A Milano sfilano le collezioni maschili per il prossimo autunno inverno. E, sono proprio le sfilate Impressioni tattili di Giorgio Armani e Alessandro Michele per Gucci a lasciare il segno più forte.
“L’insieme delle cose, è riuscire a mettere un corpo maschile o femminile a proprio agio attraverso un modo di vestire”.
Al termine della sfilata “Impressioni Tattili”, Giorgio Armani svela la formula di un’eleganza inconfondibile ma capace di rinnovarsi con continua armonia, di stagione in stagione
Avvolgenti come un caldo abbraccio, i cappotti perdono ogni rigidità. Le giacche vero masterpiece della casa hanno la fluidità dei cardigan. I completi di velluto sono belli da vedere ma ancor più belli da toccare.
E non è un caso che il titolo della nuova collezione sia proprio “Impressioni tattili”.
Il piacere dell’occhio e dello sguardo sui fisici maschili scolpiti da un abbigliamento che regala seduzione e bellezza incontra anche la morbidezza e la carezza del tessuto.
“Quello che piace più di ogni altra cosa in Armani è la ricerca della perfezione e del dettaglio. L’attenzione al particolare è un aspetto importantissimo anche nel mio lavoro, il cinema”,
racconta Ferzan Ozpetek, ospite dello show insieme a Stefano Accorsi e Edoardo Leo. Presente il cast quasi al completo del nuovo film del regista turco, la Dea Fortuna, un vero blockbuster ai botteghini. E insieme a loro c’è anche Renato Zero, Luca Marinelli, il pilota di Formula 1, Charles Leclerc.

Giorgio Armani
Milano Moda Uomo, in quattro giorni stretti stretti di presentazioni e sfilate si ripensa e riscrive la figura maschile.
Lo fa Armani regalando gentilezza e calore alla sua moda più rigorosa. Lo fa Alessandro Michele, da Gucci, soffiando sulle candeline del suo primo lustro alla guida creativa del marchio.
Cinque anni da ripassare per capire quanto si è fatto… Rivedendo, azzerando canoni e preconcetti che legano l’uomo all’abito, regalando la più straordinaria libertà all’abbigliamento, maschile, ma anche femminile, che si sia mai vista dagli anni ’70 a questa parte. Una libertà che sa di infanzia e di spontaneità.
“Tornare a Milano con uno show per soli uomini mi ha permesso di riflettere sulla narrazione fatta in questi anni dell’ universo maschile e su un certo tipi di mascolinità” ha raccontato Michele alla fine dello show ospitato nel Palazzo delle Scintille.
Palazzo trasformato in arena o teatro elisabettiano. Spettatori seduti tutti intorno, sugli scranni in legno. La scansione e la circolarità del tempo che passa e che la moda registra, protagonista e testimone, come sottolinea il gigantesco pendolo di Foucault al centro della scena.
Tornare indietro, riagganciarsi all’infanzia anche attraverso il segno di quegli abitini dai colori polverosi, a tratti striminziti, piccoli piccoli eppure poetici.
I grembiuli della scuola a quadretti blu sporcati dal giallo del pennarello. Le “scarpe con gli occhi” da decenni si affacciano nelle foto prima in bianco e nero e poi a colori di ogni famiglia italiana. I jeans a zampa di elefante e le giacchette di romantico velluto.
“E’ un inno al romanticismo e in fondo è anche un inno al sesso maschile che è capace di fare tante cose”, continua Michele che proprio quella identità ha ridisegnato in questi cinque anni lasciandola fluire dove voleva, dove correvano, istinti, sensibilità e fantasie. Nessun pregiudizio, niente giudizi.

Alessandro Michele- Gucci
“Questa sfilata è stata un’occasione per riportare indietro le lancette del tempo e reimparare un modo di essere maschi”,
ha detto Michele “tornando indietro e riscoprendo la parte più libera da costrizioni e gabbie nel meraviglioso mondo dei piccoli dove tutto è concesso”.
E se impotenza e impazienza sono le parole che spesso accompagnano quel mondo e quel tempo di bambini dove si ha fretta di fare tante cose e non si sta nella pelle perché ovunque si deve guardare, crescere e curiosare e misteriosamente il tempo non basta mai. Quelle stesse parole ritornano sulle tee shirt che presentano artwork tratti da “Psychopts”, un libro di Richard Hell e Christopher Wool.
Le borse a stampa floreale utilizzano le stampe di Liberty of London, Così c’è da pensare che da oggi in poi, la parola infantile sarà sinonimo di poesia.
“Se gli uomini imparassero a dialogare con la loro parte femminile, sarebbe meglio per tutti, senza parlare di stranezza”, ha concluso Michele.
“E poi che cosa significa essere strani? Ci sono tanti modi diversi per esserlo… Alla fine ho trovato tutti i ragazzi dello show molto belli ed eleganti, proprio come sono i bambini”.