Quando si parla di carré, oggi, le giovani donne pensano perlopiù ad un taglio di capelli, un moderno caschetto caratterizzato dalle punte anteriori più lunghe di quelle posteriori. Ma, in realtà, quest’acconciatura richiama tanto il nome di un antico e raffinato accessorio quanto l’aspetto che assumeva il volto di chi lo indossava. Non sono stati pochi, infatti, nel corso della storia i volti di dive, principesse e regine, incorniciati da pregiati quadrati di seta: i foulard, meglio noti come carré, firmati Hermès. Sebbene le origini del celebre fazzoletto da annodare risalgano al lontano 1770, anno in cui a Lione nasce il “Ritratto Tessuto”, quadrato di seta raffigurante scene militari e imprese napoleoniche, è stata la casa di moda francese a scrivere la sua storia. Una storia che ha inizio nel 1937, esattamente un secolo dopo la fondazione della maison per opera di Thierry Hermès.
Il primo carré realizzato nel 1937
All’epoca della sua nascita, nel 1837, l’azienda fabbricava selle e prodotti per cavalli; a distanza di cent’anni, debutta nel mondo dell’haute couture e, grazie ad un’intuizione di Emile Maurice Hermès, capostipite della terza generazione Hermès, diviene famosa in tutto il mondo. L’idea di personalizzare con disegni inediti le sciarpe in seta di loro produzione, fu suggerita all’erede di Thierry da Robert Dumas, socio e genero di Emile Maurice.
È così che nasce, nel 1937, il primo carré firmato da Hermès e, come una vera opera d’arte, aveva anche un titolo: “Jeau des Omnibus et Dames Blanches”. Sul quadrato di seta 90×90 era, infatti, raffigurato, un’immagine ispirata ad un gioco da tavola francese, molto popolare nella seconda metà del 1800, di cui una tavola è ancora custodita nel Museo Hermès, situato al piano superiore del negozio di Parigi al 24 di Faubourg Saint Honoré.
Foulard impreziositi dall’arte di illustratori
Non semplici fazzoletti ma tele d’artista su cui eccellenti illustratori davano sfogo alla propria creatività. Fra i nomi di quanti hanno lasciato traccia del proprio talento sui carré di Hermès spiccano quelli di Hugo Grygkar, considerato il padre dei foulard Hermès, e Philippe Ledoux. Il loro estro è stato capace di abbattere i confini tra moda e arte fondendo i linguaggi di questi due mondi nel prezioso fazzoletto tanto amato dalle dive.
Ed è proprio grazie a Grygkar che, nel 1957, la creazione della maison francese raggiunge l’apice del successo con l’ideazione del Brides de Gala: un foulard che poteva essere stampato e ristampato, ricamato e ricolorato dando vita a numerose rivisitazioni.
Circa 1500 diverse stampe sono incise sui carré
A partire poi, dal 1988, i carré Hermès iniziano ad essere popolati dall’affascinante mondo dei felini: l’artista Robert Dallet, dopo aver viaggiato a lungo in Africa, riproduce, sulla seta dei foulard, pantere, tigri, leoni, creando stampe ancora oggi riproposte dalla maison. Disegni che non hanno nulla da invidiare ad un’opera d’arte, tanto che, nel 2016, la casa di moda li ha esposti in una mostra dedicata a Dallet allestita presso la Galleria d’Arte Moderna di Milano. In totale si contano ben 1500 diverse stampe incise sui foulard Hermès attraverso un processo che richiede dalle 400 alle 600 ore di lavorazione; basti pensare che, per produrre un solo carré, sono necessari 450 chilometri di filo di seta, ovvero 300 bozzoli di bachi da seta.
L’ultimo tocco di classe, poi, è dato dal cosiddetto roulottage, l’arte dell’orlo arrotolato e cucito a mano lungo il perimetro del carré, elemento che contraddistingue le creazioni firmate dalla maison. Nulla è lasciato al caso, finanche il modo in cui un foulard Hermès si annoda è considerato un aspetto culturale: se le donne francesi lo usano come fazzoletto legato al collo, quelle inglesi amano, invece, fissarlo elegantemente sotto il mento.
Come si annoda il foulard?
E per chi non fosse pratico, è addirittura nato, Hermès Carré Club, un pop-up itinerante, partito da New York per approdare poi a Toronto, Singapore, Los Angeles e Milano, in cui poter imparare l’arte dell’annodare il foulard. Un’arte ben nota a star del cinema come Audrey Hepburn e Sophia Loren, ma anche a first lady e regine del calibro di Jackie Kennedy o Elisabetta II. Indimenticabili i loro volti, ‘accarezzati’ dolcemente dalla seta dei foulard Hermès, apparsi in tv, sul grande schermo e sulle pagine dei giornali. Così, su quel fazzoletto 90×90 è incisa un’indelebile eleganza senza tempo.