E’ un omaggio alle donne e una riflessione sul significato della moda la collezione Dior Primavera Estate 2021 presentata live in streaming alla Paris Fashion Week e trasmessa per la prima volta in diretta anche su Tik Tok. Erano presenti fisicamente al fashion show solo 350 ospiti nel pieno rispetto delle norme anti-Covid.
In questo momento storico e di trasformazioni in atto che stiamo attraversando Maria Grazia Chiuri inaugura le sfilate parigine con una nuova riflessione estetica.
La direttrice creativa della maison francese riparte da un concetto fondamentale per la collezione: abiti comodi e ispirati a un’idea forte di femminilità.
La passerella è stata trasformata per l’occasione in una cattedrale con vetrate caleidoscopiche grazie alle installazioni luminose e all’ispirazione dell’artista Lucia Marcucci.
Lucia Marcucci è un’artista italiana, classe 1933, considerata tra le antesignane della visual art.
Dodici donne hanno cantato canti funebri accompagnando le modelle nella sfilata che presenta le nuove creazioni della collezione Dior per la primavera-estate che verrà.
Collezione Dior Primavera Estate 2021: un vero inno al femminismo
Maria Grazia Chiuri non dimentica le sue origini. Dialoga inevitabilmente con femmine/femministe che hanno raccontato uno spaccato della nostra società.
E così per la primavera-estate prossima ha pensato ad una collezione ispirata a grandi icone del passato come Virginia Woolf e Susan Sontag.
La collezione è composta da capi dai tessuti morbidi che non segnano le forme ma si adattano perfettamente alla silhouette di ogni donna.
A partire dalla nuova Bar Jacket, una reinterpretazione di uno storico modello realizzato da Dior per il Giappone nel 1957.
Tutti i capi sono realizzati con tessuti morbidi e leggeri che offrono massima libertà di movimento. Gli shorts in maglia, i pantaloni pjiama, le gonne in crȇpe de Chine e tulle ricamate.
La camicia si connota di un taglio maschile, un grande cult per Dior. La si può indossare sotto una giacca a kimono con cintura in vita; o una tunica lunga, da abbinare semplicemente a un paio di sandali rasoterra.
Tra i pezzi forte della collezione, i cappotti in tessuto con motivo paisley.
Oltre al paisley, riflettori puntati su stampe floreali e pizzo che contraddistinguono i bomber in suede, ricamati con fiori di campo, maxi dress fluttuanti, pantaloni a gamba larga e shorts.
Abiti lunghi, in seta ricamata e gonne fluttuanti. Maglioni tricot e intarsiati e ancora giacche kimono motivo plaisley.
L’abito diventa un elemento imprescindibile di una femminilità forte e ricca di sfaccettature.
Maria Grazia Chiuri, dopo il successo ottenuto a Lecce con la collezione Cruise, torna a Parigi con una collezione che continua a manifestare intenti femministi ridefinendo modelli che esaltano libertà ed immaginazione.
Le parole di Maria Grazia Chiuri che rivisita completamente il concetto di abbigliamento femminile.
“Penso che ora il nostro rapporto con i vestiti sia completamente diverso rispetto al passato. Con la pandemia abbiamo un rapporto differente con il nostro corpo, per prendercene cura e proteggerlo. E il rapporto con i vestiti è maggiormente privato e più intimo. Stiamo vivendo un momento di distanziamento sociale che può essere deprimente. Quindi le persone per sentirsi meglio hanno bisogno che la moda dialoghi con loro”.
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