Riscoprire la bellezza, l’armonia, la grazia che hanno saputo fermare il tempo, nell’opera del sommo “Divino Raffaello”, superstar della pittura è di nuovo possibile. Infatti riapre al pubblico dal 2 giugno la grande mostra di Raffaello, evento che Roma dedica all’artista urbinate presso le Scuderie del Quirinale.Intitolata “Raffaello 1520-1483”, la mostra, è una sorta di percorso a ritroso fino al cuore del Rinascimento. Con l’hashtag #RaffaelloOltreLaMostra sarà possibile ascoltare il racconto dei curatori e partecipare virtualmente agli incontri.È l’evento culminante delle celebrazioni nei 500 anni dalla scomparsa dell’artista.
Una mostra per vincere la paura, comprende oltre duecento capolavori tra dipinti, disegni ed opere
Vastissimo il corpus di opere di Raffaello. Oltre cento opere, tra dipinti e disegni, mai riunite prima d’ora.
Determinante il contributo delle Gallerie degli Uffizi in termini di capolavori in prestito, con circa cinquanta opere delle quali oltre quaranta dello stesso Raffaello. Ma anche tanti altri musei di importanza internazionale hanno contribuito ad arricchire la rassegna con capolavori dalle loro collezioni.
Tra questi, le Gallerie Nazionali d’Arte Antica, la Galleria Borghese, la Pinacoteca Nazionale di Bologna. Ed ancora il Museo e Real Bosco di Capodimonte, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, la Fondazione Brescia Musei oltre ai Musei Vaticani.
All’estero, il Louvre, la National Gallery di Londra, il Museo del Prado, la National Gallery of Art di Washington, l’Albertina di Vienna, il British Museum, la Royal Collection, l’Ashmolean Museum di Oxford, il Musée des Beaux-Arts di Lille.
Anche il celebre ritratto della “Fornarina”, conservato a Palazzo Barberini, è stato sottoposto a un’indagine per rilevarne lo stato di conservazione e fornire nuove informazioni utili alla ricerca.
La mostra documenta e racconta con ricchezza di dettagli tutto il complesso e articolato pensiero creativo di Raffaello.
Si parte dal fondamentale periodo romano, che lo consacrò artista di grandezza ineguagliabile e leggendaria.
Durante il pontificato di Leone X, venne incaricato di sovrintendere la custodia e la classificazione dei marmi della Roma antica. L’enorme interesse per la cultura antica lo spinse all’emulazione dell’arte classica come archetipo a cui ispirarsi.
Nelle opere del soggiorno romano di Raffaello il tema del confronto con gli antichi divenne centrale e lo spinse verso una perfezione formale assoluta. Il compito assunto di vigilare sulla protezione e il recupero delle vestigia ha aperto la strada alla moderna concezione di conservazione dei beni culturali.
Fanno parte del percorso espositivo delle Scuderie creazioni amatissime e celebri in tutto il mondo. Solo per fare alcuni esempi, la Madonna del Granduca delle Gallerie degli Uffizi, la Santa Cecilia dalla Pinacoteca di Bologna, la Madonna Alba dalla National Gallery di Washington, il Ritratto di Baldassarre Castiglione. Ed ancora l’Autoritratto con amico dal Louvre, la Madonna della Rosa dal Prado, la celebre Velata dagli Uffizi.
La Galleria fiorentina concentra il più grande numero di dipinti e disegni di Raffaello al mondo.
Realizzata dalle Scuderie del Quirinale, (appartenenti alla Presidenza della Repubblica e gestite dal Mibact attraverso la società Ales Spa), in collaborazione con le Gallerie degli Uffizi, la mostra è curata da Marzia Faietti e Matteo Lafranconi.‹‹La mostra di Raffaello – ha dichiarato il Presidente Scuderie del Quirinale Mario Di Simoni – realizzata in collaborazione scientifica e di prestiti con le Gallerie gli Uffizi, è la dimostrazione di quanto sia corretta la collocazione delle Scuderie in stretto collegamento con il grande sistema dei musei statali. È il coronamento ideale dei vent’anni di apertura al pubblico delle Scuderie del Quirinale››.La mostra si svolge non a caso nella capitale: Roma non è solo una tappa biografica dell’artista, ma il simbolo della dimensione nazionale della sua arte e del pensiero›.
