Madrid: cosa vedere? Dall’alto del Real alla Casa de Campo.
Madrid: capitale spagnola da più di duemila anni. Cosa dire, cosa vedere? Storia ispanica, sole iberico, tradizione castigliana
Tanto, soprattutto dall’alto… I suoi monumenti più famosi? Basta una guida, palazzi e parchi, maestosità e imponenza ovunque, Piazza e Calle Mayor, dal Palacio Real al Monastero dell’Escorial.
Allora organizza la cabeza: tieniti un pomeriggio per il Prado dove, oltre alle duemila delizie che non riuscirai a vedere in un secolo, concentrati su un uomo ed una donna (che la spagna è terra di grandi uomini e, soprattutto, claro, di donne e femmine): Michelangelo e Artemisia.
Ovvero ‘La Nascita di Giovanni Battista’ della nostra Artemisia Gentileschi e il ‘Davide e Golia’ del Caravaggio (un’altra decollazione… Qui al Museo di Madrid quasi di diritto in quanto decollavano più di noi)… Tra un salto e l’altro a un pezzo e l’altro del ‘Nastagio degli Onesti’ vero capolavoro di Sandro Botticelli.
E ancora… Il Madrid Design Festival: il festival del design. Qui architettura, interior design, grafica e innovazione si incontrano per dar vita a questo rinomato festival.
Dicevo, sul cosa vedere, di muoversi soprattutto dall’alto e allora muoversi.
Puoi salire in cima al Circolo delle Belle Arti (Circulo de Bellas Artes, facile da imparare facciamo uno sforzo ogni tanto…), l’Azotea; si paga un piccolo biglietto per un grande spettacolo e puoi vedere tutta Madrid!
Altro che Faro di Moncloa dove van tutti per star tutti pigiati… O ancora, onnipresente nelle città di Spagna, El Cortes Inglés, il solito centro commerciale direte ma… Salite, al nono piano, pausa caffè o piacere ristorante. Godetevi il panorama: si vede la Gran Via fino a Piazza di Spagna, l’Almudena e il Teatro Real.
Se riuscite, godetevi anche il pranzo. Se non ci riuscite, dati gli intrusi che entrano solo per fare foto, selfinidi e non, tra voi e il panorama ed il vetro non crolla risucchiandoli, accontentavi del caffè e andate a gustare le specialità castigliane in giro per la città.
Ce n’è per tutte le tasche e tutti i gusti. Dall’Indalo Tapas allo stellato Cebo San Jeronimo.
Potete gustarvi quello che noi chiamiamo irrispettosamente panino e loro bocadillo (e già cambia l’acquolina in bocca…); al Museo del Jamon resterete a boca abierta! Iberico e formaggio da portar via e gustare in strada o consumere al parco Campo del Moro, dietro al Palacio Real.
Ma non fate la solita banale cappellina di cadere come pisellini nella ‘paella’ che, come spaghetti alle vongole da noi, si trova ovunque e il risultato è lo stesso: si paga pegno e si mangna peggio.
A Madrid si mangia ovunque e a qualsiasi ora. Tapas ovunque. Il Puelpo a Feira la fa da padrone.
E se volete davvero qualcosa di Diverxo…questo è il nome; David Muñoz unico trestelle della capitale (un mutuo e una cucina che parla).
Andate a digerire pranzo e conto a Casa de Campo: Central Park e Hyde Park messi insieme e moltiplicati per tre, una meraviglia dove forse ancora sopravvivono le tavole disegnate anni fa da un italiano…quello che qui vi scrive.
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