Ogni vita vera è incontro. Parigi vale pure una meta per trovare la strada verso se stesse. Siciliana, nata a Messina, Giulia Ramires vive a Parigi.
Aveva solo otto anni quando i suoi genitori la portano a teatro a vedere il “Lago dei cigni”. Spettacolo, questo, che detta la linea del suo futuro come ballerina. “Voglio diventare ballerina”, si è ripetuta tanto questa frase da farla diventare quasi un mantra.
Per Giulia Ramires arriva una prima formazione nella danza, poi il cinema che sarà la sua vera professione
La danza le ha dato la giusta disciplina, la volontà e la caparbietà. Il cinema, con la sua travolgente passione, é arrivato a piccoli passi insegnandole che la vita ha senso e significato comunque essa sia.
Sono stati, quelli della sua formazione romana, anni duri, allontanarsi da casa non é facile, soprattutto per chi non ha molti soldi, per chi viene da una realtà per nulla metropolitana.
Corsi, esami universitari e lezioni in una compagnia di teatro danza sono stati gli anni cui Giulia ha dedicato alla sua formazione. Nel suo percorso ha avuto la fortuna di incontrare persone umanamente sensibili che le hanno trasmesso l’amore per questo mestiere.
Per un attore è fondamentale conoscere il proprio corpo. Conoscere meccanicamente il movimento per renderlo funzionale all’azione, conoscerlo come mezzo per tradurre le emozioni. In uno tsunami di emozioni ha preso il via la sua carriera.
Come nasce la tua passione per il cinema?
La passione per il cinema c’è da sempre. Mio padre é un cinefilo. Un vero appassionato con la voglia di trasmettere questa passione ai suoi figli! Ci mostrava i grandi cult e non solo, anche un certo cinema più indipendente.
Io sono cresciuta con Barry Lindon, The elephan man, Il buio oltre la siepe, Arancia meccanica, Balla coi lupi, Lezioni di piano, Sentieri selvaggi, West side story!!
Oggi quando torno a casa e mi siedo sul divano, ricordo i lunghi pomeriggi trascorsi insieme a celebrare la settima arte! Indimenticabile.
Voglio fare lo stesso anche io con i miei figli.
Cosa ricorda Giulia Ramires della sua prima esperienza cinematografica?
La mia prima esperienza risale a un mediometraggio indipendente girato a Parigi.
Vivevo ancora a Roma, circa 5 anni fa. Quando mi hanno chiamata per girare, visto che dovevo recitare in francese e io non conoscevo affatto la lingua, ricordo che il regista mi propose di stabilirmi nella capitale per qualche mese, cosi da potermi formare alla fonetica e ai ritmi linguistici.
E cosi ho fatto… È stato travolgente. Un amore a prima vista! Quando poi sono tornata a Roma, Parigi mi aveva ormai conquistata e custodivo dentro di me il sogno di trasferirmi un giorno.
Cosa c’è nel cassetto dei tuoi sogni?
C’é il desiderio di riuscire a fare della mia passione un mestiere costante. Vorrei girare tanti film, vorrei non fermarmi mai. Vorrei poter essere tante persone e vivere più storie diverse.
Storie complesse, storie di vite rotte e amare. E storie di vite felici! Il mio sogno me lo sto costruendo con fatica e pazienza tanta pazienza, sacrifici e studio.
Progetti per il futuro?
Ce ne sono tanti…Progetti sicuri, altri meno concreti, altri ancora fluttuano nella mia testa. Incrocio le dita.
Cinque aggettivi che ti raccontano?
Determinazione: non mollo mai e miro al raggiungimento dei miei obbiettivi.
Empatia: prendo molto a cuore le vite degli altri, questo può essere un’arma a doppio taglio. Puo provocarmi anche molta sofferenza.
Onestà: non riesco a non dire le cose per come stanno. Non amo l’ipocrisia. Tengo alla larga la gente cosi.
Buffa: perché da quello che mi raccontano i miei amici e le persone che mi circondano, le mie movenze e le mie espressioni farebbero sorridere. Sono anche un po imbranata e ho la testa in aria.