attrici, Raffaella parte dal cinema prima di approdare al piccolo schermo, dove spopola come poche altre donne. Nei primi anni Sessanta infatti recita in “I Compagni e Celestina”, tentando poi in seguito la carta hollywoodiana, girando un film con Frank Sinatra, che si dice avesse perso la testa per lei.
L’esperienza però non dà i risultati sperati e torna così in Italia, debuttando nel programma “Io, Agata e tu” con Nino Taranto e Nino Ferrer, nel quale Raffaella balla per tre minuti alla sua maniera, lanciando quello stile di showgirl inconfondibile che ancora oggi la contraddistingue. Segue “Canzonissima” dove balla con l’ombelico scoperto, sfoggiato durante la sigla mentre canta “Ma che musica maestro!” e dà scandalo; la trasmissione doveva anche essere censurata.
L’anno seguente ancora a “Canzonissima” lancia il noto “Tuca Tuca”, uno degli evergreen della canzone internazionale.
I passi del suo celebre ballo sono stati copiati anche da Madonna. E’ nota con lo pseudonimo di “Raffa Nazionale”, grazie al suo show “Carràmba che sorpresa”; il programma fa registrare un record di ascolti clamoroso, che si protrarrà per quattro stagioni, nella fascia più importante del sabato sera. Grazie a questa rinnovata popolarità presenta nel 2001 la VI edizione del Festival di Sanremo e all’inizio del 2021 esce un film che omaggia la sua carriera dal titolo “Ballo, Ballo”. “A raccontare comincia tu” è l’ultimo programma condotto da Raffaella Carrà su Rai3. Due edizioni e una terza programmata ma mai realizzata e interrotta proprio per sua volontà, a causa della pandemia. Dalla censura del Tuca Tuca al brano musicale “Luca”, il primo che ha apertamente parlato di omosessualità, Raffaella Carrà, anche attraverso le sue canzoni ci ha insegnato il libero arbitrio.
Donna indipendente e dedita alla carriera ha avuto alcuni amori importanti che sono anche stati compagni di lavoro e amici per sempre.
Certamente il più celebre è il regista Gianni Boncompagni, suo compagno dal 1969 al 1980. Si è poi legata al coreografo Sergio Japino, conosciuto durante una tournée in Spagna. Si parla anche di una relazione con Little Tony per un periodo più breve e con il calciatore della Juventus Gino Stacchini, relazione durata 8 anni. Non è mai stata sposata e non ha avuto figli e si è sempre detta senza rimpianti:
“Ne ho a migliaia di figli, i 150mila fatti adottare a distanza grazie ad “Amore”, il programma che più di tutti mi è rimasto nel cuore”.
All’età di 78 anni Raffaella Carrà ci lascia silenziosamente, con la discrezione rispetto alla sua malattia, come ultimo gesto d’amore verso il suo pubblico.
Sì, ci mancherai Raffaella Carrà!
Icona fuori dal comune, dotata di energia e semplicità; un mito italiano senza tempo, con te se ne va un pezzo di televisione italiana.