Dopo circa due rinvii finalmente François Pinault ha inaugurato il nuovo museo di arte contemporanea a Parigi. Situato presso la Bourse de Commerce restaurata da Tadao Ando ospiterà in modo permanente la Pinault Collection. Con un’iniziale data di inaugurazione fissata a giugno 2020, posticipata a gennaio 2021 e successivamente a causa della pandemia rimandata a maggio 2021, il museo di arte contemporanea commissionato da François Pinault ha visto la luce. Un progetto che era anche un sogno, per il quale ha scelto di collaborare con una sua previa conoscenza, l’architetto giapponese Tadao Ando. A questo proposito, già per le sedi veneziane della collezione aveva optato per lui affidandogli il restauro di Palazzo Grassi e di Punta della Dogana. Dunque per l’imprenditore, preferire nuovamente Ando per un edificio storico di questa portata è stata una scelta naturale ed ovvia.
“Con la sua sensibilità estetica minimalista, fatta di rigore e purezza, Tadao Ando è per me uno dei pochi architetti che può stabilire un sottile dialogo tra forma e tempo, cioè tra l’architettura e il suo tempo, come ha brillantemente dimostrato a Venezia.”
Le parole di François Pinault.
La storia della Bourse de Commerce
Situata nel quartiere parigino Les Halles, fra il Louvre e Beaubourg essa sorge sulle rovine di altri immobili che nei secoli l’hanno preceduta. Difatti la prima costruzione risale al tredicesimo secolo ed apparteneva a Jean II de Nesles. Morto senza eredi essa andò al suo successore al trono Louis IX. Dopo diversi passaggi di generazione nella dinastia, nel 1572 è dimora stabile di Caterina de Medici che la trasforma nell’Hôtel de la Reine. La proprietà ottenuta, però non accontenta i suoi bisogni: impone il trasferimento alle abitanti del convento adiacente e reinterpreta lo spazio in un giardino vastissimo. Jean Bullat fu colui che seguì i lavori e disegnò la famosa colonna Medici, presente ancora oggi. In seguito a svariati problemi economici dovuti ai debiti della nobile, venne ceduta a Caterina di Borbone e poi acquisita da Carlo di Borbone, conte di Soissons. Con il suo arrivo, la struttura cambia nuovamente nome in Hôtel de Soissons. Nel 1748 è demolita dai Savoia, ricostruita con la funzione di commercio delle granaglie e nel 1889 è sede ufficiale della Bourse de Commerce.
Pinault Collection: l’intervento di Tadao Ando sulla Bourse de Commerce
Con molteplici ristrutturazioni alle spalle l’edificio necessitava di un intervento mirato che fosse in grado di celebrare la sua storia e che contemporaneamente fosse adeguato alle necessità del museo. Il prospetto di Tadao rispetta in modo scrupoloso i riferimenti e gli elementi storici della Bourse de Commerce aggiungendoci il suo tocco personale. Fra le novità apportate il cilindro in calcestruzzo eretto all’interno dell’atrio a sua volta di forma circolare. La pianta di quest’ultimo è di 38 metri di diametro ed al suo interno l’architetto orientale vi ha inserito un volume che ne misura 29. La presenza del cilindro ridisegna lo spazio dell’atrio, collegandolo a tutte le dieci gallerie e consentendo alla luce proveniente dalla cupola di filtrare ed esaltare le pareti affrescate. Oltre ai luoghi dedicati alla programmazione artistica contemporanea sono stati creati un auditorium da 284 posti ed al piano interrato uno “Studio” per presentazioni audio-visive.
Pinault Collection: La Bourse de Commerce oggi
Oggi la Bourse de Commerce nella sua struttura rinnovata ospita una parte della collezione costituita in oltre 40 anni di carriera da François Pinault. Nella sua vastità, raccoglie in totale 380 artisti internazionali e diecimila opere tra pittura, scultura, video, fotografia, installazioni e performance. La mostra inaugurale, aperta al pubblico fino al 31 dicembre espone opere differenti di circa 32 artisti della collezione. Ad esempio possiamo osservare all’entrata del museo l’istallazione in cera di Urs Fischer, poi lungo i corridoi le 24 vetrine che accolgono le opere di Bertrand Lavier e la tela monumentale “Plage comme ici-bas” di Martial Raysse al salone del pianterreno. Se invece siamo interessati maggiormente alla fotografia è d’obbligo dirigersi verso la galleria ad essa dedicata che ospita fotografi come Michel Journiac e Martha Wilson, inoltre, per la prima volta vi sarà una novità nella Pinault Collection ovvero sette opere figurative di Antonio Oba.
La nuova Bourse de Commerce ideata da Fraçois Pinault è una vera e propria fenice che rinasce dalle ceneri, celebrando con la Pinault Collection il patrimonio artistico passato e contemporaneo.
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