Sulle sponde del Pacifico, in Cile, è stato ideato un progetto residenziale originale, dal titolo “Ocho Quebradas“.

Sono sedici gli architetti, per metà locali e per metà giapponesi, che si sono cimentati nel disegno sperimentale e futuristico di edifici da sogno, dal forte accento ispanico, che nascono come sculture fatte di terra e mare.

Una casa in Cile per vacanze da sogno

Le fasi di progettazione e di costruzione sono volte a creare aree omogenee, architettoniche, fondate su valori ambientali preponderanti, che prevedono per ogni architettura la disponibilità di quattro stanze da letto, soggiorno, cucina, bagni e cantina; rivolgendosi ad un potenziale mercato con elevata disponibilità di risorse economiche.

Nei dintorni di Los Vilos, a 250 chilometri a nord della capitale Santiago, verso la costa e l’Oceano Pacifico, il paesaggio è selvaggio: le rocce e la vegetazione degradano lentamente verso la linea delle rive.

Nel progetto architettonico, elaborato negli ultimi anni, si dà il via a un sistema di riferimento che leghi, così, design e natura.

Fra gli artisti impegnati nel progetto troviamo anche il Premio Pritzker Ryue Nishizawa, artista che ha firmato Casa a Los Vilos, una villa eccezionale quanto atipica, le cui forme imitano le asperità delle rocce.

La struttura ha la caratteristica di essere lunga e stretta, e il tetto è costruito in lastre di cemento.

La particolarità unica è il disegno ondeggiante, che si rifà al vicino oceano.

E’ un’onda che sfiora la sabbia dividendo romanticamente le stanze e gli spazi all’interno dell’abitazione.

Le pareti in muratura vengono sostituite da pareti vetrate, in modo da non rompere il sottile equilibrio con il paesaggio circostante, con la bellezza marina del luogo.

La casa si divide in tre macrozone: nella parte anteriore vi è una sauna, nel mezzo una camera da letto e il soggiorno, e infine una cucina, la cui sala da pranzo si estende sul retro fino a una delle terrazze.

In un punto ad angolo del tetto c’è un meraviglioso patio in cui rilassarsi o sostare sorseggiando un aperitivo al tramonto.

Questa casa in Cile è provvista anche di un camino, pensato come un puro spazio circolare

in cui bruciare la legna in inverno, che diventa un elemento primordiale.

Il focolare chiuso da pareti vetrate è uno spazio antico e moderno, attorno a cui raccogliersi nelle fredde serate invernali.

Gli arredi in legno creano un’atmosfera da sogno, incredibilmente suggestiva.

Il “calore” del legno bilancia la freddezza del cemento e ammorbidisce le linee strutturali della villa.

I colori prescelti sono i toni della terra, e il bianco che dà respiro, perdendosi nel candore della baia.

Nell’insieme la villa appare leggera, creativa e stravagante.

Un’immagine materica, connessa all’asprezza del paesaggio, ha portato a ideare volumi chiusi, protettivi, e aperture finestrate, che si aprono al paesaggio e alla luce.

Condizioni “estreme” che ispirano la nascita di una villa “ruvida e sensuale”, che pare emergere dalla sabbia e dalla distesa erbosa.

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