Una lettera d’amore per Firenze. Una dichiarazione struggente davanti alla potente bellezza di una città frenata dal lockdown.

“E pensare che quando mia moglie Claudia ha visto il foglio sulla mia scrivania, abbiamo sfiorato la tragedia. Ho passato cinque brutti minuti!”.

Queste le parole di Stefano Ricci che sorride in modo ironico ora: il viso disteso, la barba ben fatta, lo sguardo lungimirante e attento.

“Ma è da Firenze che ora si deve ripartire”, rincara l’imprenditore fiorentino Stefano Ricci

Insieme ai figli, Filippo e Niccolò, ha creato una sartoria maschile, sinonimo di eleganza, da esportare in tutto il mondoNasce così “Firenze la Grande”. Un nuovo capitolo narrativo dedicato alla città di Dante e Brunelleschi.  Due nomi che accompagnano il lancio della collezione Stefano Ricci, primavera – estate 2021.

stefano ricci firenze LifeandPeople.it

“Un ritorno alle origini quanto mai necessario e importante in un momento così delicato come quello che stiamo vivendo, causa pandemia.” – spiega l’imprenditore. L’appuntamento per l’anteprima del video e della collezione è alla boutique di Palazzo Tornabuoni, a Firenze, prezioso scrigno di arredi in radica, cornice di giacche, blazer, smocking e accessori esclusivi in pelle. Un  valore aggiunto per il lancio della collezione “Firenze la Grande” è la voce dell’attore Maurizio Lombardi,  (“New Pope”, “Pinocchio”, “1994”) che leggerà un testo di Stefano Ricci: una lettera d’amore dedicata alla città amata, Firenze, patria d’arte rinascimentale e del bello aureo, motore della più alta tradizione artigianale italiana.

“E’ proprio grazie ai grandi viaggiatori che Firenze è diventata nel tempo quella che è oggi”,

afferma Filippo Ricci, direttore creativo dell’azienda.

Proprio a questa eleganza vogliamo rendere omaggio. Dopo aver toccato i luoghi più importanti della cultura italiana (Vittoriale, Reggia di Caserta, Scuola Grande di san Rocco, Museo Stibbert, ecc….) abbiamo scelto di fotografare la collezione in cinque alberghi esclusivi della città, per sottolineare la bellezza italica.

Partiamo dalle Rampe Poggi, uno dei simboli di Firenze.

Un messaggio raffinato che veicola eleganza e speranza è riassunto nelle nuove collezioni Stefano Ricci a Firenze. In questo periodo sono di certo caratteristiche preziose, non solo per il corpo ma anche per la mente. Il momento più difficile è stato chiudere l’azienda per il lockdown -, spiega Niccolò Ricci, Ceo dell’azienda -.

Stefano Ricci antico setificio toscano Life&People Magazine LifeandPeople.it

Tutti i nostri lavoranti hanno cantato l’inno di Mameli.

Noi siamo sempre stati uniti come famiglia e come impresa e anche per questo siamo venuti incontro ai nostri dipendenti garantendo un salario minimo di 1300 euro e sostenendo la cassa integrazione. Il periodo storico che stiamo attraversando è complesso e non vogliamo spingerci in avanti con le previsioni. La cosa importante è non fermarsi e quindi abbiamo pensato di allestire, all’interno della boutique, uno spazio per la digitalizzazione della collezione. La fotograferemo, filmeremo, e la invieremo ai nostri clienti, perfezionando i capi secondo necessità e colori preferiti, affinché possano poi acquistarli in tutta comodità anche da casa. I clienti della casa di moda sono internazionali. La Cina,  è il loro primo mercato (qui “Stefano Ricci è stato tra i primi marchi ad aprire, oltre 25 anni fa). Nonostante le difficoltà economiche che sta attraversando il mondo Asiatico, la Maison è positiva e pronta a questo nuovo inizio.

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Stefano Ricci riparte da “Firenze la Grande”

“Oggi siamo qui pronti a ripartire da un classico italiano, il made in Italy, conosciuto e apprezzato in tutto il mondo. Oggi incrocia la tecnologia, sia che si tratti di realizzazione, che di commercializzazione del capo.” Tessuti preziosi, seta, quella dell’Antico Setificio fiorentino di casa Ricci aggiunge per la prima volta un tessuto come il nylon, estremamente duttile, e un camoscio waterproof di ultimissima generazione. Settanta negozi in tutto il mondo, oltre seicento dipendenti, e una passione che ha fatto di questa azienda a conduzione familiare uno dei più potenti marchi della sartoria internazionale. O ancor meglio, potremmo dire, del “Made in Florence”. “Persino i tuoi difetti mi sono indispensabili”, scrive Stefano Ricci nella lettera d’amore alla Città delle Arti. “Sei il mio cuore, la mia anima, tu, Firenze la Grande”. 

Siamo certi che la moglie, Claudia, capirà.

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