Ecosocially by Luca Gnizio, ovvero l’ecodesign di Luca Gnizio, è principio ispiratore e motore creativo di HOMINext, lo spazio-progetto dell’edizione 2020 di Homi Milano su futuro e sostenibilità.

Il salone milanese del lifestyle non  poteva certo escludere il mood green, che accompagna tante fasi di questo periodo storico, informando spazi o elementi d’arredo.

Il contest, dedicato al connubio ecologia e futuro, ha ospitato un’antologia di oggetti confezionati dalla mente e dai tratti del designer lodigiano. Una galleria di idee “scolpite” con materiali di recupero e gravide di spunti artistici e funzionali.

Foto della sedia ForDesert di Luca Gnizio Life&People Magazine lifeandpeople.it

Una foto della sedia ForDesert di Luca Gnizio

L’ecodesign

L’ecodesign è il principio chiave di un’economia davvero “circolare”, legata a società pronte a ridurre l’impatto produttivo sull’ambiente.

Riutilizzo degli scarti e rientro nei cicli naturali, attraverso il biodegrado, sono obiettivi ormai imprescindibili per il futuro sostenibile, sempre più al centro dei consensi internazionali.

… e l’ecodesign di Luca Gnizio

Nato nel 1981, Luca Gnizio si è formato a Milano come disegnatore industriale, esplorando le declinazioni creative e formali del settore. Oggi vive e lavora a Viareggio, per non rinunciare alla vicinanza del mare.

Ha sempre manifestato una grande sensibilità per i temi dell’ambiente sposati alla fruizione sociale, arricchendo risorse “povere”, come i materiali di scarto della produzione, per plasmare mobili, oggetti  e accessori di grande suggestione.

Plastica, asfalto, vetro, fibra e tessuti di carbonio, pneumatici, nylon… ed ancora marmo, carta, ferro, terracotta, petrolio e indifferenziato hanno ritrovato vita e visibilità, innervando nuove strutture e nuove emozioni.

Foto della sedia Escape Life&People Magazine lifeandpeople.it

Scatto della sedia Escape di Luca Gnizio

I suoi percorsi creativi hanno catalizzato l’attenzione di importanti aziende italiane e internazionali. Bmw, Levi Strauss, Piaggio, X-bionic, Sgl Carbon, Consorzio Cosmave alcune di esse.

Ha depositato brevetti ecologici basati sulle fibre di carbonio e creato opere d’arte esposte in sale prestigiose, come quelle del Museo del Vetro di Murano.

I suoi progetti creano sinergie tra territorio, aziende e centri d’aggregazione sociale e si dipanano per ricerche minuziose, orientate a obiettivi d’interesse collettivo.

Foto della sedia ForCloud Life&People Magazine lifeandpeople.it

Il profilo etereo della sedia ForCloud di Luca Gnizio

Le opere e le creazioni

HOMINext ospita diverse installazioni di Gnizio, in primis la poltrona-scultura (FORDESERT), che campeggia sulla pagina web di Homi dedicata al contest.

Osservando quest’oggetto, si scatenano sinestesie sensoriali, che regalano un po’ della magia luminosa del deserto, in equilibrio sugli stilemi della cultura e dei manufatti di quei luoghi.

Luca Gnizio ci ha cortesemente fornito diverse immagini dei suoi lavori. ESCAPE, una sorta di “fermo immagine” della fuga di materiale dalla sedia omonima.

FORCLOUD, eterea come la nuvola che traduce il suo nome e FORSOUL-SPHERE, tratta dalla FORSOUL-COLLECTION, di estetica quasi metafisica.

Foto della sedia BookForPaper Life&People Magazine lifeandpeople.it

Un’immagine post-industriale della sedia BookForPaper di Luca Gnizio

Merita una citazione anche BOOKFORPAPER, una sedia dalla linearità estrema, con un leggero richiamo al Bauhaus, che si proietta su un futuro ecosostenibile.

Mi occupo da anni di interaction design legato alle nuove tecnologie. Questo tipo di sensibilità mi porta ad ammirare in Gnizio un’altra, frequente interazione tra oggetti e fruzione, che si svela tra le pieghe di una poetica fotografica.

 

 

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