Riuscite ad immaginare un quadro di Monet invenduto ad un’asta? Se avete sempre sognato di poter sfoggiare nel salotto di casa una tela di Claude Monet ma non ne avete mai avuto l’occasione, viste le cifre astronomiche che potrebbe costare, sappiate che c’è persino chi se li potrebbe permettere ma nemmeno li vuole. Possibile? Ebbene sì, incredibile ma vero. Nelle scorse ore, ad un’asta tenutasi a nel Castello di Artigny à Montbazon, nel dipartimento francese dell’Indre e della Loira, una tela del pittore è rimasta invenduta.
Nessuno dei potenziali acquirenti ha infatti scelto di portarsi a casa l’opera di Monet, intitolata Dieppe,
con la quale il pittore raffigurò per l’appunto il villaggio omonimo. Per quelli di voi che non la conoscessero, Dieppe è una cittadina molto nota come meta balneare. Si dice, a proposito, che la fama di meta balneare Dieppe riuscì ad ottenerla grazie alla Duchessa di Berry. Maria Carolina di Borbone fece a quanto pare per prima, nel 1984, il bagno nelle fredde acque di Dieppe, dando così vita ad un trend che sarebbe diventato una vera fortuna per il villaggio, ricco di punti di interesse e sede ogni due anni della suggestiva Festa dell’Aquilone.
Tela di Monet invenduta all’asta: cos’è accaduto?
Il quadro, che raffigura una piccola casa immersa nella campagna dell’Alta Normandia, era stato valutato con un prezzo di partenza di un milione di euro. Una cifra già di per sé astronomica, alla quale però nessuno dei presenti ha voluto aggiungere un centesimo. La vendita del quadro di Claude Monet, inizialmente, era stata concepita come l’evento di punta del 33esimo vente Garden Party, organizzato dalla maison Rouillac. Per motivi legati all’emergenza Covid, l’asta si è svolta in parte in presenza e in parte in formato smart. Erano in molti collegati via internet o via telefono allo svolgimento dell’asta, ma nessuno dei presenti ha voluto procedere con l’acquisto. In un primo momento, dopo due ore di asta e dieci minuti di presentazione della tela, un primo potenziale acquirente si è fatto avanti con una proposta. Tuttavia, la stessa persona si è rapidamente chiamata fuori, abbandonando l’asta stessa.
Il motivo?
L’acquirente in questione si è reso conto che il quadro era stato messo in vendita con uno zero in più rispetto a quello che si aspettava. Un milione tondo, invece di 100.000 euro. Una differenza di non poco conto, che lo deve aver comprensibilmente spaventato. Una volta che l’acquirente si è chiamato fuori, nessuno, né fra i presenti né fra chi era collegato da casa, si è fatto avanti. Ed è stato così che la tela di inestimabile valore è rimasta invenduta.
Aymeric Rouillac, il responsabile di maison Rouillac, ha voluto commentare così questa disfatta:
Un quadro di Claude Monet che costi un milione di euro non esiste, credo fosse davvero un affare eccellente. Per noi è stato un fulmine a ciel sereno, la spiegazione che ci possiamo dare è stata l’assenza dei collezionisti stranieri all’asta. Eravamo convinti, al cento per cento, che i collezionisti francesi fossero degli amanti di Monet. Evidentemente però non lo sono abbastanza per poter compensare l’assenza dei clienti cinesi ed americani, che non hanno ovviamente potuto spostarsi e presenziare a causa del Covid.
Che fine farà il quadro di Monet invenduto?
In origine, il quadro apparteneva ad una collezione privata giapponese. Come riportano diverse fonti francesi (è il caso di France Bleu) a questo punto l’opera d’arte ritornerà al suo originario padrone, in attesa, ovviamente, che un potenziale acquirente francese si manifesti. Rouillac, riguardo al quadro (di 60 cm di altezza e di 74 cm di larghezza) ha commentato:
“Proporremo al proprietario e alla città di Dieppe di prevedere una partnership per l’acquisto del quadro”.
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