Il Museo Daphné di Sanremo è co-protagonista di una mostra ricca di suggestioni; un affascinante viaggio alla riscoperta della straordinaria storia di Sanremo che da fine Ottocento diventa una delle più ambite mete turistiche europee. La mostra nasce dalla rubrica tenuta durante il lockdown sui canali social di Forte Santa Tecla, dedicata agli albori e agli sviluppi del turismo a Sanremo dalla Belle Époque alla nascita del Made in Italy; inteso come valore artigianale, del buon vivere e dello stile.
Un percorso che grazie a manifesti, immagini e documenti d’epoca,
filmati concessi dall’Istituto Luce – Cinecittà, oltre agli abiti d’epoca del Museo Daphné della moda e del profumo, testimonia la storia e la nascita della moda da riviera, ancora fonte d’ispirazione e sogno. A cura di Alberto Parodi, direttore di Forte Santa Tecla e Hilda Ricaldone, storica dell’arte, la mostra è organizzata dalla Direzione Regionale Musei Liguria e dal Comune di Sanremo e rimarrà aperta fino a fine agosto.
L’Italia culla della moda ma anche “paese del bel vivere”.
Il successo della moda italiana è frutto di una lunga storia. E’ partita dal glamour del cinema e dalla sensualità delle grandi dive americane che ne sono rimaste ammaliate. Un fascino che nel corso dei decenni si è ampliato come un’eco e che continua fino ai giorni nostri. Un meraviglioso percorso segnato da momenti topici, nel quale la presa di coscienza delle qualità e dell’identità della moda italiana si è sviluppata è consolidata. Occasioni, eventi e specialmente personalità creative e visionarie hanno creato l’input, la partenza, la scintilla del nostro successo, conquistando dive e personalità da tutto il mondo.
A partire da fine Ottocento le località balneari come Sanremo diventano moda
e meta di aristocratici dell’alta società, sia per beneficiare del clima salutare che per incontri mondani. Le passeggiate al mare, i giardini, i Grand Hotel e le ville, della Riviera Ligure di Ponente, divengono luoghi esclusivi per sfoggiare le “mise alla moda”. Si diffonde un nuovo modo di vestire, tipico dei luoghi di villeggiatura al mare; nascono gli “Abiti Riviera” e l’atelier rappresenta uno dei centri della vita mondana, luogo di confidenze, d’incontro, sfoggio e confronto. Negli anni ‘30 a Sanremo il Casinò Municipale è il fulcro della vita mondana, culla di nascita del Festival della Moda Italiana, importante kermesse che presenta al pubblico cosmopolita il savoir-faire italiano. Si affermano sartorie prestigiose che creano mise per le signore, curandole nel mimino particolare: dal ricamo alle rifiniture oltre agli accessori.
La Maison Daphné e il museo della moda e del profumo.
Gli anni ‘50 e ‘60 sono decisivi per Sanremo e la Riviera; il Festival della Canzone italiana consacra la Città alle icone fashion di riferimento dall’eleganza bon ton e l’allure impeccabile come: Evita Peron e Grace Kelly, Maria Callas e Renata Tebaldi, che nei loro soggiorni a Sanremo si affidano all’Atelier Daphné per le proprie toilettes.
Da allora la Maison ha ottenuto e conservato il marchio Haute Couture, vestendo i membri dell’aristocrazia del Vecchio e Nuovo mondo.
Alcuni di questi abiti sono conservati presso il Museo della Moda e del Profumo della Maison sanremese, dove ancora oggi le creazioni di alta moda testimoniamo come l’antico ispira il contemporaneo, conservando la maestria artigianale ligure. La passione per gli abiti antichi è legata all’accurata ricerca della Maison nel lavoro sartoriale; ha segnato la vita della famiglia Borsotto che ancora oggi prosegue con impegno la tradizione artigiana del “Made in Italy” nel campo della moda e dei profumi. La collezione di abiti e profumi più ricca e significativa è legata alla Russia; molti di questi in ottimo stato appartennero alla principessa Oboleskaya, dama di corte dell’imperatrice Maria Aleksandrovna sposa dello Zar Alexandro II di Russia.
La prestigiosa sede del Museo Daphné è un palazzo storico del 1200
su fondamenta romane; affacciato su Via Matteotti nel cuore di Sanremo, a pochi passi dal Casinò e dal Teatro Ariston. Monica e Barbara Borsotto, attuali direttrici artistiche della casa di moda Daphné, confermano che le nuove collezioni moda ed accessori ricalcano, sempre più spesso, la storia e le fogge del passato; infatti sono molte le allusioni retrò che sfilano sulle passerelle.
Tra gli abiti e oggetti esposti al museo possiamo citare un parasole ricamato appartenuto alla Regina Margherita;
un abito da sera ed un mantello rosso indossati da Grace Kelly, solita frequentare l’atelier; un abito dorato realizzato in esclusiva per la cantante Nilla Pizzi in occasione del Festival della Canzone di Sanremo. Il ricco patrimonio museale è frutto della sensibilità di clienti dell’atelier che hanno donato abiti, oggetti ed accessori d’epoca appartenuti alle loro mamme e nonne; con espresso desiderio che non andassero dispersi per dare un segno del grande patrimonio artigianale e stilistico ligure. In questi anni, i preziosi abiti sono stati esposti in importanti mostre come quelle di: Monte Carlo, Parigi, New York e San Pietroburgo. Il Museo Daphné e la mostra sono un meraviglioso viaggio nel mondo della moda e del savoir-faire ligure.
Leggi anche – Museo Swarovsky: la meraviglia del cristallo