Arriva oggi, 21 dicembre, alle ore 10 e 02 il solstizio d’inverno che segna l’avvio dell’inverno con la giornata più corta dell’anno in cui ci sono meno ore di luce. Il solstizio d’inverno non solo rappresenta l’inizio della stagione fredda, ma è anche un evento ricco di significato simbolico che le popolazioni antiche erano solite festeggiare. Gli antichi, consideravano sacro questo giorno perché portatore di una nuova stagione. La data del giorno più corto dell’anno è variabile: può cadere tra il 21 e il 22 dicembre. Lo scorso anno si verificò il 22 dicembre alle 5:19 ora italiana. Il solstizio di Dicembre segna il passaggio dall’autunno all’inverno, non è un giorno, ma un momento, quello in cui il sole si trova alla massima distanza angolare rispetto al piano dell’equatore.
Questo significa inverno nell’Emisfero Nord e minore numero di ore di luce, estate in quello Sud con le giornate più lunghe grazie al massimo irraggiamento del sole. Per l’emisfero boreale è il giorno più corto (quindi la notte più lunga che non è quella di Santa Lucia, il 13 dicembre), ma anche il momento in cui le giornate riprendono ad allungarsi e il sole ricomincia a salire verso l’equatore celeste.
Cos’è il solstizio d’inverno?
Il termine solstizio deriva dal latino e significa “sole fermo”. In occasione del solstizio d’inverno, infatti, il sole smette di calare rispetto all’equatore celeste, per poi invertire il suo cammino e ricominciare a regalare più ore di luce. Arriva anche a toccare il punto più basso all’orizzonte: a mezzogiorno la sua altezza è minima rispetto al resto dell’anno. Al contrario di quanto si possa pensare, si trova nel punto maggiormente vicino alla Terra, solo che i suoi raggi arrivano molto inclinati ed è per questo che fa più freddo. Non è comunque il giorno più gelido dell’anno perché in media le temperature minime si registrano a gennaio e a febbraio.
Il solstizio di Dicembre nell’antichità
I solstizi sono da sempre momenti ritenuti sacri, fin dalla preistoria viene attribuito al solstizio d’inverno il significato del trionfo della luce sulle tenebre. In occasione di questo evento si banchettava sotto un pino, che potrebbe essere considerato l’antenato dell’odierno albero di Natale. Nell’antica Roma, a cavallo del solstizio si celebravano i Saturnali: per un giorno le distinzioni sociali erano abolite e gli schiavi prendevano il posto del padrone; per l’occasione ci si scambiava dei piccoli regali. Nell’antichità si festeggiava la nascita del dio Mitra, il Sol invictus, da cui potrebbe derivare anche la data del Natale. Anche in Scandinavia esisteva la festa di Yule: prevedeva un periodo di riposo accompagnato danze e banchetti.
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