Sanremo 2021 pagelle quarta serata: tornano le canzoni in gara
E’ una serata che segna un ritorno alle canzoni inedite in gara.
Tutti e 26 gli artisti si sono esibiti con i loro brani in concorso ed è stato proclamato anche il vincitore del circuito delle Nuove Proposte.
Il primo vincitore alla finalissima delle Nuove proposte è Gaudiano a conquistare il gradino più alto del podio con la sua “Polvere da sparo”.
Ma vediamo, canzone per canzone, pagelle e voti delle singole esibizioni nella quarta serata di Sanremo:
Annalisa – Dieci:
La sorpresa della classifica fino a stasera. Lei canta divinamente.
La canzone, al contrario, non è niente di memorabile.
VOTO: 7
Aiello – Ora:
Questo Festival non l’ha capito e lui non ha capito questo Festival.
Viaggia su un binario tutto suo e non comprende che l’eccesso non funziona.
Ma la canzone è bella.
VOTO: 7=
Maneskin – Zitti e buoni
Sono dei grandi musicisti e performer.
La canzone non è tra le loro cose più riuscite ma li fa apprezzare come sempre.
VOTO: 7.5
Noemi – Glicine:
E’ colei che è cambiata di più.
La canzone riflette questo suo cambiamento e funziona.
Potrebbe andare benissimo.
VOTO: 8
Orietta Berti – Quando ti sei innamorato:
Il suo è un gioco a parte.
Funziona nella sua bellezza musicale e perfezione d’intonazione.
Ma poi chi l’ascolta fuori da qui?
VOTO: 6 (politico)
Colapesce e Dimartino – Musica leggerissima:
Sono i più radiofonici.
Dietro di loro hanno comunque un messaggio forte che meriterebbe di essere approfondito e raccontato.
VOTO: 7/8
Max Gazzè – Il farmacista
Ironico e sofisticato come sempre.
Eppure manca di quella scintilla per spiccare per davvero il volo.
Forse è troppo piatta a livello dinamico.
VOTO: 6+
Willie Peyote – Mai dire mai (La locura):
Lui di dinamica ne ha messa proprio tanta e si sente. Ha il testo più impegnativo del lotto ma è bravo a renderlo fruibile.
VOTO: 8
Malika Ayane – Ti piaci così:
Più spensierata e leggera dei suoi soliti Sanremo.
Fa ballare ma non si dimentica come cantare e dimostrare la sua bravura.
VOTO: 8+
La Rappresentante di Lista – Amare:
La vera scoperta di questo Festival. Veronica ha una voce unica.
La canzone funziona ma racconta anche di una complessità di ricerca tutt’altro che scontata.
VOTO: 8.5
Madame – Voce:
Funziona più fuori dall’Ariston che dentro questo teatro.
Sanremo non è il posto giusto per esprimere il suo talento. Vincerà dopo.
VOTO: 6.5
Arisa – Potevi fare di più:
Stasera insegna a tutti come si canta. Pazzesca.
La canzone è un piccolo gioiello donatole da Gigi d’Alessio. Lei non può sbagliare.
VOTO: 9
Coma_Cosa – Fiamme negli occhi:
Anche loro, come Madame, hanno scelto il luogo sbagliato in cui raccontarsi.
Francesca, poi, non è ancora riuscita ad esprimersi e incappa in un errore dietro l’altro.
VOTO: 4.5
Fasma – Parlami:
Fasma ha voluto osare troppo con l’autotune e la canzone ne perde di verità, profondità e duttilità.
Peccato perchè l’idea di base c’era.
VOTO: 6-
Lo Stato Sociale – Combat pop:
Distanti dai loro fasti. Il ritornello funziona ma tutto il resto suona come una confusione generale con troppa carne sul fuoco.
VOTO: 6.5
Francesca Michielin e Fedez – Chiamami per nome:
Lei è la vera dominatrice di questo pezzo.
Lui stasera è più a suo agio e la insegue ma la sostanza rimane un pezzo che non è abbastanza per vincere come si credeva.
VOTO: 6.5
Irama– La genesi del tuo colore:
All’Eurovision farebbe benissimo. Qui paga lo scotto forse di non potersi esibire al massimo.
La canzone, comunque, funzionerà.
VOTO: 7.5
Exatraliscio e Davide Toffolo – Bianca luce nera:
Troppo distanti dall’oggi e dalla musica che il pubblico chiede di ascoltare.
Sono abilissimi musicisti ma non centrano con tutto il resto.
VOTO: 4.5
Ghemon – Momento perfetto:
Troppo complesso per essere compreso.
Si concede un esercizio che ne dimostri le dote ma Sanremo cerca una canzoncina da canticchiar non una prova di tecnica vocale.
VOTO: 5
Francesco Renga – Quando trovo te:
Francesco canta una canzone che avrebbe dovuto essere scritta per Giusy Ferreri.
Troppo distante dal suo mondo. La sua voce non regge.
VOTO: 5.5
Gio Evan – Arnica:
Rivalutato rispetto alla prima esibizione.
La sua canzone funziona e si fa apprezzare per un testo davvero ben scritto. Cresce con gli ascolti.
VOTO: 6.5
Ermal Meta – Un milione di cose da dirti:
Non è un pezzo adatto alla vittoria. Troppo lento, troppo arioso, troppo privo di mordente.
Lui è bravo ma, contemporaneamente, è anche molto furbo.
VOTO: 7.5
Bugo – E invece si:
La canzone c’è e funziona.
Il problema è che Bugo non sa azzeccare una nota che sia una. Un grandissimo peccato.
VOTO: 4 (all’esibizione)
Fulminacci – Santa Marinella:
Lui ha dalla sua una gran belle penna da esporre.
La canzone non è la più bella che abbia mai scritto ma si fa apprezzare.
VOTO: 6/7
Gaia – Cuore amaro:
Canzoncina allegra che funziona in radio ma che non ha dalla sua nessuna dinamica e che manca di quel brio che Gaia ha spesso messo nei suoi pezzi.
VOTO: 6+
Random – Torno a te:
Random ha voluto puntare troppo in alto.
Il risultato è un pezzo che non lo rappresenta affatto e che, anzi, lo rende totalmente non credibile.
VOTO: 4
Leggi anche – Festival di Sanremo: le pagelle della terza serata