A tutti sarà capitata una notte insonne nella vita, ma quando le notti diventano due, tre, cinque, la situazione è diversa.  E allora, come combattere l’insonnia in modo naturale? Kafka

appuntava rigorosamente in un diario le notti spese a scrivere più che a dormire, confessando nel lungo epistolario “a Milena”, di concepire il sonno come un’entità innocente, e l’uomo insonne come la più colpevole.

L’insonnia è quello che si definisce: “disturbo del sonno”. Si tratta di un disturbo molto diffuso. Ne soffre circa il 30% della popolazione, con un aumento dei casi in donne e anziani. Fra le sue cause sono annoverati stati depressivi, ansia, e irritabilità.

Per questo bisogna distinguere l’insonnia  ‘primaria’, da quella ‘secondaria’. La prima è destinata a una durata limitata nel tempo. Si presenta per eziologia come forma indipendente; la ‘secondaria’ riguarda uno stato di salute serio, dove si rende necessaria anche una cura psichiatrica.

Tante persone, specie durante l’emergenza coronavirus, manifestano notevoli disturbi dell’umore. In questo caso si può parlare di insonnie situazionali dovute a eventi specifici, di cui il soggetto non ha alcun controllo.

Se volete dormire meglio curate l’alimentazione! Un’alimentazione equilibrata può essere utile ad alleviare lo stress. Sono indicati alimenti a base di carboidrati, o verdure come zucchine, fagiolini, e patate. Bisogna evitare come la peste le fritture e i condimenti particolarmente grassi.

Come combattere quindi l’insonnia in modo naturale?

Se cercate consigli per dormire meglio, sono ottimi i rimedi fitoterapici e le tisane a base di passiflora, tiglio e melissa, che possono aiutarvi a ritrovare il giusto relax, conciliando il sonno,  specie in caso di ansia prolungata e nelle forme di nevrosi.Fra i diversi rimedi per dormire meglio troverete quelli floreali.  White chestnut è indicato per chi, spesso, rimugina sugli stessi pensieri:  i loops mentali sono nemici del sonno!

Ma per una volta spezziamo una lancia anche in favore dell’insonnia, torniamo per un attimo a Kafka: sempre nel lungo epistolario “a Milena”, racconta un altro aneddoto legato alle notti insonni – perché sapete, ci sono notti e notti nella vita –. Una delle notti più fortunate della storia, ricorda l’autore, sarà per sempre quella di Dostoevskij.

Grigoriew, noto critico del tempo, suonerà alla porta di Dostoevskij alle tre del mattino, chiamandolo “Speranza della Russia”. E il manoscritto inedito, Povera gente, farà la fortuna, dopo, che tutti conosciamo. Particolari che Kafka racconta proprio in una delle sue lunghe veglie notturne.

“Ma dove mi ha portato la mia insonnia? – si chiede infine l’autore – Di certo a nulla che non abbia intenzioni molto buone”.

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