E’ una sfilata che presenta la nuova collezione Alta Sartoria Dolce & Gabbana quella che è andata in scena a Firenze nel salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio con gli affreschi di Giorgio Vasari. Un omaggio al Rinascimento fiorentino.
Una collezione pensata per gli uomini, per celebrare i grandi artisti del passato e gli artigiani che amano il loro mestiere.
Sì, perchè proprio loro sono convinti che il talento e il “saper fare” debbano tornare sotto i riflettori.
“Abbiamo sempre guardato al Rinascimento fiorentino e ai suoi protagonisti con grandissima ammirazione. Arte, cultura e sapere hanno raggiunto in quel periodo una eccellenza tale da essere modello di perfezione ancora oggi”. affermano Domenico Dolce e Stefano Gabbana.
Il coronamento di un sogno la sfilata di Dolce & Gabbana a Firenze: “Il Rinascimento e la Rinascita”
Il momento più importante di apertura della sfilata è la consegna delle chiavi da parte del sindaco Nardella alla diva Monica Bellucci, l’attrice umbra dal fascino senza tempo, grande amica e icona della Maison Dolce & Gabbana.
Una passerella allestita a forma di giglio, simbolo ed emblema di Firenze, accoglie i look dei due geni della moda.
Una sfilata che si apre con abiti che ricordano Lorenzo Il Magnifico.
Un’impronta a questa nuova collezione che sembra fatta per vestire “il nuovo Lorenzo dè Medici” in nome di tutti gli uomini del XXI secolo.
Cotte in piume con iris intarsiato, corone d’oro, giacche ricamate con cristalli e pietre.
Ed ancora, vestaglie stampate con soggetti del Vasari o a fiori jacquard che sostituiscono abiti e cappotti.
Una collezione per un uomo protagonista che, partendo dalle sue origini, porta l’artigianalità e la cultura italiana del Made in Italy nel mondo.
Gli outfit dell’Alta Sartoria Dolce & Gabbana sono vestaglie smoking con grandi reverse a punta, cinture decorate da nappe e la figura araldica del giglio.
Lunghe giacche doppio petto con collo a scialle e altri motivi di ispirazione sotto forma di intarsi nei completi sartoriali, oppure ricamati sui look.
Alcune delle celebri figure del ‘400 fiorentino sono riprodotte come moderne pop star sui top della collezione.
Capi realizzati con tessuti impreziositi da filamenti d’oro, ricamati con pietre dure e placche d’argento e pregiatissimi pellami.
Firenze è la città del Pitti Uomo. L’edizione di giugno non si è potuta svolgere, così come tante altre sfilate.
Per questo motivo Dolce e Gabbana hanno pensato ad un evento di tre giorni chiamato “Il Rinascimento e la Rinascita” dove poter raccontare quello che della loro moda è più vicino alla storia del luogo.
Infatti Alta Sartoria, Alta Moda, Artigianalità nascono tutte da una storia manuale affine alla città di Firenze.
Contestualmente alla sfilata di Alta Sartoria a Firenze, Dolce & Gabbana ha ospitato le 38 botteghe e artigiani che hanno contribuito alla realizzazione dei look visti in passerella.
Affermano Domenico Dolce e Stefano Gabbana circondati dai 38 artigiani che hanno contribuito alla realizzazione dei look e che raccontano le singole maestranze.
“L’amore che abbiamo per il fatto a mano ci ha portato a pensare alle Botteghe e quindi al loro coinvolgimento nella collezione dell’Alta Sartoria. Siamo venuti a Firenze appena la situazione ce l’ha consentito e il viaggio è stato un momento per capire in che modo si poteva coinvolgere un’arte”.
Nel chiostro della Farmacia di Santa Maria Novella, è stata presentata anche la collezione di Alta Gioielleria.
Un progetto speciale per Pitti Immagine in cui gli stilisti-couturier coinvolgono sia la città nelle sue istituzioni, sia in quello che la storia della città fiorentina esprime da secoli, l’artigianato.
Anzi, gli artigiani perché la storia, come la moda di Dolce & Gabbana, è fatta dalle persone.